Emilia-Romagna: Fondo StartER e Fondo Energia

Due bandi per sostenere nuove imprese e la transizione green del territorio

La Regione Emilia-Romagna continua a investire in innovazione e sostenibilità, mettendo a disposizione strumenti di finanza agevolata per rafforzare il proprio tessuto imprenditoriale e promuovere uno sviluppo economico più competitivo e responsabile.

A partire dal 18 giugno 2025, saranno attivi due importanti bandi: Fondo StartER e Fondo Energia. Entrambe le misure, finanziate con risorse europee, puntano a rafforzare la competitività delle imprese locali, sostenendo da un lato la nascita e il consolidamento di nuove realtà imprenditoriali, e dall’altro la transizione verso modelli produttivi più efficienti e a basso impatto ambientale.

Le domande potranno essere presentate fino al 31 luglio 2025 e saranno valutate secondo l’ordine cronologico di arrivo, fino a esaurimento delle risorse disponibili, e comunque non oltre la data di scadenza.

I bandi sono rivolti alle imprese che operano nei seguenti settori economici (codici ATECO):

• B: Estrazione di minerali da cave e torbiere
• C: Attività manifatturiere
• D: Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
• E: Fornitura di acqua; reti fognarie, gestione rifiuti e risanamento
• F: Costruzioni
• G: Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
• H: Trasporto e magazzinaggio
• I: Servizi di alloggio e ristorazione
• J: Servizi di informazione e comunicazione
• L: Attività immobiliari
• M: Attività professionali, scientifiche e tecniche
• N: Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
• P: Istruzione
• Q: Sanità e assistenza sociale
• R: Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
• S: Altre attività di servizi

Fondo StartER: supporto alla crescita e al consolidamento delle micro e piccole imprese

Il Fondo rappresenta uno strumento di finanziamento pensato per sostenere progetti di sviluppo e consolidamento delle micro e piccole imprese dell’Emilia-Romagna, con un focus particolare sulla creazione di nuova occupazione e sulla valorizzazione delle competenze nei settori strategici individuati dalla Strategia di specializzazione intelligente (S3) della Regione.

Per accedere al bando, le imprese devono risultare iscritte al Registro delle Imprese da meno di cinque anni alla data di presentazione della domanda.

Interventi finanziabili

A titolo esemplificativo, il Fondo può sostenere progetti relativi a:

• investimenti da parte di piccole imprese con concrete potenzialità di crescita, consolidamento e creazione di nuova occupazione, finalizzati all’innovazione produttiva e dei servizi, allo sviluppo organizzativo e al miglioramento di prodotti e servizi, con priorità per gli ambiti individuati dalla Strategia di specializzazione intelligente (S3) della Regione;
• digitalizzazione e adozione di strumenti ICT, inclusi software personalizzati e tecnologie per la manifattura digitale.

Spese ammissibili

Sono ammissibili:

• Interventi su immobili strumentali all’attività (acquisto, ampliamento, ristrutturazione);
• Acquisto di macchinari, attrezzature, hardware, software e arredi funzionali al progetto;
• Acquisizione di brevetti, licenze, marchi e avviamento;
• Spese per fiere e attività promozionali;
• Consulenze tecniche e specialistiche;
• Spese per il personale impiegato direttamente nel progetto;
• Acquisto di materiali e scorte;
• Canoni di locazione dei locali destinati all’attività;
• Costi per la produzione della documentazione tecnica necessaria per la presentazione, gestione e rendicontazione del progetto.

Sono escluse le spese per beni usati, salvo il caso dell’acquisto di immobili direttamente funzionali all’attività.

Forma di contributo

L’agevolazione viene erogata sotto forma di finanziamento agevolato, con due possibili regimi di aiuto:

• Regime di Esenzione;
• Regime De Minimis.

La scelta spetta all’impresa richiedente, nel rispetto dei vincoli previsti dalla normativa sugli aiuti di Stato.

Per accedere al Regime di Esenzione, l’impresa deve:

• non aver rilevato l’attività di un’altra impresa;
• non aver distribuito utili;
• non aver acquisito un’altra impresa;
• non essere stata costituita tramite operazioni di concentrazione.

Gli aiuti possono essere cumulati con altri finanziamenti pubblici, purché:

• riguardino costi ammissibili diversi;
• il cumulo non superi l’intensità o l’importo massimo previsti dal regolamento applicabile.

Finanziamento agevolato

• Importo finanziabile: da €20.000 a €500.000
• Forma tecnica: mutuo chirografario
• Durata: da 18 a 96 mesi, incluso un preammortamento massimo fino a 18 mesi

Fondo Energia: sostegno alla transizione ecologica

Il Fondo Energia è rivolto alle imprese di tutte le dimensioni che realizzano interventi legati alla green economy nel territorio della Regione Emilia-Romagna.

Possono accedere al finanziamento anche le ESCo (Energy Service Company) che realizzano interventi di efficienza energetica presso i siti produttivi delle imprese clienti. In questo caso, le ESCo non sono tenute ad avere sede legale o unità locale in Emilia-Romagna, purché il progetto venga realizzato all’interno del territorio regionale.

Interventi finanziabili

Il Fondo sostiene progetti finalizzati alla promozione dell’efficienza energetica e all’uso di fonti rinnovabili, attraverso le seguenti tipologie di intervento:

• Efficientamento energetico delle imprese
• Realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, destinata all’autoconsumo
• Interventi di miglioramento o adeguamento sismico abbinati a interventi di efficientamento energetico
• Azioni per la circolarità dei processi e sviluppo di impianti per l’economia circolare

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti categorie di spesa:

• Lavori su immobili strumentali (ricostruzione, opere edili funzionali al progetto)
• Acquisto, installazione e adeguamento di macchinari, impianti, attrezzature e hardware
• Software e licenze
• Consulenze e spese tecniche (non ammissibili al contributo a fondo perduto)

Come funziona il contributo

Il sostegno si articola in due componenti:

• Finanziamento agevolato
• Contributo a fondo perduto

A. Finanziamento agevolato

Copre fino al 100% del costo del progetto, con i seguenti limiti:

• Importo finanziabile: da €25.000 a €1.000.000
• Forma tecnica: mutuo
• Durata: da 18 a 96 mesi, con possibilità di preammortamento fino a 18 mesi

B. Contributo a fondo perduto

È previsto un contributo in conto capitale per coprire parzialmente le spese tecniche sostenute per:

• Diagnosi energetica
• Studio di fattibilità
• Progettazione dell’investimento
• Redazione del piano economico-finanziario
• Verifica dell’idoneità delle coperture finanziarie

Regimi applicabili e intensità del contributo

• Servizi di consulenza: ammessi in Regime di Esenzione, con un contributo massimo pari al 50% delle spese ammissibili
• Spese tecniche: ammissibili in Regime De Minimis, con copertura fino al 100%

Non sono ammesse al contributo a fondo perduto:

• Le spese per la predisposizione della domanda di finanziamento
• Le attività tecniche successive o conseguenti alla progettazione dell’intervento

Il contributo a fondo perduto non può essere incluso tra le spese coperte dal finanziamento agevolato.

L’importo massimo del contributo a fondo perduto non può superare il 12,5% della quota pubblica del finanziamento concesso.