Il giorno dopo la presentazione del testo dell’Accordo di programma AST da parte della Regione, con la conferenza stampa della presidente Stefania Proietti e degli assessori Bori e De Rebotti, a intervenire sulla lunga trattativa è l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Terni, Sergio Cardinali. Anche lui, il prossimo 11 giugno, sarà a Roma al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per la firma. Un fatto tutt’altro che scontato, perché inizialmente il confronto era stato solo tra azienda, Governo nazionale e Regione dell’Umbria. Ma poi, quando il percorso aveva cominciato a complicarsi per via dei tanti nodi da risolvere (dalle infrastrutture all’energia fino all’ambiente), il tavolo si è via via allargato. Arrivando a ricomprendere anche Comune e Provincia di Terni e per la fase industriale anche le organizzazioni sindacali.
Una presenza, quella di Palazzo Spada, che oggi Cardinali rivendica con forza. E che – secondo lui – è frutto dell’impegno e della pervicacia con il cui il sindaco Bandecchi è entrato nella partita. Prima sulla vicenda della discarica AST di Villavalle, con l’accordo per un progetto rinforzato di landfill mining e protezione e messa in sicurezza delle falde, poi – soprattutto – con la questione energetica. Un cavallo di battaglia della campagna elettorale che ha portato Stefano Bandecchi alla guida del Comune, quello della socieà mista pubblico-privata per gestire l’idroelettrico alla scadenza delle concessioni, che ora è patrimonio condiviso di tutte le istituzioni politiche.
“Ho letto lo slogan che è stato usato per presentare l’Accordo di programma: l’Umbria riparte da Terni – attacca Cardinali -. Ancora una volta la ripartenza economica dell’Umbria è stimolata dalla nostra città. Non possiamo che esserne fieri. Già nel 2024 la provincia di Terni è stata una delle migliori d’Italia per la crescita della qualità della vita, come testimoniato dai dati de Il Sole 24 Ore. E’ bene ricordare, però, che quanto oggi si sta materializzando affonda le sue radici nelle scelte dell’amministrazione di Stefano Bandecchi, sindaco di Terni“.
L’assessore Cardinali: “Le idee di Alternativa Popolare ora sono diventate trasversali. Ma la primogenitura è di Bandecchi”
Assessore Cardinali, lei rivendica la primogenitura dell’idea di costituire una società mista pubblico-privata, per entrare nella gestione delle centrali idroelettriche dell’Umbria del Sud, alla scadenza delle concessioni nel 2029. Ormai è una piattaforma condivisa trasversalmente da tutte le forze politiche…
“Il primo a dichiarare che l’energia prodotta dalle centrali idroelettriche della provincia di Terni doveva tornare in mano ai ternani è stato Bandecchi – prosegue l’assessore allo sviluppo economico -. Lo ha fatto da leader di Alternativa Popolare prima dlele elezioni e lo ha confermato quando si è insediato a Palazzo Spada, Per mesi tutti hanno brancolato nel buio. Poi, quando Arvedi ha posto il problema dei costi dell’energia, allora la politica si è svegliata. Il progetto, perché il nostro è stato un vero piano di azione non solo un’idea, è stato accolto prima dalla giunta Tesei e adesso anche dal centrosinistra che governa la Regione. Solo con questa base di partenza si sarebbe potuti arrivare alla firma dell’accordo“.
Poi ci sono i fattori ambientali e quelli infrastrutturali…
“Anche qui devo registrare che di passi avanti ne sono stati fatti, ma che – ancora una volta – senza l’intervento della nostra amministrazione saremmo ancora ai vecchi metodi. Il primo ad affrontare seriamente il tema dell’inquinamento di Prisciano, dalle polveri alle vibrazioni alla sollecitazione di monitoraggi sulla salute pubblica da parte delle istituzioni sanitarie, è stato Bandecchi. Il primo a sostenere la necessità di fare un accordo di messa in sicurezza della discarica di Valle, ottenendo misure doppie a quelle previste dalla legge è stato il nostro sindaco.Una decisione che ci è costata molto anche politicamente, con le dimissioni di un assessore e con le conseguenti polemiche. Ma tutto è stato fatto nel modo migliore, per coniugare ambiente e sviluppo economico. Per mettere insieme sostenibilità e occupazione“.
Sull’ambiente e sulla salute pubblica, Palazzo Spada rivendica il lavoro fatto in questi anni
Capitolo ambiente. Nell’Accordo di programma verranno inserite alcune questioni determinanti, non solo in tema di decarbonizzazione delle produzioni ma anche in funzione di tutela della salute pubblica e della sostenibilità delle produzioni. Siete soddisfatti come Comune?
“Guardi, non vorrei che questa intervista passasse come un tentativo di intestarsi un risultato che è di tutto il territorio. Ho letto che la governatrice Proietti ha sottolineato che c’è stato un lavoro ampio e condiviso da parte di tutte le istituzioni. Lo condivido. Il mio scopo, oggi, è quello di sottolineare un dato politico: se c’è stato un cambio di rotta nell’affrontare certe partite complesse, se c’è stato un metodo nuovo nell’approcciare e risolvere i problemi, lo si deve al cambio di passo impresso alla questione dal sindaco Bandecchi.Siamo orgogliosi che quello che abbiamo fatto in questi mesi, spesso e volentieri in solitudine, sia stato recepito da tutti gli altri partiti, sia nel centrodestra sia ora con il nuovo governo regionale. Voglio ricordare che Stefano Bandecchi è stato il primo a convocare e istituire un comitato della sicurezza e ambiente con Arpa, ASL, Regione, comitato di Prisciano. Vado avanti? E’ stato i primo a richiedere di reinserire un registro dei tumori per uno studio epidemiologico non più attivo in Regione. Il primo a decretare ordinanze di riduzione notturna delle produzioni a vantaggio della salute dei cittadini. Il primo a richiedere un aumento del recupero delle scorie nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy“.
Restano aperte molte partite, dal magnetico ai livelli occupazionali, passando per la nuova linea a freddo messa in stand by. Ma di quelle potrete occuparvene dopo l’11 giugno. Qual è il suo auspicio per traguardare l’acciaieria al 2028, anno di vigenza del piano industriale presentato alla città e ai lavoratori?
“Il 2025 è da considerare l’anno zero della transizione ecologica dell’AST – conclude Cardinali –. Sono molto soddisfatto che la nuova amministrazione della Regione si stia muovendo, in questa direzione, nel solco tracciato dall’amministrazione del comune di Terni. Al di là delle differenze politiche, sui problemi concreti dovremo fare squadra e collaborare per mettere a terra i tanti progetti in ballo. L’appuntamento di mercoledì rappresenta un grande opportunità per Terni, per l’Umbria, per l’industria italiana e, pensando in grande anche per l’Europa. E’ proprio dal settore elettrico, dalla mobilità sostenibile, dallo sviluppo degli accumulatori con tecnologia sostenibile che può partire la spinta per riportare a Terni la produzione del lamierino magnetico a grano orientato magnetico, che significherebbe ulteriori investimenti ed occupazione. Lavoreremo per questo“.
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