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Arrivano i nuovi corsi di Made: su commessa, personalizzati e … La formazione cambia le fabbriche!


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Competenze prima di tutto. È questo il principio guida della Scuola di Competenze di Made Competence Center, che nasce con l’obiettivo di accompagnare le imprese manifatturiere – in particolare le Pmi – nella transizione digitale attraverso la diffusione di conoscenze tecniche e strategiche realmente applicabili. In un contesto in cui la tecnologia evolve rapidamente, la formazione non è più un’opzione: è il vero fattore abilitante dell’innovazione.

Una missione culturale per l’industria

«La Scuola di Competenze non si limita a trasmettere nozioni: supportata dall’operato di Made Competence Center ha l’obiettivo di costruiree cultura industriale – spiegano in Made – Ogni corso è pensato per generare consapevolezza, sviluppare visione e mettere i manager nelle condizioni di governare il cambiamento, senza subirlo». L’offerta formativa si articola sui principali driver della trasformazione digitale: intelligenza artificiale, cybersecurity, digital twin, robotica collaborativa, cultura del dato, business intelligence. Grazie alla rete dei partner industriali e scientifici di Made la formazione è erogata dall’industria per l’industria, in linea con il principio del learning by doing. Una didattica concreta, esperienziale e orientata al risultato.

Corsi su commessa: la formazione su misura che parte dall’ascolto

Il cuore pulsante della Scuola di Competenze è rappresentato dai corsi su commessa, veri e propri progetti formativi personalizzati, costruiti su misura a partire da un’attenta analisi dei bisogni dell’impresa. Non un catalogo standardizzato, ma un percorso disegnato insieme all’azienda, in risposta a esigenze specifiche emerse da assessment tecnici e organizzativi.

Ogni corso segue una struttura collaudata:

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per le imprese

 

  • Assessment iniziale, per identificare criticità e obiettivi
  • Lezioni frontali, per trasmettere le basi teoriche e costruire una visione comune
  • Sessioni verticali, per lavorare con piccoli gruppi su dati, casi e processi reali
  • Debrief finale, per condividere risultati, criticità emerse e azioni di miglioramento

Non si tratta solo di “formare”: si tratta di costruire competenze che accelerano la trasformazione.

Formazione in azienda, nei luoghi dove si produce valore

Made è un Competence Center per l’Industria 4.0 che simula una fabbrica digitale, nato per realizzare attività di orientamento, formazione e finalizzazione di progetti di trasferimento tecnologico con le aziende Italiane, in particolare con le Pmi, sui temi dell’industria 4.0.

Un altro tratto distintivo dei corsi su commessa è la modalità di erogazione: direttamente in azienda, in aziende “Best Practice” luoghi in cui l’innovazione viene messa in pratica ogni giorno. Made porta i suoi docenti – professori delle università partner, professionisti e tecnologi dei partner industriali– dentro le imprese, per massimizzare l’impatto della formazione. È una scelta culturale: significa imparare da chi l’innovazione la ha già affrontata e implementate, per imparare da imprenditori che hanno già affrontato problematiche e sfide legate all’implementazione di tecnologie e scambiare le esperienze con chi vuole affrontare percorsi di digitalizzazione per portare l’innovazione dove serve, coinvolgendo in modo diretto operatori, tecnici e manager.

Un’opportunità concreta, sostenuta da incentivi

Grazie al supporto del Pnrr, dei fondi interprofessionali e dei bandi regionali, l’accesso ai corsi su commessa oggi tra l’altro è fortemente incentivato. Le piccole imprese possono beneficiare fino al 70% di sconto in fattura, le medie del 60%, le grandi del 40%. Made4.0 affianca le aziende anche nella gestione amministrativa dei fondi, semplificando l’accesso alla formazione.

Dalla cultura del dato all’intelligenza artificiale, passando per la cybersecurity: come Made4.0 forma le aziende per affrontare le sfide della transizione digitale, con corsi su misura costruiti attorno alle reali esigenze di ogni impresa

Marta Rispoli, responsabile dell’orientamento e formazione del competence center Made4.0.

Di tutte le novità in tema di formazione tailor Made per le aziende, abbiamo parlato con Marta Rispoli, Responsabile Orientamento e Formazione di Made4.0. «Una delle tematiche più richieste nei corsi a commessa è quella della cultura del dato», racconta Rispoli. «Affrontiamo questo tema calandolo nella realtà specifica di ciascuna azienda, partendo dagli assessment: con il docente del corso realizziamo un’intervista con chi si occupa della gestione dei dati in azienda, cercando di capire come viene sfruttato il patrimonio informativo e quali ostacoli si incontrano». Dall’analisi preliminare emergono le criticità che spesso sono comuni e trasversali alle imprese che supportiamo: quando i dati sono raccolti, questi non circolano all’interno dell’organizzazione, non sono adeguati alle esigenze dei reparti, o non vengono letti e valorizzati correttamente. Da qui definiamo un percorso formativo su più livelli. «Dopo lo screening iniziale, costruiamo lezioni frontali per fornire una base teorica solida e generare consapevolezza. Subito dopo, organizziamo giornate verticali, durante le quali il docente lavora a stretto contatto con piccoli gruppi aziendali, utilizzando casi concreti per mostrare il processo di gestione ottimale e come il dato possa generare valore anche nelle fasi successive». Non si tratta solo di imparare a generare dati, ma soprattutto di condividerli e valorizzarli. «Il vero problema», sottolinea Rispoli, «è che la grande quantità di dati prodotti in azienda spesso resta chiusa nel silos in cui è stata generata. Con i nostri corsi insegniamo a superare questo limite, promuovendo la condivisione del dato tra i diversi comparti».

Il percorso si conclude con una giornata di debriefing, durante la quale vengono condivisi i risultati attesi e si analizzano insieme le criticità emerse nel corso delle sessioni pratiche. «Questa formula — continua Rispoli — parte sempre da un’analisi tecnica approfondita, fornisce nozioni trasversali, approfondisce con sessioni verticali su casi concreti e si chiude con un confronto collettivo». Le aziende, a quanto pare, apprezzano molto questo approccio. «Ne stiamo erogando tanti e sempre più spesso ci viene chiesto di integrare nei percorsi anche sessioni dedicate all’intelligenza artificiale». Un altro aspetto distintivo è la modalità: «I corsi a commessa — chiarisce Rispoli — non si svolgono nella sede di MADE, ma direttamente in azienda, proprio perché sono pensati per gruppi di almeno 5 persone, spesso anche 10 o 15, ed è più semplice far spostare il docente piuttosto che allontanare così tante risorse operative dal luogo di lavoro».

 

Dai dati all’intelligenza artificiale: focus sulle competenze più richieste

Tra le tematiche più richieste spiccano:

  • Cultura del dato: per imparare a valorizzare il patrimonio informativo aziendale e superare i silos organizzativi
  • Cybersecurity e NIS2: per proteggere sistemi produttivi e dati critici
  • Intelligenza Artificiale Generativa: per comprendere potenzialità, limiti e applicazioni concrete nei processi industriali

Sono competenze che vanno oltre la moda del momento: sono asset strategici per affrontare un contesto competitivo in continua evoluzione.

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Casi di scuola: Sicad, 3V Enterprises, A2A e Gruppo Gaser

Sicad si è rivolta a Made per un percorso mirato all’integrazione e allo sviluppo dell’Industrial IoT, con l’obiettivo di supportare l’Industrial Digital Innovation Manager nel consolidare competenze strategiche e tecnologiche, necessarie per guidare la trasformazione digitale. Immagine presa da eurocel.it/it/

A confermare l’efficacia di questo modello formativo su misura è il caso di Sicad, specializzata nella produzione di nastri adesivi industriali. L’azienda si è rivolta a Made per un percorso mirato all’integrazione e allo sviluppo dell’Industrial IoT, con l’obiettivo di supportare l’Industrial Digital Innovation Manager nel consolidare competenze strategiche e tecnologiche, necessarie per guidare la trasformazione digitale. Ne è derivato un percorso personalizzato, che ha previsto un mix calibrato di formazione teorica, esercitazioni pratiche con Raspberry Pi, e integrazione cloud, costruito a partire da un assessment iniziale delle esigenze. Il risultato? L’avvio di un progetto IoT interno dedicato alla gestione avanzata dei segnali di macchina, prima analizzati tramite strumenti esterni. Un cambio di marcia significativo, che ha consolidato le competenze in azienda e aperto nuove prospettive di sviluppo tecnologico. «Oggi possiamo interagire con i fornitori di tecnologia con maggiore competenza, valutare le loro proposte con un occhio critico e integrare l’IoT nella nostra strategia operativa», così Claudio Clerici, Industrial Digital Innovation Manager di Sicad.

Un alto caso di successo è quello di 3V Enterprises, grande realtà industriale con sede a Bergamo che opera a livello globale nel settore della chimica fine e della produzione di materiali avanzati. L’azienda ha scelto di affrontare in modo strutturato la sfida della transizione sostenibile, partendo direttamente dai vertici: i suoi C-Level. Made ha costruito un percorso formativo su misura, con l’obiettivo di guidare i decisori aziendali alla redazione del primo Report di Sostenibilità. L’intervento ha previsto una fase introduttiva asincrona, per uniformare il livello di conoscenze, e una seconda parte in presenza, centrata su Eeg, normativa europea, economia circolare e doppia materialità. Un programma pratico e concreto, che ha permesso a 3V Enterprises di gettare le basi per una vera governance della sostenibilità.

A2A, multiutility tra le più importanti in Italia, con sede operativa a Brescia, si è affidata a Made per un percorso formativo dedicato all’Innovation Strategy e all’approccio Agile, con l’obiettivo di fornire ai manager strumenti e competenze per prendere decisioni strategiche in un contesto di continua innovazione e per affrontare in modo flessibile e collaborativo l’incertezza dei processi aziendali.

Anche A2A, multiutility tra le più importanti in Italia, con sede operativa a Brescia, si è affidata a Made per un percorso formativo dedicato all’Innovation Strategy e all’approccio Agile, con l’obiettivo di fornire ai manager strumenti e competenze per prendere decisioni strategiche in un contesto di continua innovazione e per affrontare in modo flessibile e collaborativo l’incertezza dei processi aziendali. Due corsi distinti sono stati attivati: uno guidato da un docente esperto in Innovation Management del Politecnico di Milano, con l’intervento di un partner attivo nell’Open Innovation, e l’altro costruito insieme a un centro di formazione continua per fornire strumenti concreti legati all’approccio Agile. Un investimento strategico per rendere i team più coesi, rapidi e orientati alla sperimentazione.

Infine, Gruppo Gaser, media impresa con sede a Rozzano (MI) e specializzata nei trattamenti superficiali e finiture tecniche di metalli, ha chiesto a Made di aiutarla a sviluppare la sua data culture per abilitare innovazione e Intelligenza Artificiale. Made ha sviluppato un percorso formativo personalizzato basato su casi concreti e sul coinvolgimento di docenti del Politecnico di Milano, con un’architettura modulare focalizzata su ambiti operativi specifici: dalla gestione documentale alla manutenzione predittiva. Un corso pensato per diffondere in azienda una nuova mentalità, trasformando l’analisi dei dati da attività isolata a pratica quotidiana, al servizio dell’efficienza e del miglioramento continuo. L’obiettivo è chiaro: usare il dato per innovare, anticipare problemi, migliorare decisioni. Made ha aiutato Gaser a costruire le fondamenta di questo cambiamento.

Competenze per un’industria più forte

«La Scuola di Competenze di Made non è un semplice ente formativo – ci tengono a concludere in Made – È un abilitatore di futuro per le imprese italiane. Attraverso percorsi formativi su misura, costruiti sull’ascolto e orientati all’azione, Made accompagna la manifattura verso una transizione digitale consapevole, sostenibile e competitiva. Perché solo dove ci sono competenze, l’innovazione prende forma».

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