Commissione Europea
Questo mercoledì 4 giugno la Commissione presenterà il Draft Budget 2026: il progetto di bilancio annuale dell’UE per il 2026. Sebbene il documento ufficiale non sia ancora stato pubblicato, sono già disponibili informazioni sulle linee guida e le priorità che orienteranno la proposta. Il Consiglio dell’Unione Europea, il 18 febbraio 2025, ha approvato gli orientamenti per il bilancio e ha delineato le seguenti priorità:
- Sostegno continuo all’Ucraina: L’UE si impegna a fornire assistenza finanziaria all’Ucraina per tutto il tempo necessario, con particolare attenzione alla resilienza e alla ricostruzione a lungo termine del paese.
- Flessibilità e prudenza: Il bilancio dovrà essere realistico e prudente, lasciando margini sufficienti al di sotto dei massimali del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) per affrontare circostanze impreviste.
- Finanziamento di programmi chiave: Assicurare risorse adeguate all’attuazione dei programmi dell’Unione, inclusi il programma RESTORE per la ricostruzione regionale, le politiche migratorie e lo strumento di vicinato.
- Riassegnazioni nel QFP riveduto: La Commissione è invitata a integrare nel progetto di bilancio le riassegnazioni concordate nel QFP riveduto, necessarie per finanziare le priorità stabilite.
- Nelle sue conclusioni, il Consiglio sottolinea che il bilancio dell’UE per il 2026 svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel conseguimento degli obiettivi a lungo termine e delle priorità politiche concordati dall’UE.
Si specifica che il processo formale di adozione del bilancio annuale dell’UE coinvolge tre istituzioni: la Commissione Europea, il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo. La Commissione presenta una proposta di bilancio, su cui il Consiglio adotta una posizione. Il Parlamento può approvare o modificare questa posizione. In caso di disaccordo, viene convocato un comitato di conciliazione per raggiungere un compromesso entro tre settimane.
Inoltre, lo stesso giorno, la Commissione presenterà anche il pacchetto di primavera del semestre europeo.
- Il pacchetto di primavera segna l’inizio della dimensione nazionale all’interno del ciclo annuale del semestre europeo. Esso fornisce raccomandazioni mirate a ciascuno Stato membro in merito alle politiche economiche e alle riforme, basandosi sulle priorità generali definite nel pacchetto d’autunno.
Particolare attenzione verrà data all’attivazione della clausola di salvaguardia nazionale prevista dal Patto di stabilità e crescita.
- La clausola di salvaguardia nazionale consente temporaneamente a uno Stato membro di deviare dagli obiettivi di bilancio stabiliti, in presenza di circostanze eccezionali al di fuori del suo controllo, che abbiano un impatto significativo sulle finanze pubbliche. L’attivazione di questa clausola richiede una raccomandazione della Commissione e l’approvazione del Consiglio dell’UE. È importante notare che tale deviazione non deve compromettere la sostenibilità di bilancio a medio termine. Nel contesto attuale, caratterizzato da crescenti esigenze di spesa per la difesa a seguito delle tensioni geopolitiche, i leader dell’UE hanno accolto con favore l’intenzione della Commissione di formulare una raccomandazione per l’attivazione della clausola. Ciò mira a facilitare un aumento della spesa per la difesa a livello nazionale, senza incorrere nelle restrizioni usuali del Patto di stabilità e crescita.
Per quanto riguarda le prossime tappe:
- Giugno: Il Consiglio dell’UE discuterà e adotterà le raccomandazioni specifiche per paese.
- Luglio: Gli Stati membri saranno invitati ad attuare le raccomandazioni adottate.
Consiglio dell’UE
Questa settimana non c’è nessuna riunione d’interesse da segnalare in Consiglio. Questo periodo di pausa è comune durante il semestre estivo, quando la presidenza del Consiglio dell’UE è detenuta dalla Polonia, che la esercita fino al 30 giugno 2025. Durante questo periodo, le attività istituzionali possono essere meno frequenti, con una ripresa delle riunioni a partire da luglio.
Parlamento
In Parlamento, questa settimana si riuniranno diverse Commissioni parlamentari. In particolare, si segnala:
- Martedì 3 giugno si riunisce la Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (ITRE) per uno scambio di vedute con il Vicepresidente esecutivo Sejourné sul pacchetto Omnibus small mid cap e la strategia sul mercato unico. Le proposte legislative Omnibus sulle piccole e medie imprese mirano a semplificare gli obblighi di conformità e liberare risorse per la crescita e gli investimenti nel mercato unico, incentivare le PMI ad espandersi, digitalizzare i processi normativi, ridurre la burocrazia e ridurre i costi amministrativi per le PMI. Anche la strategia sul mercato unico è volta a creare un mercato interno europeo più semplice, solido e senza barriere; definisce azioni coraggiose per ridurre gli ostacoli esistenti che frenano gli scambi e gli investimenti all’interno dell’Unione europea, aiutare le piccole e medie imprese a operare ed espandere le loro attività e alleviare i problemi delle imprese promuovendo la digitalizzazione.
- Sempre martedì, si riunisce anche la Commissione per i bilanci (BUDG) per discutere del progetto di parere alla proposta di regolamento che modifica la politica di coesione in vista della revisione di medio termine. La votazione della proposta, con l’adozione del progetto di parere in Parlamento, è prevista in Commissione il 25 giugno. Successivamente verrà presentata in seduta plenaria, indicativamente l’8 settembre.
- Mercoledì 4 giugno sarà la volta della Commissione per gli affari economici e monetari (ECON) che prenderà in esame il progetto di relazione sulla proposta sul quadro per la tassazione dello stipendio BEFIT, misura volta a sviluppare un quadro comune per l’imposta sulle società a sostegno del mercato interno. Il Parlamento esaminerà la bozza di relazione, dopodiché la votazione è prevista il 24 settembre in Commissione. Sarà poi indicativamente presentata in plenaria il 12 novembre. Inoltre, in Parlamento, verranno esaminati gli emendamenti al progetto di parere sulla proposta di direttiva sul pacchetto Omnibus che modifica i contenuti della CSDD e della CSRD che, in risposta a quanto sottolineato da Mario Draghi nel Rapporto “Futuro della competitività europea”, mira a realizzare una semplificazione di vasta portata nei settori dell’informativa finanziaria sostenibile, della due diligence in materia di sostenibilità e della tassonomia, per i cittadini e le imprese.
- Lo stesso giorno, si riunirà anche la Commissione per l’occupazione e gli affari sociali (EMPL)per l’adozione del parere in forma di lettera alla proposta di regolamento che modifica la politica di coesione in vista della revisione di medio termine. La revisione intermedia della politica di coesione offre agli Stati membri l’opportunità di riorientare le risorse 2021-2027 verso investimenti nelle capacità di difesa, nella competitività e nell’autonomia strategica dell’UE e in altre priorità emergenti, tra cui gli obiettivi del Clean Industrial Deal, presentando alla Commissione le relative modifiche al programma. Tuttavia, il quadro per gli investimenti della politica di coesione stabilito nei regolamenti FESR, Fondo di coesione e JTF non è sufficientemente allineato a queste nuove priorità. Pertanto, la proposta prevede una serie di modifiche a questi regolamenti, volte a raggiungere tali obiettivi.
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