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“Sono un’iniezione di fiducia per lo sviluppo sostenibile”


Esprimo il mio apprezzamento per il valore formativo e civico delle attività promosse. Si tratta di una straordinaria occasione per diffondere tra i più giovani i principi dell’Agenda 2030, valorizzandone i talenti e accrescendone la consapevolezza”. Con questo messaggio il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara si è rivolto alle oltre 100 scuole italiane che hanno partecipato a due concorsi nazionali dedicati all’educazione allo sviluppo sostenibile. La premiazione si è tenuta il 30 maggio a Roma, all’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

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Sono stati premiati sette istituti scolastici, provenienti da Rovigo, Potenza, Pavia, Agrigento, Milano, Modena e Treviso: quattro per il concorso “Facciamo 17 Goal. La scuola e l’Agenda Onu 2030 per uno sviluppo sostenibile”, promosso dal ministero dell’Istruzione e del merito (Mim) e dall’ASviS, aperto alle scuole statali e paritarie e ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (Cpia); tre per Consapevolmente in viaggio. Un’agenda nello zaino, promosso da Trenitalia (Gruppo FS) e realizzato da Bandusia in collaborazione con l’ASviS. Docenti, alunne e alunni saliti sul palco hanno presentato con entusiasmo i progetti vincitori, che hanno spaziato su numerosi fronti: dall’orto didattico innovativo ed ecosostenibile al riciclo in classe, dall’uso responsabile del riscaldamento all’inclusione di studenti di diverse nazionalità. E poi la guida turistica eco-friendly sulla tratta Milano-Parigi, il viaggio sostenibile con il trenino elettrico e l’indagine sulla mobilità, fino all’“intervista” a Marco Polo come guida simbolica e rispettosa dell’ambiente.

 “Sapere che c’è chi si occupa in questo modo di sostenibilità e di futuro rincuora”, ha detto in apertura Arianna Ciampoli, giornalista Rai e moderatrice dell’evento. Tutti’ è una parola chiave per questi progetti così preziosi. Di solito la sensazione è che manchi qualcuno che ascolti le ragazze e i ragazzi: oggi questa è una grande occasione”.

A seguire l’intervento di Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, che ha sottolineato: “Parliamo di istruzione di qualità, imprese, innovazione e futuro. L’educazione allo sviluppo sostenibile non è solo un Obiettivo dell’Agenda 2030, ma un valore trasformativo. È stato un elemento di continuità nei governi che si sono succeduti in questi nove anni”. Giovannini ha posto l’accento sul significato profondo di “educare”: “Ha forti legami con l’idea di tirar fuori, non di riempire. Le nuove generazioni mostrano un interesse nativo verso questi temi e spesso sono loro a cambiare le famiglie. Negli ultimi anni ci sono state manifestazioni straordinarie, come quelle dei Fridays for Future, ma questo entusiasmo si è un po’ affievolito. Credo ci sia stata una componente di misoginia in certe critiche rivolte a Greta Thunberg, proprio perché a guidare il cambiamento era una ragazza”. Il direttore scientifico dell’ASviS ha ricordato Ecosistema Futuro, un progetto che coinvolge già 30 realtà tra università, centri di ricerca, aziende, media e società civile, con una delle frasi che lo accompagna: Quando è successo che abbiamo dimenticato il futuro?. E ha concluso: “L’Unesco ha sviluppato le linee guida per portare l’educazione al futuro nelle scuole. Questa è la nuova sfida. Organizzeremo un incontro con il ministro, perché educare al futuro è la cosa più bella”.

Caterina Spezzano, dirigente tecnico del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del ministero dell’Istruzione, ha spiegato il senso dell’iniziativa: “Abbiamo proposto alle scuole un approccio globale, superando la logica del singolo progetto. La scuola è quel piccolo mondo che tocca tutte le dimensioni della sostenibilità. Questo ci ha permesso di alzare l’asticella e proporre un obiettivo ambizioso, perché crediamo che le nostre scuole siano in grado di tradurre gli Obiettivi dell’Agenda 2030 in valori concreti”. Spezzano ha poi aggiunto: Abbiamo dimenticato il futuro. Ma i nostri giovani, che sono il presente per il futuro, devono essere orientati. Il ministero continuerà a fornire stimoli, perché ha il compito di proporre ciò che le scuole poi rendono concreto”.

Giordana Francia, co-coordinatrice dei Gruppi di lavoro ASviS sul Goal 4 “Istruzione di qualità” e sull’“Educazione allo sviluppo sostenibile”,  si è soffermata sul concetto di Whole School Approach, che ha caratterizzato questa edizione del concorso: “È un approccio sostenuto da Unesco e Commissione europea, che coinvolge tutte le dimensioni della vita scolastica: dalla didattica in classe a come organizziamo gli ambienti di apprendimento, dagli stili di consumo alla comunicazione con il territorio, fino al protagonismo giovanile. Non è solo un modello, è un percorso che non finisce mai. Possiamo parlare di educazione alla sostenibilità solo se ‘siamo’ sostenibilità’”.

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Sandro Maturilli, responsabile Progetti speciali e affari generali di Rai Radio, ha raccontato l’evoluzione dell’iniziativa Rai Porte Aperte, che ha coinvolto oltre 47mila studenti dal 2017 al 2023: “Il progetto è nato con entusiasmo e oggi coinvolge 17 sedi regionali e quattro centri di produzione. Vogliamo che ogni scuola in visita scopra tutte le figure professionali che rendono possibile un programma radiofonico. L’obiettivo è stupire i giovani, farli partecipare in diretta, ma anche trasmettere il valore della responsabilità sociale”.

Durante la premiazione del secondo concorso, un progetto educativo che propone percorsi tematici legati al viaggio con un focus sulla sostenibilità e l’Agenda 2030, è intervenuto Viorel Vigna, responsabile Sviluppo prodotto e integrazione offerta – Direzione Marketing di Trenitalia: Entrare nelle scuole significa parlare a una generazione ‘spugna’, capace di assorbire, comprendere e diventare ambassador. C’è bisogno di contribuire alla consapevolezza e alla cultura su questi temi. Trenitalia è sostenibile per natura, ma si migliora costantemente. L’obiettivo è che, dopo il Mim, anche i ministeri dell’Ambiente e del Turismo accompagnino questa iniziativa”. Per guidare le scuole, Trenitalia e ASviS hanno elaborato anche un Action Book con percorsi su salute, uguaglianza di genere e mobilità sostenibile. E Trenitalia ha fatto sapere che quest’anno il treno è stato il mezzo di trasporto preferito dalle scuole per i viaggi d’istruzione, con 1 milione e 320mila passeggeri nel 2024 e nei primi mesi di quest’anno.

Ha chiuso l’incontro Giulio Lo Iacono, segretario generale dell’ASviS: “Non poteva esserci modo migliore per concludere la nona edizione del Festival che con le scuole, con i giovani. L’Agenda 2030 è conosciuta dal 66% dei ragazzi, a fronte del 36% degli adulti: questo ci dice che la scuola sta lavorando moltissimo”. Lo Iacono ha poi sottolineato: “I progetti che abbiamo visto oggi ci parlano di consapevolezza, creatività, voglia di mettersi in gioco. Andiamo oltre l’educazione ambientale: qui parliamo di cittadinanza globale, di democrazia. Ed è solo l’inizio di un percorso: insieme ai nostri partner, crediamo che il coinvolgimento delle comunità scolastiche sia la chiave per un vero cambiamento. Vedere tante esperienze concrete ci ha dato un’iniezione di fiducia: bisogna continuare a camminare insieme. Oggi si chiude il Festival, ma non il nostro impegno. Ripartiamo con più energia. Il futuro ha i volti, le mani e le idee dei ragazzi e delle ragazze”.

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di Andrea De Tommasi

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