di Ettore Colli Vignarelli
NOVARA – Carlo Robiglio, fondatore, presidente e Ceo della holding Ebano è il nuovo presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il quadriennio 2025-2029. La nomina è stata ratificata dall’Assemblea annuale, che si è svolta questa mattina a Novara nell’aula magna dell’Università del Piemonte Orientale
Robiglio, classe 1963, laureato in giurisprudenza, ha creato, nel 1992, la società editrice Interlinea, caratterizzata da una forte impronta culturale e di attenzione al territorio, implementando negli anni l’attività editoriale con aziende specializzate in formazione innovativa, comunicazione e digital economy. Dal 2014, con Cef Publishing (poi ceduta al gruppo spagnolo Davante) il Gruppo Ebano è stato leader italiano nel segmento dei corsi professionali erogati con formazione a distanza e piattaforme di social learning dedicandosi poi, attraverso consistenti investimenti, all’acquisizione di varie startup e Pmi innovative.
Nell’ambito associativo, Robiglio è stato nel corso degli anni presidente dei Giovani Imprenditori e poi della Piccola Industria sia dell’Associazione Industriali di Novara sia di Confindustria Piemonte per diventare presidente di Piccola Industria di Confindustria e vicepresidente nazionale di Confindustria dal 2017 al 2021. Da maggio 2016 ad aprile 2022 è stato nel Consiglio di amministrazione del Gruppo Il Sole 24 Ore, con la carica di presidente durante parte del primo mandato e poi di vicepresidente. Dal 2017 è rappresentante per il Piemonte orientale dell’American Chamber of Commerce in Italy.
Le prime parole
“Saremo – ha dichiarato Robiglio intervenendo in assemblea dopo la sua elezione – sempre aperti all’ascolto e al confronto, che ci aiuteranno a dare consistenza a una strategia orientata allo sviluppo delle nostre imprese e del nostro territorio. Promuoveremo la “cultura di impresa” per far crescere in dimensioni, competenze e competitività le aziende, mettendo sempre al centro il valore alle persone. Rafforzeremo le sinergie con le scuole e gli enti formativi e supporteremo Pmi e multinazionali nel loro percorso di innovazione attraverso servizi di elevato valore aggiunto. Il nostro ruolo di rappresentanza dovrà sempre più essere, in ragione della responsabilità sociale della quale ci sentiamo permeati, di confronto e di interlocuzione con la pubblica amministrazione e con la politica in generale. Novara, Vercelli, Cusio e Valsesia rappresentano aree e imprese che vanno presidiate al meglio. Ringrazio Gianni Filippa per la vicinanza, il confronto costante e i consigli. La voglia e la passione non ci mancano e tutti insieme sapremo raccogliere i frutti del nostro impegno in rappresentanza di tutte le aziende associate a Confindustria Novara Vercelli Valsesia”.
L’assemblea
I lavori si sono aperti con i saluti del sindaco di Novara, Alessandro Canelli – che ha parlato del cambio di paradigma del territorio dalla “stretta” vocazione logistica ad una nuova vocazione di carattere manifatturiero, ed in particolare del nuovo imminente insediamento di Silicon box – e del rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Menico Rizzi, e con l’introduzione del presidente di Confindustria Piemonte, Andrea Amalberto. “Nessun ostacolo doganale – ha detto tra l’altro Amalberto toccando il tema, di grande attualità, dei dazi – potrà mai limitare o svalutare la qualità dei nostri processi, la cultura d’impresa, la forza del Made in Italy.”. “È prima di tutto – ha aggiunto – una questione di consapevolezza industriale e culturale: dobbiamo convincerci, come sistema Paese e come regione, che siamo in grado di offrire una qualità specifica, destinata a una fascia di clientela esigente, selettiva. Per rafforzare questa valorizzazione della qualità, servono strategie che abbiano al centro queste nuove prospettive”.
I grandi temi dello scenario geopolitico ed economico sono stati poi affrontati da Dario Fabbri, analista geopolitico e direttore del mensile Domino, e da Marco Fortis, direttore e vicepresidente della Fondazione Edison (che ha presentato una ricerca sul sistema economico regionale realizzata in esclusiva per l’occasione).
In assemblea ha parlato anche il minstro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che si è soffermato sulla strategia del governo in tema di fonti energetriche.
L’intervento del presidente nazionale Orsini
A concludere il presidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini, ha toccato tutti i principali temi di attualità. Parlando del tema dell’energia il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha chiesto al governo “di correre” sul fronte del nucleare di nuova generazione. “C’é il problema – ha aggiunto – con i sindaci di dove mettere i reattori? Ci sono i distretti industriali, mettiamoli da noi”. A proposito dei dazi, Orsini ha sottolineato come “al di lá dei dati dell’Istat sul Pil quello che preoccupa è propro il capitolo dei dazi. Bisogna fare presto nella negoziazione perché quello che crea gravi problemi é l’incertezza”. “L’alta gamma – ha aggiunto – continuerà a funzionare ma alcuni settori che comunque già tendenzialmente soffrono per ciò che sta succedendo dall’Ucraina al Medio Oriente soffriranno di più”
Toccando infine il problema delle dinamiche salariali e dei contratti il presidente di Confindustria ha detto che “spingere al ribasso la capacità di acquisito é un problema nazionale. Il 26 incontrerò i sindacati. Credo però che abbiamo davanti nuove sfide: oggi, nell’era dell’Intelligenza artificiale lo spazio della contrattazione non é più quello sullo spazio e sul tempo. Ci sono problemi essenziali che vanno affrontati, a cominciare da quello dei contratti pirata, che dobbiamo cominciare tutti ad attaccare”.
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