Nella settima edizione dell’EY Smart City Index 2025, Milano, Bologna e Torino si confermano ai vertici della classifica delle città italiane più smart, grazie a significativi progressi in transizione digitale, ecologica e inclusione sociale. L’indice, che analizza 109 capoluoghi italiani attraverso 323 indicatori suddivisi in due macrocategorie — “Readiness” (iniziative e investimenti pubblici e privati) e “Comportamenti dei cittadini” — evidenzia un miglioramento generale rispetto all’edizione del 2022, attribuito principalmente agli investimenti del PNRR e dei fondi europei.
Le città metropolitane in testa
Milano si distingue per la sua avanzata transizione digitale, con infrastrutture come ultra-broadband, 5G e IoT, e un’elevata competenza digitale dei cittadini. Bologna eccelle nell’inclusione sociale, grazie a significative spese sociali e al coinvolgimento attivo dei cittadini nella vita pubblica. Torino, pur scendendo dal secondo al terzo posto rispetto al 2020, mantiene una forte performance nella transizione ecologica. La top ten delle città metropolitane è completata da Venezia, Roma, Cagliari, Firenze, Genova, Bari e Palermo.
Le città medie e piccole emergono
Tra le città di medie dimensioni, Trento si conferma la più smart, seguita da Modena, Reggio Emilia, Bergamo, Brescia, Ravenna, Padova, Bolzano, Trieste e Parma. Queste città mostrano un forte impegno nella transizione ecologica, con infrastrutture come colonnine elettriche, piste ciclabili e servizi di bike-sharing.
Le città con meno di 80.000 abitanti, come Pavia, Pordenone e Matera, dimostrano che anche i centri più piccoli possono eccellere in sostenibilità e innovazione, grazie all’attiva partecipazione dei cittadini e all’adozione di pratiche ecologiche.
Il divario Nord-Sud persiste
Nonostante i progressi, il divario tra Nord e Sud Italia rimane significativo. Solo tre città metropolitane del Mezzogiorno — Cagliari, Napoli e Bari — si collocano nella prima fascia del ranking. Tuttavia, città come Cagliari, Bari e Palermo hanno mostrato miglioramenti notevoli rispetto al 2022, grazie a investimenti mirati e a una maggiore attenzione alla transizione digitale e all’inclusione sociale.
Le prospettive per le città digitali
Commenta Dario Bergamo, Italy Government & Infrastructure Market Leader di EY: “Il significativo miglioramento delle città italiane negli ultimi tre anni, evidenziato dall’EY Smart City Index 2025, è un chiaro segnale dell’efficacia degli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità finanziati dai fondi europei. Bologna, Milano e Torino, che si confermano le città più smart d’Italia, rappresentano esempi virtuosi di come l’innovazione urbana possa tradursi in benefici concreti per i cittadini, progresso fondamentale per creare città più vivibili e attrattive. Migliorano molto anche le città metropolitane del Mezzogiorno, come Cagliari, Bari e Palermo, guadagnando rispettivamente 12, 17 e 19 posizioni, grazie a un aumento del 22,7% nella readiness digitale. In generale, si registrano importanti avanzamenti nelle città che hanno promosso la creazione delle Case delle Tecnologie Emergenti, luoghi di innovazione e sperimentazione sostenuti dagli investimenti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy”.
Transazione digitale e smart city
Aggiunge Antonio Lombardo, Italy Government & Public Sector Consulting Leader di EY: “L’EY Smart City Index 2025 mette in luce come la transizione digitale stia trasformando le città italiane. Milano, Bologna e Roma guidano la classifica per digitalizzazione e innovazione, dimostrando che l’adozione di tecnologie avanzate e servizi pubblici intelligenti è cruciale per il futuro delle nostre città. La crescita dell’IoT e della sensoristica è stata rilevante negli ultimi anni, con un aumento del 30% nella diffusione dei sensori e del 40% nelle centrali di controllo della mobilità, della sicurezza urbana e delle piattaforme di monitoraggio dei consumi energetici negli edifici pubblici. Attraverso il Building Information Modeling (BIM), è ora possibile analizzare in tempo reale le dinamiche urbane, elaborare scenari per la riprogettazione delle infrastrutture e dei servizi, gestire i flussi e le emergenze, semplificare l’interazione cittadino-amministrazione e creare un digital twin della città. Questo non solo migliora la qualità della vita dei cittadini, ma rende le città più competitive a livello internazionale”.
Smart Cities in Italia: le più green, digitali e inclusive nel 2025
Secondo l’EY Smart City Index 2025, le città italiane stanno migliorando le proprie performance su tre fronti principali: sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e inclusione sociale. Le classifiche parziali per questi specifici segmenti di analisi evidenziano nuovi primati.
Le città più green d’Italia: Bergamo al primo posto
La transizione ecologica delle città italiane punta a ridurre l’impatto ambientale attraverso l’adozione di energie rinnovabili, il potenziamento della mobilità sostenibile e la valorizzazione del verde urbano. In testa alla classifica 2025 delle città più green troviamo Bergamo, seguita da Venezia, Brescia, Torino, Bologna, Cagliari, Bolzano, Mantova, Udine e Trento.
Il confronto tra lo Smart City Index 2022 e il 2025 rivela un netto miglioramento nella “Readiness” delle città, cioè la loro prontezza a gestire la transizione. Gli investimenti in efficienza energetica, mobilità sostenibile e gestione delle risorse naturali sono cresciuti del 21,5% nelle città metropolitane, del 10% in quelle medie e del 33% nelle piccole. Anche i cittadini hanno fatto la loro parte: è aumentato l’uso di auto non inquinanti, la raccolta differenziata, il risparmio energetico e la lotta agli sprechi d’acqua, con incrementi significativi soprattutto nei piccoli centri (+13,6%).
Le città più digitali: Milano guida la trasformazione tecnologica
Sul fronte della transizione digitale, l’Italia mostra un progresso deciso nell’adozione di tecnologie avanzate, connettività diffusa e servizi pubblici intelligenti. Milano si conferma la città italiana più all’avanguardia, seguita da Bologna, Roma, Torino, Reggio Emilia, Genova, Bari, Firenze, Modena e Venezia.
Tra il 2022 e il 2025, la Readiness digitale delle città metropolitane è cresciuta del 22,7%, grazie a investimenti mirati in infrastrutture digitali e servizi online. Un ruolo chiave lo ha avuto l’espansione dell’Internet of Things: la diffusione di sensori è aumentata del 30%, mentre il 40% delle città ha adottato centrali di controllo per monitorare mobilità, sicurezza urbana e consumi energetici. Il 13% dei capoluoghi, inoltre, è già dotato di tutte e tre le piattaforme principali. Le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, stanno rivoluzionando la gestione urbana, consentendo l’analisi in tempo reale dei dati e un intervento tempestivo nelle emergenze.
Le città più inclusive: Bologna è la più attenta al fattore umano
Infine, la dimensione sociale delle smart cities prende in considerazione l’equità, l’accessibilità ai servizi fondamentali e il coinvolgimento attivo dei cittadini. In questa categoria, Bologna è la città più inclusiva del 2025, grazie a un forte impegno nel digital engagement e nella spesa per servizi sociali. Seguono Trieste, Pordenone, Modena, Cagliari, Milano, Trento, Pavia, Genova e Ravenna.
Interessante notare come anche città medie (come Modena e Trento) e piccole (come Pavia) riescano a eccellere nella dimensione umana della smart city, dimostrando che l’inclusione sociale non è un privilegio delle grandi metropoli, ma una scelta strategica accessibile a tutte le realtà urbane.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link