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tutte le detrazioni fiscali 2025


  • Le detrazioni fiscali da inserire nel 730 in fase di dichiarazione dei redditi permettono ai lavoratori dipendenti e ai pensionati di risparmiare sull’Irpef in base ad alcune delle spese sostenute durante l’anno.
  • I principali costi da inserire nel 730 riguardano le spese mediche, veterinarie o funebri, le spese per i figli e quelle sostenute per le ristrutturazioni edilizie.
  • Anche le partite IVA possono dedurre o detrarre dei costi, entro specifici limiti, se questi sono riconducibili all’attività svolta.

Si avvicina il periodo utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi e sono molti i contribuenti che potrebbero chiedersi quali sono le detrazioni fiscali da percepire con il 730 per il 2025.

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Nella dichiarazione annuale, infatti, è possibile inserire le spese sostenute per sé stessi o per persone fiscalmente a carico nel corso dell’anno precedente, per scaricarle: le detrazioni vanno applicate dopo aver calcolato l’imposta dovuta, in quanto incidono direttamente sul suo ammontare.

Questa operazione è possibile per tutti i lavoratori dipendenti e pensionati che procedono alla dichiarazione dei redditi, mentre per le partite IVA il meccanismo è differente: si possono scaricare infatti i costi relativi all’attività. In ogni caso le spese devono essere tracciabili, in modo da essere documentate con certezza.

Detrazioni fiscali 730/2025: l’elenco delle spese

Spese detraibili Detrazione di imposta
Spese mediche 19% – franchigia di 129,11 euro
Sese veterinarie 19% – franchigia di 129,11 euro, massimo 550 euro
Spese funebri 19% – massimo 1.550 euro
Spese di istruzione 19% – massimo 800 euro
Spese attività sportive figli minori 19% – massimo 210 euro
Spese per il trasporto pubblico 19% – massimo 250 euro
Spese di ristrutturazione e risparmio energetico Percentuale variabile in base al bonus
Spese per gli interessi passivi dei mutui 19% – massimo 4.000 euro
Spese di intermediazione immobiliare 19% – spesa minima di 1.000 euro
Spese di assicurazione 19% per eventi calamitosi
Spese di affitto studenti fuori sede 19% – massimo 2.633 euro

I lavoratori dipendenti possono scaricare una serie di spese nella dichiarazione dei redditi (con il modello 730) ottenendo delle detrazioni fiscali: nella maggior parte dei casi, l’aliquota è del 19% delle spese sostenute e spesso sono imposti dei limiti (per esempio le spese mediche hanno una franchigia di 129,11 euro).

La principale differenza tra le detrazioni e le deduzioni fiscali riguarda la loro applicazione: mentre le prime si sottraggono alla percentuale dell’imposta lorda, le seconde vanno sottratte dall’ammontare del reddito complessivo.

Detrazioni fiscali spese mediche: importi e regole

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Una delle detrazioni fiscali più importanti che si può inserire nel modello 730 riguarda il recupero di una parte delle spese mediche sostenute nel corso dell’anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi. Per il 2025, quindi, si fa riferimento ai costi sostenuti nel corso del 2024.

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Su qualsiasi tipologia di spesa medica (generica, specialistica, farmaceutica, chirurgica, ecc) è possibile ottenere una detrazione d’imposta del 19% sull’importo speso che supera la franchigia di 129,11 euro. Occorre quindi sommare tutte le spese sostenute e sottrarre 129,11 euro: a questo punto, se superano la franchigia, si può applicare la detrazione al 19%.

Quando le spese sanitarie sostenute nel corso dell’anno superano la soglia massima di 15.493,71 euro, è possibile ripartire la detrazione spettante in quattro quote annuali di pari importo.

Detrazioni spese veterinarie

Per quanto riguarda le spese veterinarie sostenute nell’arco dell’anno, le regole cambiano leggermente rispetto a quanto detto fino ad ora: infatti, su tali costi è prevista una detrazione di imposta pari al 19% sulla quota eccedente la franchigia (sempre di 129,11 euro) e un limite massimo di esborso annuo pari a 550 euro. 

Si possono portare in detrazione le seguenti spese veterinarie:

  • prestazioni professionali del medico veterinario;
  • importi pagati per l’acquisto dei medicinali prescritti dal veterinario;
  • analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie.

Detrazioni spese funebri nel 730

Anche le spese funebri sono detraibili nella dichiarazione dei redditi in misura pari al 19% per un importo non superiore a 1.550 euro per ogni persona deceduta: ciò significa che si possono recuperare al massimo 294,50 euro. Qualora più persone abbiano sostenuto tali spese, la detrazione spettante può essere ripartita in più parti.

Detrazioni fiscali per figli e familiari

Sono numerose anche le detrazioni fiscali per i familiari a carico, in cui sono compresi:

  • il coniuge e i figli sotto i 21 anni, se possiedono un reddito inferiore a 2.840,51 euro l’anno;
  • i figli di età non superiore a 24 anni, se hanno un reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro.

1. Detrazioni spese di istruzione

La detrazione fiscale sulle spese di istruzione varia in base alla scuola e all’età del figlio. Per l’asilo nido è possibile accedere ad una detrazione del 19% per una cifra massima di 632 euro per ogni figlio.

Per le scuole d’infanzia, primarie e secondarie la detrazione è sempre del 19% sulle spese documentate, ma con importo massimo di 800 euro per ogni figlio. Qui è possibile inserire anche i costi per le gite scolastiche.

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Per quanto riguarda l’istruzione universitaria, la detrazione è del 19% per i corsi di laurea o perfezionamento per gli istituti statali, mentre per quelli privati esistono specifiche percentuali. Si possono detrarre allo stesso modo anche le spese per la frequenza di conservatori, ma bisogna avere il reddito inferiore a 36.000. Il limite di detrazione è di 1.000 euro per tutti i figli minorenni.

2. Detrazioni spese attività sportive

Le attività sportive praticate dai figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni si possono portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi nella misura del 19% su un importo non superiore a 210 euro: il risparmio, quindi, ammonta a 40 euro massimi.

Tra le spese che si possono portare in detrazione ci sono quelle relative all’iscrizione annuale, alla frequenza e all’eventuale abbonamento presso impianti sportivi, palestre o altre strutture che rispettino le caratteristiche individuate dal decreto del 28 marzo 20071.

3. Detrazioni spese trasporto pubblico

A decorrere dal 1° gennaio 2018, è possibile portare in detrazione nel modello 730 anche le spese relative all’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale per un importo pari al 19% su un massimo di 250 euro di spesa (limite da intendere cumulativamente per sé stessi e per i propri familiari a carico). 

Detrazioni fiscali per le spese edilizie

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Un capitolo a parte riguarda la spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione edilizia, per le quali è possibile portare in detrazione alcuni interventi grazie ai bonus casa ancora operativi.

Nel dettaglio, risultano ancora attive le seguenti detrazioni fiscali:

  • bonus ristrutturazione: detrazione del 50% delle spese, su un costo massimo di 96.000 euro, che sale all’80% in caso di prevenzione del rischio sismico;
  • efficientamento energetico: è possibile detrarre dal 50% al 65% in base all’intervento;
  • bonus mobili ed elettrodomestici: si possono detrarre le spese di acquisto per il 50% fino ad un massimo di 5.000 euro. Devono però essere stati svolti lavori di ristrutturazione sull’immobile entro la fine de 2024;
  • superbonus 70%: sulle abitazioni principali purché il reddito sia inferiore a 15.000 euro;
  • superbonus 110%: è ancora attivo solamente se i lavori sono svolti su singole unità immobiliari e se entro il 30 giugno 2023 sono stati terminati lavori almeno per il 60%;
  • bonus acqua potabile: credito del 50% sulle spese per rinnovare i sistemi di filtraggio, con un massimo di spesa di 1.000 euro;
  • bonus sicurezza: detrazione fiscale del 36% sulle spese per impianti di sicurezza nell’abitazione, con limite di 48.000 euro per ogni unità immobiliare.

Detrazioni fiscali per affitto e mutuo

Esistono poi alcune detrazioni fiscali sugli interessi passivi del mutuo, oltre a spese detraibili per quanto riguarda l’affitto per famiglie, studenti universitari e giovani.

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In presenza di un mutuo ipotecario contratto per l’acquisto della prima casa da adibire ad abitazione principale, è possibile ottenere una detrazione di imposta al 19% degli interessi passivi e relativi oneri accessori. La quota massima di interessi che si possono portare in detrazione è di 4.000 euro. Il limite è di  2.582 euro nel caso di mutuo con il fine di ristrutturazione della casa.

Per quanto riguarda le detrazioni sul canone di affitto, invece, si possono distinguere diverse casistiche:

  • per chi ha un reddito inferiore a 15.494 euro: detrazione di 300 euro;
  • per chi ha un reddito tra 15.494 e 30.987 euro: detrazione di 248 euro;
  • studenti fuori sede: detrazione del 19% fino al massimo di 2.633 euro;
  • lavoratori che spostano la propria residenza di almeno 100 km: 992 euro di detrazione per i primi 3 anni, con reddito inferiore a 15.494 euro. Se il reddito sale entro 30.987 euro, la detrazione è di 496 euro;
  • giovani under 31 che si spostano dalla casa dei genitori per vivere in affitto: detrazione del 20% con un massimo di 2.000 euro, con un reddito inferiore a 15.494 euro.

Altre spese che si possono scaricare nel 2025

Infine, esistono anche delle detrazioni fiscali relative ad altre tipologie di spese, ovvero i costi di intermediazione immobiliare e le spese di assicurazione.

Mentre per le prime è prevista una detrazione di imposta al 19% su una soglia massima di 1.000 euro (con un risparmio di massimo 190 euro), per le seconde è prevista una detrazione nella misura del 19% per eventi calamitosi.

Nel 730 si possono scaricare anche le assicurazioni sulla vita e per infortunio, assicurazioni per gravi disabilità, con limiti particolari. Ad esempio la detrazione massima è di 530 euro per le assicurazioni sulla vita, di 750 euro per persone con gravi disabilità.

Esistono poi detrazioni specifiche per le persone con disabilità, ad esempio per gli studenti con DSA è disponibile una detrazione del 19% per l’acquisto di materiale specifico.

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Detrazioni fiscali per le partite IVA

Fino qui sono stati indicati i costi che dipendenti o pensionati possono scaricare con la dichiarazione dei redditi, tramite modello 730. E le partite IVA? Per i lavoratori autonomi è invece possibile accedere a deduzioni e detrazioni solamente nel caso di costi sostenuti per la propria attività. Nello specifico:

  • spese detraibili: vanno a ridurre le imposte che l’autonomo deve pagare;
  • spese deducibili: vanno a ridurre la base imponibile su cui vengono calcolate le tasse.

Le partite IVA però non possono detrarre le spese come i dipendenti, ma devono rispettare i criteri di effettività, inerenza e congruità, ovvero tutti i costi devono essere riferiti allo svolgimento dell’attività stessa. Chi opera con regime fiscale forfettario infine non può scaricare tali spese, ma solamente i contributi previdenziali.

Gli autonomi procedono alla dichiarazione dei redditi tramite Modello Redditi PF, da compilare con tutte le informazioni utili. Per procedere è consigliato il supporto di un commercialista.

Detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi – Domande frequenti

Quando sarà disponibile il 730 precompilato 2025?

Il 730 precompilato 2025 è visibile online dal 30 aprile per lavoratori dipendenti, pensionati e altri soggetti destinatari. Dal 15 maggio 2025 è possibile modificarlo e inviarlo.

Come funziona il bonus sicurezza?

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Il bonus sicurezza prevede una detrazione fiscale del 36% sulle spese per un impianto di sicurezza nell’abitazione, con limite di 48.000 euro per ogni unità immobiliare.

Cosa cambia per le detrazioni Irpef dal 2025?

Nel 2025 la detrazione per il lavoro dipendente passa da 1.880 euro a 1.955 euro, agevolando chi ha redditi più bassi. Questo per coloro che hanno un reddito annuo (lordo) entro 15.000 euro.

Come funziona il bonus condizionatori 2025?

Nel 2025 è possibile portare in detrazione le spese per il condizionatore secondo diversi bonus per l’edilizia, con percentuali variabili dal 36% al 50% di agevolazione.

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