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Catania, nasce YouCube, la nuova “casa delle imprese” dell’Università


Si trova a Palazzo dell’Etna, ed è un incubatore d’ateneo: un luogo fisico a disposizione di aziende giovani e innovative

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Il logo ricorda apertamente una delle figure impossibili inventate da artisti e matematici nel secolo scorso, come il triangolo o il cubo di Penrose e Reutersvärd: illusioni ottiche, divenute popolari in arte, architettura e design, che sembrano tridimensionali, come le illustrazioni di Escher, apparentemente coerenti con la geometria euclidea, ma che invece non possono esistere nel mondo reale perché fisicamente irrealizzabili. A dispetto di ciò, anzi, quasi a sottolineare l’importanza della sfida vinta, da lunedì pomeriggio “YouCube” finalmente esiste, ha preso forma e apre le sue porte alle idee, dopo un percorso di gestazione lungo più di 12 anni.Ecco la nuova ‘casa delle imprese’ dell’Università di Catania, l’incubatore che l’ateneo mette a disposizione delle imprese che nascono al suo interno: le spin off da ricerca, promosse da docenti e ricercatori, e le start up universitarie, ovvero quelle promosse da studenti e laureati. La sede è un piano intero dell’edificio “Palazzo dell’Etna” in via San Nullo, dove già è collocata l’Area della Terza Missione dell’Università. In questo contesto sono state allestite una sala conferenze per convegni, workshop, seminari, ecc., un’aula formazione, una meeting room, un laboratorio di studio, progettazione e prototipazione, una sala ‘green screen’ (per la realizzazione di pitch e video), una sala ristoro, una zona networking, uno spazio di coworking attrezzato.

Sale ampie e ricche di colori, nelle pareti e negli arredi, che invitano alla condivisione e alla contaminazione chi potrà frequentarle: tra questi, i vari soggetti legati al mondo universitario (spin-off e start-up universitarie, studenti, laureati, ricercatori, ecc.) e gli stakeholders territoriali (PMI e grandi aziende, altri enti di ricerca pubblici e privati, ma anche start-up e spin-off di altri Atenei, associazioni di categoria, istituti di credito, potenziali investitori e altri operatori a sostegno della creazione d’impresa.Per questo, la dicitura aggiuntiva dell’incubatore è “Innovation Hub”: l’obiettivo è infatti quello di trasformarlo in un agorà in grado di accogliere nel migliore dei modi sia le iniziative d’impresa già costituite, sia quelle ancora in divenire, di offrire ospitalità e servizi, mettendo a disposizione spazi, expertise, nonché la capacità di “fare rete”. Sarà altresì il luogo ‘fisico’ nel quale si sostanzierà, a norma di regolamento di ateneo, il sostegno UniCT alla nascita e crescita di giovani imprese, caratterizzate dall’alto potenziale di innovazione e dalla connessione diretta con le attività di studio e ricerca condotte in ateneo.«Questo spazio è destinato sia alle iniziative già costituite, sia naturalmente a quelle ancora in divenire – ha precisato il prof. Faraci, ricordando la genesi del progetto, durata quasi 12 anni -. E una struttura che nasce da una serie di attività, realizzate senza un luogo fisico dedicato grazie alle varie edizioni della Startup Academy realizzate alla Scuola Superiore, al dipartimento di Economia e Impresa, svolte prima dal Capit e poi dall’Area di Terza missione, a partire dal 2014, con Confindustria, Confapi e altri soggetti. All’ateneo e ai suoi partner spetterà adesso il compito di arricchire di contenuti questo contenitore. Molte di queste iniziative saranno gestite dalla Fondazione che rappresenterà il general provider per tutti i servizi di mentoring, di tutoring, di formazione etc. Naturalmente poi altre potranno essere promosse dai dipartimenti, dagli stakeholders e dai partner con cui l’Università di Catania ha sempre lavorato, per esempio l’ordine dei commercialisti, o altri incubatori già esistenti e operativi con cui abbiamo rapporti consolidati».

La nascita di YouCube è stata anticipata da un incontro introdotto dalla delegata alla Terza Missione Alessia Tricomi, dalla dirigente dell’Area di Terza Missione dell’Università, Rosanna Branciforte, e dal delegato all’Incubatore d’Ateneo, Start-up e Spin-off Rosario Faraci. A seguire sono intervenuti il presidente della Fondazione Emblema Tommaso Aiello, il direttore generale dell’Assessorato regionale alle Attività produttive Dario Cartabellotta, e la founder dello spin-off “Probioetna” Cinzia Randazzo, illustrando il programma delle attività e i servizi a supporto di spin-off e start-up promossi dall’ateneo, l’edizione 2025 della Start Cup Catania, le misure e i bandi della Regione siciliana dedicati alla crescita e competitività delle PMI, con particolare attenzione all’innovazione e all’imprenditorialità sul territorio.«Crediamo fortemente che questa città possa raggiungere dei primati nell’ambito dell’innovazione e delle tecnologie – ha ribadito il sindaco Trantino che non è voluto mancare al taglio del nastro inaugurale -. Sin dall’inizio abbiamo avuto una sintonia spontanea e immediata con l’Università di Catania, abbiamo collaborato a tante iniziative, tutte finalizzate a catturare l’attenzione e l’interesse dei giovani e di chi deve produrre economia. Mi sento di dire che la direzione intrapresa è quella giusta». «Ringrazio tutti i docenti e gli amministrativi che negli anni hanno dedicato il loro lavoro a questo progetto – ha concluso il rettore Priolo -. Oggi festeggiamo questo evento perché segna la nascita di una nuova comunità, un luogo privilegiato dove fare impresa e networking, uno spazio vivo il cui valore aggiunto saranno proprio le persone che sperimenteranno e condivideranno. Anche noi, come il sindaco, crediamo che Catania possa diventare la città dell’innovazione e continueremo ad essere disponibili per contribuire alla crescita di questo territorio».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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