Il Consiglio di Amministrazione di Mediocredito Centrale ha approvato il Resoconto intermedio di gestione individuale e consolidato di Mediocredito Centrale al 31 marzo 2025.
· Utile netto consolidato del primo trimestre del 2025, pari a 30,2 milioni, rispetto a 26,6 milioni al 31 marzo 2024. Il risultato consolidato mostra una positiva performance di tutte le banche del Gruppo
- +5% il margine di interesse, pari a euro 72,8 milioni rispetto a euro 69,4 milioni al 31 marzo 2024
- +21,4% commissioni nette pari a 45,4 milioni rispetto a 37,4 milioni al 31 marzo 2024. In crescita le commissioni da servizi di investimento (+39,5%), da gestione delle garanzie pubbliche (+16,5%), da consumer finance (+12,8%) e da attività bancaria (+7,9%)
- +24,1% il margine di intermediazione, pari a 130,4 milioni, rispetto a 105,1 milioni al 31 marzo 2024
- Riduzione del cost income che al 31 marzo 2025 si attesta al 61,2% rispetto al 76,7% del 31 marzo 2024
· Crescono gli Impieghi netti a clientela, pari 8,81 miliardi (rispetto a 8,67 miliardi al 31 dicembre 2024, +1,6%). Continua il supporto all’economia: erogati nei primi tre mesi 540 milioni di euro (+25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) a favore del tessuto imprenditoriale e delle famiglie, di cui oltre 2/3 destinati al Mezzogiorno
- Grado di copertura dei crediti deteriorati su base aggregata in crescita al 48% (45,9% a fine 2024) grazie all’incremento degli accantonamenti in coerenza con il programma di derisking “Pegasus”. Stabile l’NPL ratio lordo e netto pari rispettivamente al 5,4% e 2,9% rispetto al 5,3% e al 3% del 31 dicembre 2024. Includendo i titoli deteriorati coperti da GACS, l’NPL ratio lordo è pari al 6,4% e l’NPL ratio netto è pari al 4%, entrambi stabili rispetto al 31 dicembre 2024
- Collocata dalla Capogruppo nel mese di marzo, una ulteriore emissione obbligazionaria “social” da 500 milioni di euro a 5 anni, con ordini per oltre 1,2 miliardi
· Solida posizione di liquidità, LCR pari a 169,43%, NSFR > 100%
- Rating Standard & Poor’s “BBB” con outlook stabile, Morningstar DBRS “BBB” con outlook positive
Il risultato economico consolidato dei primi tre mesi del 2025 è pari a 30,2 milioni, rispetto a 26,6 milioni al 31 marzo 2024. Il risultato consolidato mostra una positiva performance di tutte le banche del Gruppo, con la Capogruppo MCC che ha conseguito un utile di 9,1 milioni (rispetto a 9,3 milioni al 31 marzo 2024), BdM Banca che ha registrato un utile di 15 milioni (rispetto a 8,7 milioni al 31 marzo 2024) e Cassa di Risparmio di Orvieto – classificata tra le attività in via di dismissione a partire dal 31 dicembre 2024 – che ha rilevato un utile di 2,4 milioni (rispetto a 2,9 milioni al 31 marzo 2024). Al risultato aggregato delle tre banche, pari a 26,4 milioni (21 milioni al 31 marzo 2024), si aggiungono effetti positivi di consolidamento per 3,7 milioni. In particolare:
· Il margine di interesse si attesta a 72,8 milioni (+5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pari a 69,4 milioni); in particolare il decremento degli interessi attivi per 8,3 milioni (117,3 milioni rispetto a 125,6 milioni al 31 marzo 2024), pur con un portafoglio in crescita, deriva dalla flessione dei tassi di mercato ed è più che compensato da minori interessi passivi per 11,7 milioni di euro (44,5 milioni rispetto a 56,2 milioni al 31 marzo 2024) per effetto principalmente della estinzione dei finanziamenti TLTRO e della summenzionata riduzione dei tassi con relativo effetto sui costi di provvista.
· Le commissioni nette sono pari a 45,4 milioni (+21,4% rispetto a 37,4 milioni al 31 marzo 2024). Con riferimento alla Capogruppo MCC si conferma la crescita delle commissioni per la gestione di misure agevolative, pari a 12,5 milioni (+16,5% rispetto a 10,8 milioni al 31 marzo 2024). Per BdM, si rilevano maggiori commissioni da servizi di investimento, pari a 7,9 milioni (+39,5% rispetto a 5,7 milioni al 31 marzo 2024), da consumer finance pari a 2,2 milioni (+12,8% rispetto a 2 milioni al 31 marzo 2024).
· Gli altri proventi finanziari netti risultano positivi per 12,2 milioni, in netto miglioramento rispetto al dato del 31 marzo 2024, negativo per 1,7 milioni. In particolare, l’effetto è generato da utili da cessione di attività finanziarie pari a 6,1 milioni (assenti al 31 marzo 2024) e plusvalenze da valutazione di OICR per 3,7 milioni (rispetto ad un valore negativo di -4 milioni al 31 marzo 2024).
· Il margine di intermediazione è pari a 130,4 milioni, +24,1% rispetto a 105,1 milioni al 31 marzo 2024.
· Le rettifiche per rischio di credito ammontano a 21,1 milioni (3,7 milioni al 31 marzo 2024) per effetto di maggiori accantonamenti in ottica forward looking. Il costo del rischio, dato dal rapporto tra rettifiche nette per rischio di credito (dato annualizzato) e crediti verso clientela si attesta allo 0,96% (0,82% al 31 dicembre 2024). Tale incremento del coverage è finalizzato al derisking del 2025 per la fase 3 dell’operazione Pegasus.
· I costi operativi ammontano a 80,8 milioni (+7,5% rispetto a 75,2 milioni al 31 marzo 2024). Sensibile il miglioramento del cost income ratio pari a 61,2% (76,7% al 31 marzo 2024). In dettaglio la macrovoce rileva:
- +1,8 milioni spese per il personale;
- +6,4 milioni maggiori accantonamenti ai fondi rischi e oneri, laddove il risultato al 31 marzo 2024 beneficiava di riprese di valore non ricorrenti;
- maggiori altri proventi netti di gestione per 1,6 milioni riconducibili, sostanzialmente, alla iscrizione al 31 marzo 2024 di maggiori oneri per la svalutazione di crediti fiscali per interessi di BdM.
· L’utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte, che include il risultato di Cassa di Risparmio di Orvieto, è pari a 5,2 milioni (rispetto ai 6 milioni al 31 marzo 2024).
Da un punto di vista patrimoniale, la situazione consolidata al 31 marzo 2025 evidenzia i seguenti principali aggregati.
· Il portafoglio titoli HTCS, costituito per la quasi totalità da Titoli di Stato della Repubblica Italiana e parzialmente da ESG bond con rating non inferiori a investment grade, è pari a 2.154,6 milioni (2.074,3 milioni al 31 dicembre 2024).
· I crediti netti verso clientela sono pari a 8.807,1 milioni (+1,6% rispetto a 8.670,9 milioni al 31 dicembre 2024). A livello aggregato, prima dell’applicazione degli effetti di PPA, i crediti deteriorati verso clientela, esclusi quelli di Cassa di Risparmio di Orvieto, presentano un saldo contabile netto pari a 250,9 milioni (253,5 milioni a fine 2024), con un grado di copertura pari al 48% (45,9% al 31 dicembre 2024). L’NPL lordo e netto di Gruppo – escludendo i titoli classificati nella voce 40.b – risulta rispettivamente pari a 5,4% (rispetto al 5,3% al 31 dicembre 2024) e a 2,9% (rispetto al 3% al 31 dicembre 2024); includendo i suddetti titoli, in termini lordi pari a 6,4% (invariato al 31 dicembre 2024) ed in termini netti pari a 4% (rispetto al 4,1% al 31 dicembre 2024).
· Le attività non correnti e gruppi di attività in dismissione sono pari a 1.500,9 milioni (1.553,9 milioni al 31 dicembre 2024) e comprendono principalmente gli attivi riferibili a Cassa di Risparmio di Orvieto a seguito della classificazione secondo IFRS5. Al 31 dicembre 2024 erano presenti, per circa 47 milioni, anche crediti in via di cessione per effetto dell’operazione di derisking perfezionatasi a inizio 2025 con l’effettiva cessione delle posizioni (fase 2 della cd. “Operazione Pegasus”).
· La raccolta diretta si attesta pari a 11.622,7 milioni (+2,4% rispetto a 11.353,8 milioni al 31 dicembre 2024), per effetto dell’andamento:
- della raccolta da banche in contrazione, passando da 1.156,8 milioni a 1.003,2 milioni (pari a -13,3%);
- della raccolta da clientela sostanzialmente stabile, pari a 9.078,9 milioni rispetto a 9.099,8 milioni al 31 dicembre 2024;
o dei titoli in circolazione incrementati (+40,4% passando da 1.097,2 milioni a 1.540,7 milioni) a seguito dell’emissione social per nominali 500 milioni effettuata dalla Capogruppo lo scorso marzo.
· I fondi per rischi e oneri ammontano a 188,4 milioni, in riduzione rispetto al dato al 31 dicembre 2024, pari a 195,9 milioni, per la prevalenza di utilizzi dei fondi a fronte di esborsi effettuati nel corso dei primi tre mesi dell’esercizio 2025.
· Le passività associate ad attività in via di dismissione sono pari a 1.189,1 milioni, rispetto a 1.230,2 milioni al 31 dicembre 2024, relative alle passività di Cassa di Risparmio di Orvieto a seguito della classificazione secondo IFRS5.
· Il patrimonio netto consolidato ammonta a 1.075 milioni, rispetto a 1.044 milioni al 31 dicembre 2024 principalmente per effetto dell’utile di periodo.
A corredo di quanto riportato nel presente comunicato, è disponibile sul sito internet della Banca (www.mcc.it) e su 1Info.it la presentazione “Risultati consolidati al 31 marzo 2025”.
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