Ci sono luoghi in cui la montagna non è solo paesaggio, ma identità. Dove le vette non dividono, ma uniscono. È il caso delle Alpi Giulie, una catena maestosa che si snoda tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia, riconosciuta dal 2024 come Riserva della Biosfera transfrontaliera UNESCO. Un territorio senza confini, dove l’uomo e la natura hanno imparato a convivere in equilibrio, e che invita il viaggiatore a riscoprire un mondo autentico e sorprendente: 277.000 ettari che superano i confini politici per dare vita a un grande laboratorio a cielo aperto di sviluppo sostenibile
Sul versante italiano, la Riserva di Biosfera Alpi Giulie Italiane, istituita nel 2019, si estende per oltre 700 km², abbracciando undici comuni montani: Artegna, Chiusaforte, Dogna, Gemona del Friuli, Lusevera, Moggio Udinese, Montenars, Resia, Resiutta, Taipana e Venzone. Un territorio dominato dal maestoso Jôf di Montasio (2.754 m), dai versanti del Canin e dalle valli verdeggianti attraversate dal Fella, dal Tagliamento, dal Torre e dai loro affluenti cristallini. Boschi secolari convivono con prati falciati a mano; aspri massicci calcarei si alternano a vallate verdissime. Una ricchezza che non è solo naturale, ma anche culturale, linguistica e umana. Crocevia tra il mondo latino e quello slavo, questo territorio custodisce una memoria profonda fatta di resilienza e tradizioni. Popolazioni che, nonostante le difficoltà, non hanno mai abbandonato le proprie radici. Anzi, le hanno trasformate in risorsa. Ancora oggi si coltivano e valorizzano prodotti unici, come l’Aglio di Resia, il Pan di Sorc, il Brovedâr o il Formaggio di Latteria Turnaria, Presìdi Slow Food che raccontano una storia di rispetto per l’ambiente e di saperi antichi tramandati con orgoglio.
A rendere tutto questo possibile è la visione che anima le Riserve della Biosfera: veri laboratori viventi di sviluppo sostenibile, dove la conservazione della biodiversità va di pari passo con il benessere delle comunità. Non solo tutela ambientale, ma anche promozione dell’agricoltura sostenibile, educazione ambientale, turismo lento e valorizzazione delle energie rinnovabili. Un ecosistema umano e naturale che si muove in armonia verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. In quest’area si trovano sette ZSC (Zone Speciali di Conservazione), due ZPS (Zone di Protezione Speciale), la splendida Riserva naturale regionale della Val Alba, il Parco comunale del Gran Monte e delle Sorgenti del Natisone, oltre al Parco naturale delle Prealpi Giulie, autentico scrigno di tesori naturalistici. È qui che il canto del gallo cedrone, il volo dell’aquila reale o l’incontro con un camoscio possono ancora sorprendere l’escursionista attento.
Queste montagne, però, parlano anche il linguaggio dell’uomo. Gioielli architettonici come Venzone, l’abbazia di Moggio Udinese ed il castello Savorgnan, attività agricole tradizionali, l’allevamento e la lavorazione artigianale del latte e dei cereali, hanno modellato nei secoli un paesaggio armonioso e vivo. È una rete viva, fatta di scuole, enti di ricerca, giovani, imprenditori e volontari, tutti uniti da un obiettivo comune: vivere in equilibrio con la natura. La Riserva della Biosfera, in quanto tale, non è un semplice parco da visitare, ma un luogo dove si sperimentano soluzioni ai problemi globali: il cambiamento climatico, la perdita della biodiversità, la sostenibilità dell’economia locale.
In estate, questo spirito prende forma concreta nei campi estivi per ragazzi, come il SummerCamp 2025, organizzato insieme alla Riserva della Biosfera di Miramare e costiera triestina. Venti giovani tra i 15 e i 19 anni saranno protagonisti di una settimana tra il mare e la montagna, scoprendo le connessioni profonde tra uomo e ambiente attraverso escursioni, incontri e laboratori.
L’istituzione della Riserva Transfrontaliera, ufficializzata nel luglio 2024 ad Agadir (Marocco), rappresenta il coronamento di un lungo percorso di cooperazione tra il Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie e il Parco nazionale del Triglav. Un traguardo importante, ma anche un nuovo punto di partenza: sono già stati individuati 49 progetti concreti da realizzare nei prossimi anni, in stretta collaborazione con le popolazioni locali.
© Luciano Gaudenzio | Trekking dal Rifugio Celsio Gilberti, lungo il sentiero botanico del Bila Peč, lungo il sentiero che porta al Bivacco Marussic, sul suggestivo altopiano carsico di Foran dal Mus – Parco Naturale Prealpi Giulie
© Luciano Gaudenzio | Trekking dal Rifugio Celsio Gilberti, lungo il sentiero botanico del Bila Peč, lungo il sentiero che porta al Bivacco Marussic, sul suggestivo altopiano carsico di Foran dal Mus – Parco Naturale Prealpi Giulie
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