Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Confindustria, Orsini e Meloni vicini sull’energia. E arriva il piano per gli investimenti


“Il governo c’è e non intende indietreggiare. Si vince e si perde tutti insieme”. Il messaggio politico lanciato dalla premier Giorgia Meloni sul palco dell’assemblea di Confindustria a Bologna arriva poco dopo che il presidente degli industriali, Emanuele Orsini, ha ricordato tutte le criticità affrontate dalle imprese italiane. Tra dazi, costi dell’energia e investimenti da aumentare, Orsini ha parlato di rischio “deindustrializzazione” per l’Italia e l’Europa.

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Il Piano industriale nazionale di Orsini

Per affrontarlo Orsini ha proposto un “Piano industriale nazionale” durante la sua relazione all’assemblea nazionale. Il piano prevede un sostegno agli investimenti di 8 miliardi di euro l’anno per i prossimi 3 anni. “Ancora meglio se avessimo un orizzonte temporale di 5 anni”, ha aggiunto, con l’obiettivo di “raggiungere almeno il 2% di crescita del Pil nel prossimo triennio”.

I soldi proverrebbero da Pnrr, fondi di coesione, incentivi agli investimenti, meno tasse sui premi di produttività. E oltre a preservare gli investimenti “nella transizione digitale allo stesso modo di quelli destinati alla transizione ambientale”, per non rimanere indietro nella corsa all’AI, Orsini vuole anche “strumenti di supporto alle imprese delle filiere più in difficoltà, come l’automotive”. Il capo degli industriali propone anche che vengano tolte “le tasse su tutti i premi di produttività, facendo lo stesso per i contratti aziendali e territoriali, in cui imprese e lavoratori scambiano maggiore produttività con più reddito e welfare aziendale”.

Il piano di Orsini si basa su due leve. La prima: “investimenti, per sostenere la capacità innovativa dell’industria, da realizzare con il contributo delle risorse pubbliche e private”. Per attivarli, serve un “new generation Eu per l’industria” e un “mercato dei capitali realmente unico e integrato”, ha proseguito Orsini. La seconda sono “le regole per rimettere al centro la competitività, l’abbattimento degli oneri burocratici e l’unione tra le dimensioni della sostenibilità”.

Ma come dichiarato dallo stesso Orsini, l’energia è “la componente più urgente” del Piano industriale straordinario proposto da viale dell’Astronomia.

Il nodo energia e il disaccoppiamento

Tra i punti in comune dei discorsi del capo degli industriali e della premier c’è lo stesso problema (l’energia), la stessa soluzione (il disaccoppiamento), e lo stesso ostacolo (l’Europa): per le imprese italiane quella della bolletta energetica è “una situazione insostenibile” su cui “bisogna agire con urgenza”, ha ribadito Orsini, parlando “a nome di tutte le imprese che si trovano a fare i conti con bollette che rischiano di metterle fuori mercato”. Dopo “tutti gli incentivi per le rinnovabili, noi non possiamo più accettare di continuare a pagare l’energia al prezzo vincolato a quello del gas”, ha proseguito il presidente, esortando a entrare “subito nella logica del disaccoppiamento”.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Dopo lo ‘strappo’ con il governo successivo al varo del decreto bollette, alla presidente del Consiglio Orsini dice che gli ha fatto “piacere quanto dichiarato” nelle interrogazioni parlamentari. Infatti nelle scorse settimane la premier ha detto che bisogna abbattere il sovraccosto dell’energia.

Le aziende italiane hanno un sovraccosto energetico “che supera il 35% del prezzo medio europeo e che arriva anche a toccare punte dell’80%, nel confronto con i maggiori Paesi europei” mentre i consumi industriali italiani “rappresentano il 42% del fabbisogno elettrico nazionale (125 twh) e per le imprese il prezzo dell’energia viene calcolato in base al costo dell’elettricità prodotta con il gas”, ha ricordato Orsini, sottolineando l’urgenza del disaccoppiamento.

Cosa è il disaccoppiamento

Per disaccoppiamento, o decoupling, in questo caso indica la separazione dei prezzi dell’energia elettrica di fonti diverse, principalmente gas e rinnovabili. Nonostante le seconde siano meno costose, il meccanismo del mercato all’ingrosso dell’energia prevede che si paghi un costo unico determinato dal prezzo marginale più alto. Da quello del gas, quindi, molto più costoso di solare ed eolico.

“Il governo è perfettamente consapevole dell’impatto che i costi energetici hanno sulle famiglie e sulle imprese, soprattutto su quelle di piccole e medie dimensioni”, ha risposto la premier. “Lo sappiamo anche perché dall’inizio di questo governo noi abbiamo stanziato circa 60 miliardi di euro che è l’equivalente di due leggi finanziarie per cercare di alleviare i costi. Ora è evidente che continuare a cercare di tamponare” il costo energetico “spendendo soldi pubblici non può essere la soluzione e per questo abbiamo accompagnato le risorse con diversi interventi alcuni dei quali rispondono anche alle necessità richiamate proprio dalla Confindustria”, ha aggiunto la premier.

Il nodo della dipendenza storica dal gas

“Uno strumento già disponibile per il disaccoppiamento del prezzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili dal gas è quello dei contratti pluriennali a prezzo fisso, in cui il corrispettivo viene stabilito tra le parti e riflette i reali costi di produzione per ciascuna tecnologia”, ha detto la presidente del Consiglio. Sempre a Bologna, Gilberto Pichetto Fratin ha ricordato che il disaccoppiamento dei prezzi energia elettrica-gas “è un problema molto europeo. C’è un problema di determinazione dei costi, lo stiamo affrontando a livello europeo; essendo molto esposti col gas, siamo quelli che più ne soffrono”, ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

Riguardo al costo dell’energia “purtroppo la dipendenza storica dal gas ci porta a subire tutta una serie di appesantimenti. Abbiamo anche gli oneri di sistema, certo, ma abbiamo, ad esempio, sul prezzo dell’energia elettrica il peso degli Ets che sono 25-30 euro al MWh, una cifra astronomica, a causa della produzione da gas”, dice Pichetto.

Intanto, rispetto al costo dell’energia, il governo sta “lavorando a un’analisi del funzionamento del mercato italiano per comprendere se eventuali anomalie nella formazione del prezzo unico nazionale possano essere la causa di aumenti ingiustificati, perché sarebbe inaccettabile se ci fossero speculazioni sulla pelle di chi produce e crea occupazione”.

Tra nucleare e rinnovabili

Intanto gli industriali promuovono la scelta del Governo di insistere sul ritorno al nucleare, bacchettando però i partiti a livello locale sulle rinnovabili.

Microcredito

per le aziende

 

“Bisogna accelerare il ritorno al nucleare con i piccoli reattori modulari, molto meno invasivi e più sicuri delle centrali di vecchia generazione e capaci di fornire quell’elettricità di continuità che serve all’industria e che le rinnovabili intermittenti non possono fornire. Anche su questo non ci possono essere divisioni politiche”, ha ricordato Orsini, perentorio sul tema delle resistenze a livello regionale: “Mi rivolgo a tutti i partiti politici. Si smetta di dire a Roma che siete per le rinnovabili, per poi porre nelle Regioni ostacoli di ogni tipo proprio alle rinnovabili”.

Le critiche all’Ue

Orsini e Meloni hanno ricordato come un ostacolo alla competitività del continente siano le sue barriere interne davanti alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola (“il Parlamento europeo è dalla nostra parte? Sarò onesta, dipende dalle maggioranze che si formano di volta in volta, ma sicuramente Metsola è dalla nostra parte”, ha detto la premier sul palco di Confindustria). “Se l’Unione europea riuscisse a diminuire le barriere interne al mercato unico al livello di quelle degli Stati Uniti, la sua produzione aumenterebbe del 6,7%. Ovvero oltre 1.000 miliardi di euro”, ha detto Orsini. “L’Europa abbia il coraggio di rimuovere quei dazi interni che si è autoimposta in questi anni”, ha confermato la premier.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!