Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Dal comparto rifiuti all’emergenza idrica. In arrivo una “manovrina” da 50 milioni


Ieri in Commissione all’Ars l’esame del ddl sulle variazioni urgenti al bilancio regionale. La misura finanziaria interviene anche col sostegno alle Pmi sui mercati nazionali ed esteri

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

PALERMO – La politica finanziaria regionale di Renato Schifani è affastellata di interventi correttivi che seguono le vie percorribili più utili al risultato e poste in essere man mano che le risorse si liberano o si svincolano. Il presidente della Regione spera di poter fare l’annuncio del secolo, prima di fine legislatura, sul totale azzeramento del disavanzo della Sicilia. Nel frattempo, in un continuo e a tratti convulso ridefinire risorse e investimenti, dichiara di perseguire una “logica di strategia economica ma anche sociale”.

I quindici milioni stanziati per l’abbattimento degli interessi sugli acquisti rateizzati di beni durevoli e i prossimi cinque milioni della manovrina per l’assegno di povertà guardano al sociale. Per la politica economica, quindi per la crescita, l’indirizzo è diverso e diversificato. Per quanto riguarda le assunzioni nelle piccole e medie imprese, come recentemente affermato dal presidente Schifani, “non c’è più mercato”. Non ci sono più richieste di incentivi per le assunzioni, e la Regione adesso guarda alle grandi imprese di cui la Sicilia è povera ma non deserta. Questo dato, confermato dal rapporto Svimez alla Presidenza della Regione, conferma l’intenzione di deliberare una norma da affidare alla Commissione bilancio dell’Ars perché si “liberino” cinquanta milioni di euro – già nella disponibilità regionale ma allocati al sostegno delle assunzioni nelle Pmi – per reindirizzarli su incentivi alle assunzioni nelle grandi imprese e rendere sotto questo profilo attrattiva la regione.

Il progetto per lo sviluppo di Edy Tamajo

Parallelamente, così come da piano economico dell’Assessorato alle Attività produttive, Edy Tamajo lavora a un altro progetto per lo sviluppo del territorio mediante nuovi insediamenti produttivi. Strategici, sotto questo profilo, la riforma per liquidazione dei Consorzi Asi – il cui commissario liquidatore è Michele Cimino – e i duecento milioni di euro per la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi. Di questa somma, reperita tra fondi Fesr e fondi Fsc, cento milioni di euro verranno messi a bando mediante Irsap a beneficio dei Comuni con metà delle risorse destinate alla sola area di Catania. L’Assessorato di via degli Emiri a Palermo punta quindi a rendere disponibili aree per nuovi insediamenti da incentivare mediante fondi resi nella disponibilità degli Enti locali per la restituzione ad utilità produttiva di aree dei rispettivi territori.

La “manovrina” della Regione siciliana

Da una parte la Presidenza della Regione parla di “coniugare rigore con efficienza” e dall’altra l’assessore alle Attività produttive espone la sua ricetta di “risorse, misure e velocità” per stare al passo con le variazioni e le esigenze del mercato e intercettare Pil e occupazione. Su questa linea politica di interventi rapidi e strategici, ieri mattina in Commissione bilancio all’Ars è stato affrontato l’esame del già incardinato ddl “Variazioni urgenti al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2025 e per il triennio 2025-2027”, del valore di oltre 49,7 milioni di euro. La “manovrina” si compone di tredici articoli che il governatore della Regione vuole rimangano inalterati, senza emendamenti per ulteriori variazioni.

La manovrina urgente, che non ha atteso la variazione di bilancio cui l’Assessorato di Alessandro Dagnino lavora perché venga trasmessa all’Ars già tra fine maggio e i primi di giugno, reca misure per interventi precisi con margini risicati. Contiene i cinque milioni di euro – misura una tantum – per interventi contro la povertà e l’esclusione sociale, definiti da Schifani “assegno di povertà”. Quattro milioni di euro sono destinati al Fondo rotativo per la progettualità, con l’istituzione di un nuovo capitolo sullo sviluppo sostenibile per la “Tutela, valorizzazione e recupero ambientale”.

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Corsa ai ripari sul fronte dei rifiuti

Nella misura finanziaria urgente anche una corsa ai ripari sul fronte dei rifiuti, mentre Schifani esulta per la pubblicazione dei bandi per i termovalorizzatori. Si tratta di 11,5 milioni per integrare quanto previsto e finanziato con Pnrr e adesso in difetto. Tre impianti, dei quali due in provincia di Messina e uno quello palermitano di Bellolampo per i cui interventi pare che inflazione su costi di materiali e forniture, secondo la Regione, abbiano subito sensibili variazioni.

Interventi per fronteggiare la crisi idrica in agricoltura

La manovrina prevede poi di intervenire sul Fondo per interventi conseguenti allo stato di crisi e di emergenza. Qui si attua principalmente una rimodulazione di 2,5 milioni di euro in capo alla Protezione civile regionale. Nella rimodulazione trova spazio l’istituzione di un nuovo capitolo con un milione di euro per interventi urgenti in materia di “Urbanistica e assetto del territorio” in carico al Dipartimento regionale tecnico. Cinque milioni di euro sono stati inseriti nella manovrina per interventi su quella che allo stato dell’arte è la piaga gestionale della Regione, cioè la crisi idrica da fronteggiare in agricoltura. In particolare, le risorse destinate a questa linea di interventi includono anche i lavori di consolidamento manutentivo della diga Trinità oltre ad altri invasi in condizioni d’allarme per le irrigazioni di un settore, quello agricolo, che anche secondo il rapporto Svimez sta perdendo posti di lavoro in rapida progressione.

Urgente è anche lo stanziamento di quindici milioni di euro per compensare la riduzione tariffaria attuata a livello nazionale con il D.M. 25 novembre 2024. Un taglio posto da Roma cui deve provvedere Palermo. In dettaglio, per quest’anno, 9,7 milioni di euro riguardano le prestazioni di medicina di laboratorio, 600 mila euro le prestazioni di cardiologia e 4,7 milioni le prestazioni di medicina fisica e riabilitativa. La Regione poi assume a proprio carico gli oneri della tassa comunale sui diritti di imbarco per gli aeroporti di Trapani Birgi, Comiso, Lampedusa e Pantelleria con due milioni di euro per l’anno in corso e 6,6 per ciascun anno successivo. Le misure per accrescere la competitività delle Pmi sui mercati nazionali ed esteri su cui la Regione punta molto, vengono sostenute con 2 milioni di euro per l’annualità corrente e 6 per la successiva.

Trovano poi cesellato spazio nella manovrina urgente 150 mila euro per agevolare l’accesso alla tutela giustiziale amministrativa e 10 mila euro per la borsa di studio intitolata a Sara Campanella e destinata a studenti e studentesse dell’Università degli Studi di Messina. Aggiustamenti, promesse da mantenere, interventi urgenti e mirati che non trovavano spazio o tempo in Legge di stabilità 2025-2027 oppure che non potevano attendere la variazione di bilancio di metà 2025.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Microcredito

per le aziende

 

Source link

Contributi e agevolazioni

per le imprese