Terminata la guerra iniziava per l’Italia un periodo di ricostruzione e sviluppo che partiva dalle attività produttive e del commercio. Proprio in quel cruciale 1945 nasceva Confcommercio Bergamo, associazione a sostegno dell’imprenditoria locale, fulcro della crescita economica del Paese.
L’Associazione, che rappresenta gli imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi, da voce e sviluppa l’economia bergamasca attraverso una struttura di professionisti e consulenti in grado di seguire ed affiancare le attività commerciali sin dalla nascita. Piccole e medie imprese, in questi lunghi ottant’anni, hanno incontrato difficoltà e opportunità, collegate strettamente all’evoluzione del mondo economico e finanziario, dove la presenza di Confcommercio ha rappresentato un punto di riferimento essenziale e risolutivo. Le competenze multisettoriali contribuiscono poi a dare risposte differenziate in funzione delle specifiche peculiarità dei singoli comparti merceologici. Ad oggi, infatti, ben 12 Associazione di categoria aderiscono a Confcommercio Bergamo: Aspan (Panificatori Bergamaschi), Assospettacoli, 50&Più Enasarco –Ente Bilaterale del Terziario-Ente Bilaterale del Turismo, FAI Federazione Autotrasportatori Italiani, Federottica, FIT Federazione Italiana Tabaccai, FIVA Federazione Italiana Venditori Ambulanti, Fogalco, Gelatieri Bergamaschi.
Il caleidoscopio di attività rappresentate disegna una sorta di fiore variamente colorato i cui petali illustrano chiaramente la dinamicità e molteplicità delle professioni, tutte riunite sotto le ali protettive dell’Aquila di Calimala, simbolo di Confcommercio. Un simbolo antico (l’origine è attribuita alla Corporazioni dei mercanti fiorentini operanti già nel 1150) che illustra forza e unione di una classe imprenditoriale votata al commercio, agli scambi non solo nazionali ed alla valorizzazione dei mestieri sul proprio territorio (per esempio attraverso il turismo) dimostrando ogni giorno professionalità e spirito di appartenenza.
Le celebrazioni dell’80° di fondazione
Confcommercio Bergamo sta organizzando l’evento che, il 25 maggio prossimo, celebrerà questo rilevante traguardo storico.
L’evento si svolgerà presso la Fiera di Bergamo, luogo iconico che rappresenta un punto di ritrovo per tante attività economiche. Dalle ore15 alle ore 19 soci, dipendenti e imprenditori, presidenti e consiglieri potranno confrontarsi in un momento di festa e di riflessione, per proseguire con immutato impegno il loro quotidiano lavoro di sviluppo di questa Associazione.
Le parole del Presidente
Abbiamo incontrato il Presidente Giovanni Zambonelli per raccogliere impressioni e aspettative in occasione di questo importante traguardo. Classe 1960, imprenditore del settore dell’ospitalità, è presidente di Confcommercio Bergamo dal 2018; ricopre inoltre la carica di vicepresidente della Cooperativa di Garanzia Confcommercio Bergamo Fogalco e di vicepresidente della Camera di Commercio di Bergamo. Fa parte dal 12 marzo 2025 del consiglio nazionale Confcommercio Imprese per l’Italia tra i rappresentanti delle associazioni territoriali. È consigliere di amministrazione del fondo nazionale Fasdac, Assistenza Sanitaria Dirigenti Agenzie Commerciali.
Presidente, 80 anni di passione e determinazione, come lo spirito che anima i bergamaschi in ogni attività che svolgono.
“La qualità di grandi lavoratori e di solidi imprenditori che si sono affermati in ogni settore economico del nostro territorio sono emerse anche nei settori che noi rappresentiamo. Storie di successo intrise di sacrifici, passione e determinazione”.
L’evoluzione dei sistemi economici, dal dopoguerra ad oggi, ha rappresentato una sfida continua anche per Confcommercio. Se volessimo fare un bilancio, come possiamo sintetizzarlo?
“Ci siamo trovati nel dopoguerra con un’economia debole e una forte disoccupazione, ma anche grosse opportunità di sviluppo. I nostri imprenditori hanno costruito una comunità economica e sociale tra le più importanti in Italia. Oggi il settore del terziario è quello che continua a crescere e a produrre posti lavoro”.
L’attuale crisi economica, dopo il post pandemia, ha visto il settore commercio particolarmente colpito. Con quali energie e quali ricette si possono combattere queste difficoltà?
“Gli ultimi 5 anni hanno concentrato grandi difficoltà e trasformazioni del commercio, turismo e servizi. Nel giro di pochi anni si sono susseguite una serie di crisi, che nel passato si registravano in periodi più lunghi. Questo ha richiesto e continua a richiedere una grande capacità imprenditoriale, perché la gestione delle imprese risulta essere in questo contesto molto più complessa del passato. Non ci sono ricette, ma quello che suggeriamo sempre è un’analisi dei propri fabbisogni, una continua formazione sia per imprenditori che collaboratori e la voglia di innovare e di non fermarsi”.
Concorda che la complessità burocratica rappresenti ancora un elemento di dissuasione a creare nuove attività commerciali? Come Confcommercio che iniziative avete pensato per dare maggiore fiducia a chi già opera nel settore o che vuole intraprendere un nuovo business, soprattutto se pensiamo ai giovani?
“Nei nostri settori non ci sono barriere all’ingresso se non quelle del valore dell’investimento e dei rischi. E questo può essere sia un elemento a favore che un rischio, perché sono ancora tanti coloro che si improvvisano imprenditori del terziario. Quando si parla di burocrazia si intende un sistema farraginoso di norme che producono adempimenti continui e costosi e che il microimprenditore non può sostenere per mancanza di tempo e di soldi. Il nostro compito è quello di far comprendere in Europa che occorre sviluppare sistemi semplificati utilizzabili dai piccoli imprenditori, che costituiscono la stragrande maggioranza del nostro sistema economico. A livello territoriale, invece, il compito dell’Associazione è quello di assistere i nostri imprenditori negli adempimenti quotidiani, ma anche di stimolarli ad essere imprenditori migliori e al passo con l’evoluzione del mercato”.
Presidente, concludendo, celebrando il passato glorioso ma guardando anche al futuro, che messaggio vuole trasmettere agli associati ed al mondo imprenditoriale bergamasco?
“Il primo messaggio è sicuramente di sostegno all’autoimprenditorialità che è sempre stata un elemento importante nel nostro territorio. Servono giovani intraprendenti che credono ancora che ci si possa realizzare con la propria attività. Nel contempo dobbiamo anche renderli consapevoli che il percorso imprenditoriale è oggi più complesso e difficile e quindi necessita di strumenti all’altezza. Voglio dare anche un messaggio alle istituzioni, alle quali chiedo di comprendere e valorizzare le imprese di ogni settore, perché sono loro il cuore centrale della tenuta del sistema economico e sociale”.
Come dichiarò nel 1963 John Fitzgerald Kennedy “…Il cambiamento è la legge della vita. E quelli che guardano solo al passato o al presente di certo si perderanno il futuro…”: un’affermazione che Confcommercio Bergamo vive proprio guardando al futuro, conscia dei cambiamenti e pronta ad affrontarli con determinazione, competenza, passione.
Giuseppe De Carli
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