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Frode sui fondi europei, sequestri per 1,3 milioni: coinvolte due società agrigentine VIDEO


Agrigento

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Scoperta una maxi truffa ai danni dello Stato

di Sergio Randazzo

Una frode milionaria sui fondi europei destinati allo sviluppo regionale e rurale è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Agrigento. Nell’ambito dell’inchiesta, i militari hanno eseguito sequestri per un valore complessivo di 1 milione e 350 mila euro, tra denaro, beni mobili e immobili, e quote societarie. Tra i provvedimenti più rilevanti anche l’amministrazione giudiziaria di una delle società coinvolte, attiva e con un volume d’affari di oltre 1,6 milioni di euro.

False fatturazioni per ottenere fondi pubblici

Le indagini, coordinate dalla Procura europea con sede a Palermo, si sono concentrate su due società agrigentine e sei persone fisiche, tutte riconducibili a un unico nucleo familiare e operanti nei settori dell’edilizia, della ristorazione e dell’agricoltura. L’inchiesta è partita da un progetto finanziato con fondi del Fondo europeo di sviluppo regionale, finalizzato alla promozione di nuove forme di turismo.

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Secondo quanto emerso, una delle imprese avrebbe ottenuto i fondi grazie a fatture false emesse da un’impresa edile priva di capacità operativa reale. I documenti servivano a simulare lavori mai eseguiti, così da accedere fraudolentemente al contributo.

Un sistema ben collaudato per ottenere nuove tranche

Una volta incassata la prima tranche del contributo, attraverso un articolato giro di bonifici tra aziende e privati, il denaro sarebbe tornato nelle casse della società beneficiaria. Da lì, gli indagati avrebbero simulato nuovi pagamenti per richiedere la seconda tranche di finanziamento, sfruttando sempre lo stesso schema fraudolento.

Seconda frode con i fondi per lo sviluppo rurale

Il meccanismo si sarebbe ripetuto con un altro progetto, questa volta legato al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Anche in questo caso, sarebbero state utilizzate operazioni inesistenti e fatture fittizie per ottenere illecitamente un contributo a fondo perduto, poi dirottato verso altre attività economiche sempre riconducibili allo stesso gruppo familiare.

Denunce per sei persone, coinvolte tre società

Per sei persone è scattata la denuncia per truffa aggravata ai danni dello Stato, frode fiscale e autoriciclaggio, mentre tre società sono state segnalate per illeciti amministrativi legati a reati penali. L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza e della Procura europea nella tutela della legalità e nella salvaguardia dell’utilizzo corretto delle risorse pubbliche.






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