RESOCONTI

Prestito personale

Delibera veloce

 

2024

DELL’ESERCIZIO 2024

DEL GRUPPO BPER BANCA

RESOCONTI

2024

DELL’ESERCIZIO 2024

DEL GRUPPO BPER BANCA

Microcredito

per le aziende

 

Al 31 dicembre 2024 il Gruppo BPER Banca pubblica una rendicontazione per l’esercizio 2024 che si compone del

  • Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024 a sua volta articolato in:

    • Relazione degli Amministratori sulla gestione del Gruppo che declina il profilo strategico e i risultati finanziari del Gruppo BPER Banca nella Parte 1. Nella Parte 2 include la Rendicontazione consolidata di sostenibilità redatta ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 125/2024, che recepisce la Corporate Sustainability Reporting Directive ed è redatta in conformità ai principi European Sustainability Reporting Standards (ESRS) entrati in vigore dal 1° gennaio 2024;

    • Prospetti contabili consolidati;

    • Nota integrativa consolidata;

    • Allegati;

    • Attestazioni e altre relazioni;

  • Bilancio d’esercizio di BPER Banca s.p.a. al 31 dicembre 2024 a sua volta articolato in:

    • Relazione degli Amministratori sulla gestione;

    • Prospetti contabili;

    • Nota integrativa;

    • Allegati;

    • Attestazioni e altre relazioni.

BPER Banca s.p.a.

con sede legale in Modena, Via San Carlo, 8/20 Tel. 059/2021111 – Fax 059/2022033

Iscritta all’Albo delle Banche al n. 4932

Capogruppo del Gruppo bancario BPER Banca s.p.a. Iscrizione all’Albo dei Gruppi con codice ABI n. 5387.6 https://http://www.bper.ithttps://group.bper.it

E-mail: servizio.clienti@gruppobper.it – PEC: bper@pec.gruppobper.it

Società appartenente al GRUPPO IVA BPER Banca Partita IVA nr. 03830780361 Codice Fiscale e iscrizione al Registro Imprese di Modena n. 01153230360

Microcredito

per le aziende

 

  1. Modena n. 222528 Capitale sociale Euro 2.121.637.109,40

    Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia Azioni ordinarie quotate sul mercato regolamentato Euronext Milan

    2

    Gruppo BPER

    Resoconti dell’esercizio 2024

    Assemblea degli Azionisti

    Modena, 18 aprile 2025

    Ordine del giorno

    In parte straordinaria:

    1. Proposta di attribuzione al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 2443 del codice civile, della facoltà, da esercitarsi entro il 31 dicembre 2025, di aumentare il capitale sociale in una o più volte, in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, quarto comma, primo periodo, del codice civile, e con emissione di un numero massimo di n.657.409.377 azioni ordinarie senza valore nominale, con godimento regolare e caratteristiche identiche a quelle delle azioni in circolazione, il cui prezzo di emissione sarà determinato dal Consiglio di Amministrazione in conformità alle previsioni di legge, da liberare mediante conferimento in natura in quanto a servizio di un’offerta pubblica di scambio volontaria avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio S.p.A., con conseguente modifica dell’art. 5 dello Statuto sociale; deliberazioni inerenti e conseguenti.

In parte ordinaria:

  1. Bilancio 2024:

    1. Approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024; presentazione delle Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione, nonché del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, contenente la rendicontazione consolidata di sostenibilità relativa all’esercizio 2024;

    2. Destinazione dell’utile dell’esercizio 2024 e distribuzione del dividendo.

  2. Remunerazioni:

    1. Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti comprensiva di:

      • politiche di remunerazione 2025 del Gruppo BPER Banca S.p.A. (deliberazione vincolante);

      • compensi corrisposti nell’esercizio 2024 (deliberazione non vincolante).

    2. Piano di incentivazione MBO 2025 basato su strumenti finanziari ex art. 114-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58;

    3. Piano di incentivazione di Lungo Termine (ILT) 2025-2027 basato su strumenti finanziari ex art. 114-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58;

    4. Autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie al servizio ei sistemi di remunerazione, correnti e futuri, basati su strumenti finanziari, in conformità con quanto previsto nelle Politiche di Remunerazione.

3

Gruppo BPER

Resoconti dell’esercizio 2024

SOMMARIO

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Cariche sociali della Capogruppo alla data di approvazione del Bilancio 6

Saluto del presidente all’Assemblea 8

Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DEL GRUPPO 12

Parte 1 – Profilo, strategia e risultati finanziari del Gruppo BPER Banca 14

Parte 2 – Rendicontazione consolidata di sostenibilità 86

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Bilancio consolidato dell’esercizio 2024

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI 366

Stato patrimoniale consolidato 368

Conto economico consolidato 369

Prospetto della redditività consolidata complessiva 370

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 371

Rendiconto finanziario consolidato 372

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA 374

ALLEGATI 654

Corrispettivi di revisione legale e dei servizi diversi dalla revisione 656

Informativa al pubblico Stato per Stato al 31 dicembre 2024 657

Informativa su finanziamenti erogati con fondi di terzi 658

Riconciliazione tra i prospetti contabili consolidati e gli schemi riclassificati al 31 dicembre 2024 665

ATTESTAZIONI E ALTRE RELAZIONI 668

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Attestazione del Bilancio consolidato 2024 ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento

CONSOB n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 670

Attestazione della Rendicontazione consolidata di sostenibilità 671

Relazione della società di revisione ai sensi dell’articolo 14 del D.Lgs. N.39 del 27 gennaio 2010

e dell’articolo 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014 sul Bilancio consolidato 672

Relazione della società di revisione sulla Rendicontazione consolidata di sostenibilità 682

4

Gruppo BPER

Resoconti dell’esercizio 2024

Bilancio d’esercizio 2024

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE 692

PROSPETTI CONTABILI 740

Stato patrimoniale 742

Conto economico 743

Prospetto della redditività complessiva 744

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 745

Rendiconto finanziario 746

NOTA INTEGRATIVA 748

ALLEGATI 1006

Rendiconto finanziario dei Fondi di quiescenza del personale 1008

Prospetto delle rivalutazioni degli immobili di proprietà (art. 10 Legge 19/03/1983 n. 72) 1009

Corrispettivi di revisione legale e dei servizi diversi dalla revisione 1016

Riconciliazione tra i prospetti contabili e gli schemi riclassificati 1017

ATTESTAZIONI E ALTRE RELAZIONI 1020

Attestazione del Bilancio d’esercizio 2024 ai sensidell’art. 81-ter

del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 1023

Relazione della società di revisione ai sensi dell’articolo 14 del D.Lgs. N.39 del 27 gennaio 2010 e dell’articolo 10

del Regolamento (UE) n. 537/2014 sul Bilancio d’esercizio 1024

Relazione del Collegio sindacale all’Assemblea dei Soci

ai sensi dell’art. 153 D.Lgs. 58/1998 1034

ALTRI ALLEGATI 1072

Schemi di bilancio Banche e Società controllate 1074

Prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo Bilancio approvato delle partecipate rilevanti 1117

Organizzazione territoriale del Gruppo 1120

Elenco dei principi contabili IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea al 31 dicembre 2024 1124

Deliberazioni dell’Assemblea dei Soci tenutasi il 18 aprile 2025 1126

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Gruppo BPER

Resoconti dell’esercizio 2024

CARICHE SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO ALLA DATA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO

Consiglio di Amministrazione

Presidente: Fabio Cerchiai

Vice Presidente: Antonio Cabras

Amministratore Delegato: Gianni Franco Papa

Consiglieri: Elena Beccalli

Silvia Elisabetta Candini Maria Elena Cappello

Matteo Cordero di Montezemolo Angela Maria Cossellu Gianfranco Farre

Piercarlo Giuseppe Italo Gera Andrea Mascetti

Monica Pilloni Stefano Rangone Fulvio Solari Elisa Valeriani

6

Gruppo BPER

Resoconti dell’esercizio 2024

Cariche sociali della Capogruppo

Collegio Sindacale

Presidente: Silvia Bocci (*)

Sindaci effettivi: Michele Rutigliano Patrizia Tettamanzi

Sindaci supplenti: Sonia Peron Andrea Scianca


Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Dirigente preposto: Marco Bonfatti


Società di revisione

Deloitte & Touche s.p.a.

(*) Silvia Bocci è stata nominata quale Presidente del Collegio Sindacale dall’Assemblea dei soci del 19 dicembre 2024, in sostituzione del Presidente Angelo Mario Giudici, che ha rassegnato le proprie dimissioni in data 25 ottobre 2024, con efficacia dalla nomina del relativo sostituto da parte dell’Assemblea e comunque, al più tardi, dal 1° gennaio 2025.

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Gruppo BPER

Resoconti dell’esercizio 2024

SALUTO DEL PRESIDENTE ALL’ASSEMBLEA

Gentili Azionisti,

il bilancio 2024 di BPER ci offre l’opportunità di presentarvi con soddisfazione i risultati delle azioni e dell’impegno profuso nell’anno.

I numeri, le attività e i progetti qui descritti sono il frutto del lavoro di tutte le colleghe e i colleghi, che hanno dimostrato grande dedizione e determinazione, generando azioni concrete a beneficio di tutti noi, degli azionisti, clienti, persone, famiglie, imprese e comunità in cui e per cui operiamo.

In un periodo storicamente ed economicamente complicato, con condizioni di mercato rese meno favorevoli dalle incertezze geopolitiche, abbiamo definito le basi e creato i presupposti per una crescita progressiva e sostenibile della nostra Banca, che ha già oggi un solido posizionamento competitivo tra le banche commerciali italiane.

Il 2024 è stato un anno sfidante, durante il quale abbiamo raccolto l’importante eredità del Consiglio precedente che ha guidato la crescita di BPER degli ultimi anni e abbiamo definito e presentato il nostro nuovo Piano industriale “B:Dynamic | Full Value 2027”, che consentirà di esprimere il rilevante valore della Banca e di far emergere l’enorme potenziale ancora inespresso nel Gruppo. Siamo pronti per accelerare questo nuovo ciclo di crescita e di creazione di durevole valore nel futuro, convinti che ci sia uno spazio competitivo da poter occupare con successo, avendo una posizione forte, un’ampia presenza nazionale, una significativa copertura delle regioni italiane più dinamiche per l’export e la flessibilità e la prossimità al cliente di una rete territoriale efficiente e ben distribuita.

Siamo impegnati a supportare persone, imprese, comunità e territori, per accompagnarne la crescita, promuovendo soluzioni innovative e integrando tutte le componenti ESG, al fine di coniugare lo sviluppo del business con la sostenibilità sociale e ambientale.

Desidero qui ringraziare tutti voi, per la fiducia che riponete nella nostra banca e per la quale sentiamo tutta la responsabilità, e le nostre persone, i principali artefici del nostro sviluppo, che hanno lavorato e lavoreranno insieme a noi con impegno e passione per raggiungere gli obiettivi sfidanti che abbiamo conseguito e quelli ancor più rilevanti che ci siamo prefissati.

Sono orgoglioso di affermare che i risultati fin qui ottenuti confermano, ancora una volta, la nostra capacità e il fermo intendimento di proseguire il percorso di sviluppo che abbiamo tracciato per soddisfare pienamente le attese dei nostri Stakeholders, coniugando la crescita economica e la solidità finanziaria con i valori di sostenibilità sociale e ambientale che sono elementi intrinseci del nostro modo di fare impresa.

Grazie per l’attenzione.

Fabio Cerchiai Presidente

8 Gruppo BPER

Resoconti dell’esercizio 2024

9

Gruppo BPER

Resoconti dell’esercizio 2024

2024

BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO BPER BANCA AL 31 DICEMBRE 2024

RELAZIONE

DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE

DEL GRUPPO

12

Gruppo BPER

Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

Gruppo BPER Bilancio consolidato del GrupDo BPER Banca al 31 dicembre 2024

Parte 1

PROFILO, STRATEGIA

E RISULTATI FINANZIARI DEL GRUPPO BPER BANCA

14


INDICE


  1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

    1. Cenni sull’economia

    2. La Finanza pubblica

    3. Il mercato finanziario e i tassi

    4. Il sistema bancario e i tassi interni

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  1. DATI DI SINTESI

    1. Mappa del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

    2. Il Gruppo BPER Banca oggi

    3. Sintesi dei risultati

    4. Indicatori di performance

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25

  1. I FATTI DI RILIEVO E LE OPERAZIONI STRATEGICHE

    1. B:Dynamic | Full Value 2027

    2. Altri fatti di rilievo

    3. Eventi successivi al 31 dicembre 2024

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28

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  1. L’AREA DI CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO BPER BANCA

    1. Composizione del Gruppo al 31 dicembre 2024

34

  1. I RISULTATI DELLA GESTIONE DEL GRUPPO BPER BANCA

    1. Aggregati patrimoniali

    2. I Fondi Propri e i ratios patrimoniali

    3. Raccordo utile/patrimonio netto consolidati

    4. Aggregati economici

    5. I dipendenti

    6. Organizzazione territoriale

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50

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57

Gruppo BPER

Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

  1. PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE

    1. L’identificazione dei rischi, delle incertezze

      che li caratterizzano e l’approccio alla loro gestione

    2. Altre evidenze di rischio

    3. Comunicazione in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano

    4. Contributi ai fondi sistemici

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63

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67

  1. ALTRE INFORMAZIONI

    1. Il posizionamento di mercato

    2. Le politiche creditizie

    3. Gestione e sviluppo del sistema informativo

    4. Comparto immobiliare

    5. Azioni proprie in portafoglio

    6. Il titolo azionario

    7. La composizione dell’azionariato

    8. Rating al 31 dicembre 2024

    9. Accertamenti e verifiche ispettive

    10. Informazioni sui rapporti infragruppo e con parti correlate

    11. Informazioni su operazioni atipiche o inusuali, ovvero non ricorrenti

    12. Politiche di remunerazione

    13. Eventi societari riferibili alla Capogruppo BPER Banca

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76

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83

83

  1. PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

    1. Prevedibile evoluzione della gestione

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Gruppo BPER

Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

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  1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

    1. Cenni sull’economia

      Nel 2024 l’economia mondiale ha mantenuto un ritmo di crescita sostanzialmente costante, pur rimanendo leggermente al di sotto della media di lungo periodo. Il ciclo congiunturale ha beneficiato di un contesto caratterizzato da condizioni finanziarie più favorevoli, grazie a politiche monetarie divenute sempre meno restrittive, in scia a una dinamica dei prezzi al consumo che – pur a ritmi più contenuti e meno lineari rispetto al passato – ha confermato la tendenza alla decelerazione. L’allentamento delle pressioni inflazionistiche ha permesso, in un numero crescente di Paesi, di riavvicinare il tasso di inflazione agli obiettivi fissati dalle banche centrali e, soprattutto, ha impresso un impulso positivo alla crescita dei redditi reali e dei consumi. I rischi di rallentamento della crescita nella maggior parte dei settori chiave dell’economia globale, nel complesso, hanno continuato a diminuire, malgrado la perdurante incertezza legata all’evoluzione delle tensioni geo-politiche. A livello geografico, la fonte di minor crescita è rimasta l’Europa, e in particolare l’area euro, che fatica ad uscire da una fase di stagnazione che sta perdurando ormai da tempo; tuttavia, le difficoltà manifestate dall’Eurozona sono state più che compensate dai ritmi di crescita osservati nelle altre maggiori economie mondiali, Stati Uniti e Cina in testa. Per quanto riguarda il tasso di espansione dell’economia globale, l’ultimo aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale prevede, per il 2024, un aumento del Prodotto Interno Lordo (PIL) mondiale pari al 3,2% anno su anno, leggermente inferiore al 3,3% anno su anno (di seguito a/a) registrato nel 2023.

      Analizzando le aree principali, l’Eurozona ha mantenuto un ritmo di crescita analogo all’anno precedente, registrando un tasso di variazione del PIL che – su base trimestrale – è rimasto costantemente poco al di sopra dello zero. Un contesto di complessiva stagnazione, quindi, che secondo le stime di consenso dovrebbe culminare con una variazione del PIL dell’area, anno su anno, solo moderatamente positiva. A frenare l’economia dell’Eurozona, così come osservato lo scorso anno, è stata principalmente l’attività manifatturiera, che a parte qualche rara eccezione (Spagna) si è mantenuta estremamente debole soprattutto all’interno delle più importanti economie dell’area – Francia e Germania – interessate entrambe, tra l’altro, da prolungate fasi di incertezza politica. Anche le attività legate ai servizi, malgrado un primo semestre incoraggiante, hanno progressivamente perso momentum, tanto che l’indice anticipatore del ciclo che sintetizza l’andamento di manifattura e terziario – il PMI (Purchasing Managers Index) Composito – è scivolato nell’ultima parte dell’anno leggermente al di sotto dei 50 punti, un livello coerente con una moderata contrazione dell’attività economica. La persistente debolezza del ciclo congiunturale ha consentito l’ulteriore frenata dell’inflazione, che pur in maniera non sempre lineare è passata dal 2,9% su base annua registrato a fine 2023, al 2,4% a/a di dicembre 2024. Si è invece mostrata leggermente più persistente la componente di inflazione core, quella depurata dalle voci più volatili, che ha tuttavia mantenuto anch’essa una traiettoria di decelerazione, andando a stabilizzare il proprio ritmo di crescita al di sotto del 3% (+2,7% a/a il dato di dicembre 2024). Il contesto inflazionistico sopra descritto ha portato la Banca Centrale Europea (BCE) a varare, nel mese di giugno 2024, un ciclo di allentamento della propria politica monetaria. Dopo quattro tagli da complessivi 100 b.p., il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali è passato al 3,15%, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginali al 3,40%, e quello sui depositi al 3%. La presidente della BCE, Lagarde, non ha tuttavia fornito nessun tipo di indicazione sul futuro percorso dei tassi, sottolineando come la BCE si trovi su un sentiero di diminuzione del grado di restrizione monetaria, ma che non mancheranno ostacoli da superare; di conseguenza, la tempistica e l’intensità dei futuri tagli dei tassi, sarà interamente dettata dai dati e decisa riunione per riunione. Allargando lo sguardo all’intera Europa, la svolta espansiva adottata dalla BCE è stata imitata anche da altri importanti Istituti centrali, dalla svizzera Schweizerische National Bank (SNB) alla britannica Bank of England.

      Per quanto riguarda l’Italia, nella prima parte dell’anno l’andamento dell’economia ha di fatto replicato quello dell’intera Eurozona, salvo poi peggiorare leggermente nella seconda metà. Secondo le stime di consenso, la variazione del PIL italiano, anno su anno, dovrebbe comunque risultare positiva, inferiore di pochi decimali a quella di area euro. L’evoluzione dell’indice dei prezzi al consumo, contrariamente alla media dell’Eurozona, ha invece registrato una accelerazione, sebbene il tasso di inflazione si sia comunque mantenuto, per tutto il periodo, su livelli sensibilmente più bassi a quelli dell’area, registrando a dicembre una crescita dell’1,3% tendenziale. Inferiore, rispetto alla media dell’Eurozona, anche il ritmo di crescita dell’inflazione core (+1,8% la lettura di dicembre 2024). Per quanto riguarda gli indici anticipatori del ciclo (i PMI), il dato Composito ha vanificato nella seconda parte dell’anno i segnali di miglioramento osservati nel primo semestre, andando a chiudere il mese di dicembre su un livello coerente con una moderata contrazione dell’attività economica.

      Negli Stati Uniti l’economia ha di fatto mantenuto lo stesso percorso di crescita del 2023, confermando un ritmo di espansione sostanzialmente in linea al potenziale di lungo periodo. Secondo le stime di consenso, nel periodo in esame il PIL è atteso salire del 2,7% anno su anno. L’intera attività economica, misurata dagli indici anticipatori PMI, si è costantemente mantenuta in espansione per tutto il periodo, mostrando una forza del ciclo che si è riflessa, tra le altre cose, nei dati occupazionali: il mercato del lavoro è infatti stato caratterizzato da una costante creazione di nuovi occupati, cresciuti ad una media mensile di poco inferiore alle n. 200.000 unità, mentre il tasso di disoccupazione – pur in leggero deterioramento – si è mantenuto vicino al 4%, un livello storicamente molto basso. Per quanto riguarda la dinamica dei prezzi, dopo un primo semestre più incerto, il tasso di inflazione generale – nel mese di luglio – è sceso per la prima volta dopo oltre tre anni al di sotto del 3%, segnando poi a

      16

      Gruppo BPER

      Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

      dicembre un rialzo del 2,9%. Simile anche la tendenza del dato core, che in termini assoluti si è tuttavia mantenuto su livelli più elevati (3,2% a/a il dato di dicembre 2024). Alla luce di tale contesto, anche la Federal Reserve – la Banca centrale americana -ha modificato la sua politica monetaria in senso espansivo, effettuando nell’ultimo quadrimestre dell’anno tre tagli dei tassi da complessivi 100 b.p., e portando di conseguenza il costo del denaro nel range 4,25%-4,50%. Nella riunione di dicembre 2024, tuttavia, probabilmente anche in scia alla netta vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali (il programma del candidato repubblicano è caratterizzato da politiche favorevoli alla crescita, ma potenzialmente negativo lato inflazione), l’Istituto guidato dal governatore Jerome Powell ha modificato in senso restrittivo le sue previsioni sui tassi per il 2025, prevedendo un numero di tagli inferiore rispetto a quelli stimati a settembre.

      In ambito emergente, la crescita economica ha continuato a manifestare, mediamente, una maggiore vivacità rispetto ai Paesi sviluppati, grazie anche all’espansione della Cina che – pur rimanendo al di sotto del suo potenziale – è attesa raggiungere, dalle stime di consenso, un tasso di crescita annuo pari al 4,8%, non lontano dal target indicato dalle Autorità locali. A favorire la congiuntura del Paese asiatico ha contribuito anche il pacchetto di aiuti all’economia – riguardante tra le altre cose il settore delle banche e il mercato immobiliare – varato dal Governo nell’ultima parte dell’anno. La maggiore forza del ciclo economico dei Paesi emergenti si è riflessa negli indici anticipatori PMI, che malgrado una lieve decelerazione mostrata dall’attività manifatturiera, sono rimasti nel corso dell’intero anno su livelli coerenti con una espansione dell’economia. Per quanto riguarda la dinamica di inflazione, il mondo emergente ha registrato una complessiva, seppur non sempre lineare, decelerazione dei prezzi, che ha permesso a numerose Banche centrali dell’area di proseguire, o inaugurare, il percorso di allentamento monetario. Non è tuttavia mancata qualche rara eccezione, come ad esempio il Brasile che – alla luce di rinnovate pressioni inflazionistiche – ha visto la locale Banca centrale tornare ad alzare i tassi nell’ultimo quadrimestre dell’anno.

    2. La Finanza pubblica

      Nel contesto di un quadro geopolitico globale incerto e di un’intonazione di politica monetaria comunque restrittiva, nel 2024 l’andamento dell’economia italiana1 si è mantenuto su un sentiero di moderata espansione. Nella prima parte dell’anno, la crescita dell’attività economica è stata guidata in prevalenza dalla domanda estera, mentre nella seconda fase il supporto alla crescita è derivato dalla domanda interna, grazie anche al rientro dell’inflazione. Si è inoltre osservata una parziale riduzione della divergenza tra gli andamenti settoriali, attraverso un lieve rallentamento nell’espansione del settore dei servizi, ma una graduale stabilizzazione della fase di debolezza della manifattura. Il settore delle costruzioni ha continuato a mostrare una notevole vivacità, anche per effetto dell’impulso fornito dai progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nel nuovo scenario tendenziale, presentato nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (DEF) 2024 e confermato nel Documento Programmatico di Bilancio 2025, la previsione di crescita del PIL reale per il 2024 risulta pari all’1%, mentre quella per il 2025 è pari all’1,2%.

      Il rapporto debito/PIL nel 2024 è previsto in peggioramento, raggiungendo il 135,8% (dal 134,6% del 2023). Per il prossimo triennio, quantomeno inizialmente è previsto un profilo analogo, a causa dell’incidenza dei crediti di imposta relativi ai bonus edilizi maturati negli anni precedenti, e utilizzati in compensazione delle imposte. Il rapporto è previsto aumentare lievemente fino al 137,8% nel 2026, salvo poi tornare su un sentiero discendente, attestandosi al 137,5% nel 2027.

      Per quanto riguarda infine l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, i dati più recenti mostrano per il 2024 un andamento più favorevole rispetto alle attese, soprattutto dal lato delle entrate, con il gettito da imposte dirette previsto superiore rispetto alla previsione del Programma di Stabilità 2024. Di conseguenza, anche grazie alla variazione al rialzo del PIL nominale, il deficit nel 2024 è previsto ora al 3,8% del PIL, in netta riduzione rispetto al 2023.

      Saldi di finanza pubblica (in percentuale del PIL)

      2024p

      2025p

      2026p

      Indebitamento netto

      (3,8)

      (3,3)

      (2,8)

      Debito

      135,8

      136,9

      137,8

      Legenda s= stima p= previsione

      Fonte: “Documento programmatico di bilancio 2025”, presentato a ottobre 2024 dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.

      1. Lo scenario programmatico che viene presentato è tratto dal Documento Programmatico di Bilancio 2025, trasmesso alla Commissione UE nel mese di ottobre 2024.

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        Gruppo BPER

        Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

    3. Il mercato finanziario e i tassi

      Il 2024 si è rivelato un anno particolarmente favorevole per i mercati finanziari, che hanno registrato un andamento positivo soprattutto sulle classi di attivo più rischiose: azioni e obbligazioni a spread. Variazioni positive, ma nettamente più contenute, anche per i titoli di Stato, mentre tra le materie prime si è messo in evidenza in particolare l’oro. Sul fronte valutario, infine, l’euro ha osservato un andamento contrastato, indebolendosi in maniera sensibile rispetto al dollaro americano ma apprezzandosi nei confronti dello yen giapponese. Ad influire positivamente sui mercati hanno contribuito – in fasi diverse – numerosi fattori. Tra questi vale la pena citare: un contesto macroeconomico favorevole, che ha visto l’economia globale mostrare – soprattutto grazie agli Stati Uniti – una crescita più robusta del previsto, in parallelo ad una diminuzione delle pressioni inflazionistiche; l’elezione a Presidente degli Stati Uniti di Donald Trump, la cui agenda elettorale è stata caratterizzata dalla promessa di politiche pro-cicliche e favorevoli alle imprese; politiche monetarie espansive, con le principali banche centrali – dalla Federal Reserve (Fed) alla Banca Centrale Europea (BCE) – che hanno iniziato a ridurre i tassi di interesse dopo un periodo di rialzi per contenere l’inflazione. Infatti, dopo la precedente fase di politica monetaria restrittiva, nel corso del 2024 i banchieri centrali hanno gradualmente cambiato direzione, inaugurando una stagione di tagli dei tassi per stimolare la crescita economica. La BCE, che per la prima volta nella propria storia ha anticipato la Fed, il 12 giugno 2024 ha varato la prima delle quattro riduzioni del costo del denaro da 25 b.p. cadauna, portando il livello dei tassi sui depositi al 3% a fine anno. La Banca centrale americana ha invece iniziato il processo di allentamento monetario il 18 settembre 2024, con un taglio di 50 b.p.; a questo hanno fatto seguito altri due tagli dei tassi da 25 punti base ciascuno, che hanno portato il livello dei Fed funds, a fine 2024, nel range 4,25-4,50%. L’inflazione, benché in forte calo rispetto ai picchi raggiunti nel 2022 e nel 2023, è tuttavia ricomparsa al centro del dibattito nella parte finale dell’anno: sul fronte geopolitico, il prolungamento del conflitto in Ucraina e gli scontri in Medio Oriente hanno continuato a esercitare pressioni sull’energia e sulle materie prime, mentre le elezioni presidenziali negli Stati Uniti – con la vittoria del repubblicano Donald Trump e il possibile ritorno a politiche più protezionistiche in alcune economie avanzate -hanno introdotto ulteriori incertezze.

      L’indice azionario mondiale MSCI AC World ha chiuso l’anno in rialzo di oltre il 15%, trainato in primo luogo dall’ottima performance del suo maggiore contributore: il mercato azionario statunitense. Negli Stati Uniti, dove i principali listini hanno tutti aggiornato i rispettivi massimi storici, hanno brillato soprattutto i titoli delle società a più elevata capitalizzazione, appartenenti perlopiù al settore della Tecnologia, grazie a risultati di bilancio nel complesso soddisfacenti ma soprattutto al fermento consolidatosi intorno al tema dell’intelligenza artificiale. La corsa delle “Magnificent Seven”, come sono state ribattezzate Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Meta e Tesla, ha permesso all’indice tecnologico statunitense Nasdaq Composite di chiudere il 2024 in progresso di quasi il 30%. A favorire la miglior performance degli Stati Uniti ha contribuito, negli ultimi mesi dell’anno, anche la positività degli operatori dopo le elezioni, in vista delle politiche pro-cicliche promesse dal presidente eletto Trump. In Europa i mercati azionari hanno registrato un andamento più contrastato ma nel complesso positivo. La performance migliore è stata messa a segno dal listino tedesco Dax, in rialzo del 19%, ma apprezzabile è risultata anche la salita dell’indice italiano – il Ftse Mib – in progresso di oltre il 12% grazie soprattutto alla forza del comparto bancario. Ha invece chiuso in modesto ribasso Parigi, penalizzata dalle tensioni politiche interne che hanno portato all’avvicendamento di ben quattro governi nel corso dell’anno. A livello geografico, da segnalare anche l’ottima performance dell’azionario giapponese, favorito dall’orientamento adottato dalla Banca del Giappone che, pur muovendosi controcorrente e alzando per due volte il costo del denaro, ha confermato un approccio molto cauto, affermando di voler mantenere condizioni finanziarie accomodanti. Per quanto riguarda i Paesi emergenti, invece, l’indice MSCI Emerging Markets ha chiuso il 2024 con un progresso più contenuto (+5%) rispetto all’omologo indice mondiale, con la buona performance dei mercati asiatici che è stata compensata dalla debolezza degli indici latino-americani.

      I mercati obbligazionari hanno vissuto un 2024 a doppia velocità, che li ha visti recuperare nella seconda parte dell’anno dopo un primo semestre di forti difficoltà. Arrivati alla fine del 2023 con aspettative fortemente espansive (i mercati monetari scontavano diversi tagli dei tassi nel 2024, sia lato Fed che BCE), il mondo delle obbligazioni governative è stato inizialmente oggetto di una profonda revisione in senso meno accomodante: questo nuovo contesto, legato a una dinamica di inflazione che si è rivelata più incerta delle attese, ha prodotto sui mercati una generalizzata salita dei rendimenti, che in Europa è stata ulteriormente alimentata dalle vicende politiche francesi. Nel terzo trimestre lo scenario è radicalmente mutato: sia in Eurozona che negli Stati Uniti, infatti, sulla base dei dati macro e dell’atteggiamento delle banche centrali, gli investitori hanno progressivamente iniziato a scontare politiche monetarie più espansive rispetto a quanto precedentemente previsto. Le curve dei tassi hanno quindi registrato un generale movimento di steepening (irripidimento), che ha riportato il differenziale tra i rendimenti a breve e lunga scadenza, in Eurozona così come negli Stati Uniti, in territorio positivo. La tendenza rialzista dei mercati si è in parte affievolita negli ultimi mesi dell’anno, soprattutto oltreoceano: a frenare i titoli di Stato, a parte la preoccupazione per una possibile ripartenza dell’inflazione dopo la vittoria elettorale di Trump, la retorica più prudente utilizzata in occasione dell’ultima riunione dell’anno da parte di Jerome Powell, governatore della Federal Reserve. Powell, infatti, accennando a un’economia più forte del previsto e un’inflazione ancora persistente, ha dichiarato che la Banca centrale americana può permettersi una maggior cautela nel taglio dei tassi. Sono invece rimasti più tonici i mercati obbligazionari dei Paesi dell’Eurozona, dove gli acquisti sono stati favoriti dalla debolezza della crescita economica, un tema che nei prossimi mesi potrebbe venire ulteriormente accentuato dalle politiche commerciali (dazi e tariffe) della nuova Amministrazione americana. Da sottolineare l’ottima performance relativa dei titoli di Stato italiani, che grazie ad una considerevole diminuzione dei rendimenti hanno visto lo spread tra il BTp e il Bund di durata decennale ridursi di oltre 50 b.p. Il 2024 si è rivelato più che positivo per i mercati a spread, che hanno mediamente registrato performance superiori agli indici obbligazionari governativi.

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      Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

      In ambito valutario, rispetto alle altre principali divise l’euro ha registrato variazioni miste. I movimenti sono stati in parte guidati dalle indicazioni giunte sul fronte della politica monetaria, e dal conseguente movimento di allargamento o restringimento registrato dal differenziale tra i tassi di interesse delle diverse macroaree. L’euro ha quindi perso terreno in maniera significativa nei confronti del dollaro americano, in linea ad una Fed attesa al margine meno espansiva e alla tipologia di politiche, protezionistiche e pro-crescita, inserite nell’agenda Trump. La moneta unica si è invece apprezzata nei confronti dello yen giapponese, dopo che la Bank of Japan ha fatto intendere la volontà di alzare i tassi con gradualità, adducendo la necessità di avere una maggiore chiarezza sulla dinamica salariale e sulle politiche statunitensi. Molto deboli, in generale, le divise dei Paesi emergenti.

      Per quanto riguarda infine le materie prime, il 2024 ha visto spiccare in positivo i metalli preziosi. L’oro, malgrado la salita dei tassi reali statunitensi e l’apprezzamento del dollaro – due fattori tradizionalmente avversi al metallo giallo – è salito con forza, andando ad aggiornare il nuovo massimo storico sostenuto, tra le altre cose, dagli acquisti delle Banche centrali. Movimenti altalenanti per i metalli industriali e le componenti energetiche, che dopo una prima fase di rialzo hanno poi restituito di fatto tutti i guadagni, andando a chiudere l’anno con variazioni solo marginalmente positive. Tale tendenza è stata ricalcata anche dal prezzo del petrolio, che dopo essere salito in maniera marcata soprattutto nel primo trimestre – in scia alle perduranti tensioni geopolitiche in Medio Oriente e alle preoccupazioni su una possibile interruzione delle forniture – ha progressivamente perso terreno, frenato prima dai timori sulla tenuta della domanda globale, e successivamente dalle penalizzanti politiche di produzione decise dal cartello dei Paesi OPEC+.

    4. Il sistema bancario e i tassi interni2

      Nel 2024 il quadro economico internazionale è stato caratterizzato da un ritmo di crescita abbastanza costante, che si è tuttavia mantenuto leggermente al di sotto della media di lungo periodo. Il ciclo congiunturale ha beneficiato di un contesto caratterizzato da condizioni finanziarie più favorevoli, grazie a politiche monetarie divenute sempre meno restrittive, in scia a una dinamica dei prezzi al consumo che – pur a ritmi più contenuti e meno lineari rispetto al passato – ha confermato la tendenza alla decelerazione. Le principali Banche centrali, compresa la BCE, hanno quindi dato il via ai rispettivi percorsi di allentamento monetario, i cui effetti si sono naturalmente manifestati anche sul mercato bancario in Italia.

      Raccolta

      Secondo le prime stime ABI di dicembre 2024, la raccolta da clientela del totale delle banche operanti in Italia, rappresentata dai depositi dei residenti e dalle obbligazioni (al netto di quelle riacquistate da banche) è aumentata del 2,4% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio: i depositi da clientela residente hanno registrato una variazione tendenziale pari a +1,7%, con un aumento in valore assoluto su base annua di Euro 31 miliardi.

      Il tasso medio della raccolta da clientela (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro applicati al comparto delle famiglie e società non finanziarie) si è collocato, a dicembre 2024, all’1,14%. Nel dettaglio:

      • il tasso sui depositi in euro applicato alle famiglie e società non finanziarie è risultato pari a 0,91%;

      • quello delle obbligazioni in essere al 2,84%;

      • quello sui depositi in conto corrente a 0,47%.

        1. Fonte: ABI Monthly Outlook (sintesi), gennaio 2025.

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          Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

          Finanziamenti

          A dicembre 2024, il totale prestiti a residenti in Italia (settore privato più Amministrazioni pubbliche al netto dei pronti contro termine con controparti centrali) si è collocato a Euro 1.644,2 miliardi, con una variazione annua pari a -1,6%. I prestiti a residenti in Italia al settore privato sono risultati, nello stesso mese, pari a Euro 1.411 miliardi, in calo dello 0,9% rispetto ad un anno prima, di cui Euro 1.270 miliardi erogati a famiglie e società non finanziarie.

          Secondo quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale sul credito bancario, negli ultimi mesi del 2024 i criteri di offerta sui prestiti alle imprese sono rimasti invariati; i termini e le condizioni generali sono divenuti leggermente più favorevoli, principalmente attraverso la diminuzione dei tassi di interesse praticati sui prestiti, dovuta anche alla riduzione dei margini. Al miglioramento dei termini e delle condizioni hanno contribuito la maggiore tolleranza del rischio, la pressione concorrenziale e le prospettive economiche generali. I criteri di offerta sui finanziamenti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni non hanno registrato variazioni, mentre sono stati lievemente irrigiditi quelli per il credito al consumo, risentendo di una minore tolleranza per il rischio da parte delle banche. La domanda di credito da parte delle imprese, in calo da inizio 2023, è ulteriormente diminuita, seppure in misura lieve, riflettendo il maggior ricorso all’autofinanziamento e ad altre fonti di finanziamento alternative. La richiesta di finanziamenti da parte delle famiglie per l’acquisto di abitazioni ha registrato un nuovo marcato incremento; l’aumento della domanda di credito al consumo è stato invece di minore entità. Le condizioni di accesso delle banche al finanziamento sono migliorate con riferimento principalmente ai titoli di debito a medio-lungo termine.

          Dall’ABI si rileva che a dicembre 2024 il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili – si è attestato su un valore pari a 3,10% (4,42% a dicembre 2023). Sul totale delle nuove erogazioni, circa il 95% dei mutui è risultato a tasso fisso. Il tasso medio sui nuovi prestiti in euro alle società non finanziarie è salito al 4,53% (5,45% a dicembre 2023). Infine, il tasso di interesse medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie è risultato, sempre a dicembre 2024, pari a 4,45% (4,76% a dicembre 2023).

          In diminuzione, per le banche, il differenziale fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie, che a dicembre 2024 è risultato pari a 217 b.p. rispetto ai 298 b.p. di fine 2023.

          Dopo diversi anni di miglioramento, nel 2024 si è registrato un lieve deterioramento della qualità del credito delle banche italiane. Le sofferenze, al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, a novembre 2024 erano pari a Euro 31,1 miliardi, in aumento rispetto ad Euro 30,5 miliardi di un anno prima. Il rapporto sofferenze nette/ impieghi totali si è attestato all’1,51% a novembre 2024 (era a 1,41% a novembre 2023).

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          Gruppo BPER

          Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

  2. DATI DI SINTESI

    1. Mappa del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

      Bibanca s.p.a.


      99,220%


      BPER Bank Luxembourg s.a.


      100,000%


      Banco di Sardegna s.p.a.


      100,000%
      (a)


      Banca Cesare Ponti s.p.a.


      100,000%


      Arca Holding s.p.a.


      57,061%
      (c)


      BPER Factor s.p.a.


      100,000%


      52,846%


      Sardaleasing s.p.a.


      99,779%


      46,933%


      Carige Covered Bond s.r.l.


      60,000%
      (b)


      Arca Fondi s.p.a. SGR


      100,000%


      BPER Trust Company s.p.a.


      100,000%
      (b)


      78,988%


      BPER Real Estate s.p.a.


      100,000%


      21,012%


      Lanterna Finance s.r.l.


      5,000%
      (b)


      Estense CPT Covered Bond s.r.l.


      60,000%
      (b)


      Modena Terminal s.r.l.


      100,000%
      (d)


      Lanterna Mortgage s.r.l.


      5,000%
      (b)


      Estense Covered Bond s.r.l.


      60,000%
      (b)


      Finitalia s.p.a.


      100,000%

      Legenda Mappa del Gruppo: Banche del Gruppo Altre Società Finanziarie Società Immobiliari Altre Società

      1. Corrispondente al 99,483% dell’intero ammontare del capitale sociale costituito da azioni ordinarie e privilegiate.

      2. Società controllate consolidate con il metodo del patrimonio netto.

      3. Società non iscritta al Gruppo in quanto priva dei necessari requisiti di strumentalità.

      4. La partecipazione al 31.12.2024 è stata riclassificata tra le Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione.

        La società St. Anna Gestione Golf Società Sportiva Dilettantistica s.r.l., controllata da BPER Real Estate tramite St. Anna Golf s.r.l., è stata esclusa dal perimetro di consolidamento in quanto ritenuta non significativa.

        Il perimetro di consolidamento comprende anche società controllate non iscritte al Gruppo in quanto prive dei necessari requisiti di strumentalità, consolidate con il metodo del patrimonio netto.

        Partecipate direttamente dalla Capogruppo:

        – Adras s.p.a. (100%);

        • Commerciale Piccapietra s.r.l. (100%).

          Partecipate da BPER Banca indirettamente, per il tramite di BPER Real Estate s.p.a.:

        • Annia s.r.l. (100%);

        • Sant’Anna Golf s.r.l. (100%).

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        Gruppo BPER

        Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024


    2. Il Gruppo BPER Banca ad oggi

      BPER Banca è la capogruppo del Gruppo BPER Banca, che comprende diverse società, tra le principali BPER Banca, Banco di Sardegna e BPER Banca Private Cesare Ponti.

      Con una storia di oltre 150 anni (nasce nel 1867 con la fondazione della Banca Popolare di Modena su iniziativa della Società Operaia di Mutuo Soccorso), il Gruppo conta oggi circa 20 mila dipendenti e 1.558 sportelli, distribuiti capillarmente in tutta Italia, al servizio di circa 5 milioni di clienti.

      BPER Banca è la terza banca commerciale in Italia per numero di clienti e nel wealth management, con oltre 300 miliardi di Attività Finanziarie Totali gestite.

      Il Gruppo opera, anche attraverso fabbriche prodotto interne e rilevanti partnership strategiche, in tutti i principali segmenti di mercato – Retail, Corporate, Private & Wealth management, Bancassurance, Leasing, Factoring, Credito al Consumo, Payments -offrendo servizi, prodotti e consulenza qualificata ai propri clienti in risposta a ogni tipo di esigenza finanziaria, anche in ottica di internazionalizzazione.

      Parte integrante dell’impegno di BPER è il supporto a persone, imprese, comunità e territori, per accompagnarne la crescita, promuovendo anche soluzioni innovative e integrando tutte le componenti ESG, al fine di coniugare lo sviluppo del business con la sostenibilità sociale e ambientale.

      La struttura distributiva di BPER Banca sulla penisola comprende oggi n. 9 Direzioni Regionali3:

      • Lombardia Ovest, con sede a Milano;

      • Lombardia Est – Triveneto, con sede a Brescia;

      • Emilia Ovest, con sede a Modena;

      • Emilia Est – Romagna, con sede a Bologna;

      • Liguria – Piemonte, con sede a Genova;

      • Marche Abruzzo, con sede a Loreto;

      • Lazio – Toscana – Umbria, con sede a Roma;

      • Campania – Puglia – Basilicata – Molise, con sede ad Avellino;

      • Calabria – Sicilia, con sede a Crotone.

      Gruppo bancario nazionale

      1


      Banca nazionale:

      BPER Banca

      1


      Banca commerciale territoriale:

      Banco di Sardegna

      1


      Banca specialistica Private:

      BPER Banca Private Cesare Ponti

      1


      Banca estera:

      BPER Bank of Luxembourg

      Circa 5 milioni di clienti

      Oltre 1.500 sportelli*

      Circa 20 mila dipendenti

      * 1.558 sportelli in Italia e 1 in Lussemburgo Dati al 31/12/2024

      Il Gruppo comprende anche numerose società prodotto operative in ambito:

      Leasing Factoring Consumer finance

      1. In vigore dal 7 gennaio 2025 a seguito di “Evoluzione organizzativa e Footprint” di BPER, BDS e BCP.

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        Gruppo BPER

        Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

        Le principali banche e società del Gruppo BPER4

        Banca Cesare Ponti s.p.a.

        Costituita nel 1871 come società in nome collettivo per il cambio valuta, Banca Cesare Ponti entra nel Gruppo BPER Banca nel 2022 con la funzione di Centro Investimenti per il Gruppo e di polo specialistico di private banking con un modello di business basato su eccellenza, personalizzazione ed innovazione. Presente in modo capillare sul territorio nazionale con due sedi principali (Milano e Genova) e 112 centri private ed una rete di circa 350 private banker; 55 mila clienti e circa Euro 35 miliardi di masse intermediate. In qualità di Centro Investimenti, Banca Cesare Ponti gestisce asset per più di Euro 105 miliardi, riferiti a tutti i segmenti di clientela del Gruppo BPER Banca.

        Banco di Sardegna s.p.a.

        Il Banco di Sardegna è da sempre la banca leader nell’Isola. Conta complessivamente di n. 271 filiali (di cui n. 265 in Sardegna in 240 comuni) per circa 620 mila clienti. Alla grande solidità patrimoniale ed alla qualità del bilancio, il Banco associa il forte senso di appartenenza dei propri dipendenti, la costante vicinanza al territorio e l’ascolto proattivo, che gli consentono di essere il punto di riferimento di imprese e famiglie e di promuovere uno stile di crescita sostenibile basato su valori di semplicità, trasparenza, professionalità ed efficienza.

        Bibanca s.p.a.

        Società del Gruppo BPER specializzata in payments e credito al consumo, offre i propri servizi sull’intero territorio nazionale, attraverso la rete di sportelli delle Banche del Gruppo BPER e quella dei propri Agenti. Oggi Bibanca possiede un portafoglio di carte di pagamento oltre Euro 5 milioni, tra carte di credito, carte di debito e carte prepagate e gestisce uno stock di Euro 3,9 miliardi di impieghi. Nell’ambito delle iniziative di razionalizzazione ed efficientamento del Gruppo BPER Banca, nel corso dell’esercizio è stata disposta la scissione parziale e non proporzionale di Bibanca con l’assegnazione a favore di BPER Banca del compendio aziendale relativo al comparto della monetica avente per oggetto l’attività connessa ai sistemi di pagamento. Per maggiori dettagli sull’operazione si rinvia al capitolo “I fatti di rilievo e le operazioni strategiche” della presente Relazione.

        BPER Bank Luxembourg s.a.

        BPER Bank Luxembourg è la sussidiaria lussemburghese del Gruppo BPER. È stata costituita nel 1996 e da allora si occupa di gestione di clientela Private, Personal e Corporate. È inoltre dedicata alla gestione della tesoreria per clienti privati e istituzionali e agli impieghi per la clientela, prevalentemente Corporate, sia locale che internazionale.

        Arca Holding s.p.a. e Arca Fondi SGR s.p.a.

        Arca Fondi SGR nasce dalla storia e dall’esperienza di Arca SGR s.p.a. (oggi Arca Holding s.p.a.), fondata nell’ottobre del 1983.

        È una delle principali realtà nel campo del risparmio gestito in Italia: più 50 enti collocatori operano con oltre n. 4.500 sportelli e consulenti finanziari per garantire il massimo livello di servizio e di assistenza alla propria clientela.

        BPER Factor s.p.a.

        L’attività prevalente è quella dell’acquisto di crediti commerciali e di erogazione di finanziamenti. Vi è anche un’attività residuale nel leasing. La Società opera principalmente nel mercato nazionale, anche se vi sono rapporti con altri Paesi.

        BPER Real Estate s.p.a.

        Società immobiliare le cui attività consistono nell’acquisizione, dismissione, amministrazione, valorizzazione, gestione e locazione sia attiva che passiva di beni immobili adibiti prevalentemente a uso funzionale delle Società del Gruppo BPER.

        Finitalia s.p.a.

        Finitalia è una società costituita nel 1972 operante nel settore del credito al consumo che da luglio 2019 fa parte del Gruppo BPER. È specializzata sia nel finanziamento dei premi e degli eventuali prodotti e servizi connessi alle polizze assicurative, tramite emissione di carta di credito virtuale rateale su circuito privativo o tramite l’erogazione di prestiti finalizzati, che nel finanziamento tramite erogazione di prestiti personali.

        Sardaleasing s.p.a.

        La Società ha per oggetto l’attività di locazione finanziaria di beni (principalmente immobili, strumentali e mobili registrati), nonché la concessione di finanziamenti purché connessa a operazioni di leasing.

        Modena Terminal s .r.l.5

        Dal 1983 la società è fortemente impegnata nell’erogazione di servizi di custodia, di conservazione, di logistica e di movimentazione di merci nazionali, comunitarie ed estere. Modena Terminal è autorizzata a operare in regime di Magazzino Generale ed è quindi in grado di emettere titoli rappresentativi (Fede di Deposito – Nota di Pegno) sulle merci depositate.

      2. Nel resto del documento, le banche e società appartenente al Gruppo BPER vengono anche indicate con “Banche e Società”.

      3. La società al 31 dicembre 2024 è stata iscritta in bilancio tra le “attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”.

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        Gruppo BPER

        Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

    3. Sintesi dei risultati

      Al 31 dicembre 2024, l’utile netto consolidato di pertinenza della Capogruppo si attesta a Euro 1.402,6 milioni, dopo aver spesato Euro 111,7 milioni relativi ai contributi ai fondi sistemici.

      Il margine di interesse si attesta a Euro 3.376,9 milioni, in crescita del 3,9% rispetto al 31 dicembre 2023 grazie alla crescita degli spread commerciali e al miglioramento del funding mix.

      Le commissioni nette sono pari a Euro 2.058,4 milioni (+4,5% rispetto al 31 dicembre 2023), con commissioni relative ai servizi di investimento che si attestano a Euro 840,9 milioni (+7,1% rispetto al 31 dicembre 2023), commissioni del comparto assicurativo nel ramo danni e protezione pari a Euro 128,2 milioni (+29,6% rispetto al 31 dicembre 2023) e commissioni relative all’attività bancaria tradizionale pari a Euro 1.089,3 milioni (+0,4% rispetto al 31 dicembre 2023). Le commissioni di performance relative all’ambito bancassurance danni e protezione del 2024 sono risultate pari a Euro 31,1 milioni (+37,5% rispetto al 31 dicembre 2023).

      I crediti netti verso la clientela sono pari a Euro 90,1 miliardi (Euro 92,0 miliardi i crediti lordi), in aumento del 2,2% rispetto al dato di fine 2023.

      L’approccio rigoroso nella gestione del credito deteriorato ha consentito alla Banca di raggiungere elevati standard di asset quality: l’incidenza dei crediti deteriorati lordi verso clientela (NPE ratio lordo) è stabile anno su anno al 2,4% e l’incidenza dei crediti deteriorati netti verso clientela (NPE ratio netto) risulta pari all’1,1% (1,2% a fine 2023).

      Il profilo di capitale della Banca rimane elevato grazie alla generazione organica di capitale che ha permesso al CET1 ratio di raggiungere il 15,8%. La posizione di liquidità presenta indici regolamentari ben oltre le soglie minime previste, anche a fronte dell’ultimo rimborso di marzo 2024 di una tranche pari a Euro 1,7 miliardi di funding TLTRO.

      Per ulteriori dettagli sui risultati raggiunti dal Gruppo BPER Banca nell’esercizio 2024, si rimanda al Capitolo “I risultati della gestione del Gruppo BPER Banca” della presente Relazione degli Amministratori sulla gestione del Gruppo.

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      Gruppo BPER

      Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

    4. Indicatori di performance6
      Indicatori finanziari

      Indicatori finanziari

      31.12.2024

      2023 (*)

      Indici di struttura

      Crediti netti verso clientelatotale attivo

      64,11%

      62,07%

      Crediti netti verso clientelaraccolta diretta da clientela

      76,31%

      74,28%

      Attività finanziarietotale attivo

      20,66%

      20,12%

      Crediti deteriorati lordicrediti lordi verso clientela

      2,41%

      2,44%

      Crediti deteriorati netticrediti netti verso clientela

      1,12%

      1,18%

      Texas ratio

      18,35%

      21,82%

      Indici di redditività

      ROE

      15,81%

      18,85%

      ROTE

      16,90%

      19,19%

      ROA

      1,03%

      0,97%

      Cost/Income Ratio

      54,43%

      55,44%

      Costo del credito

      0,36%

      0,48%

      (*) Gli indicatori di confronto sono calcolati sui dati al 31 dicembre 2023 come da Relazione integrata e Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2023, ad eccezione di ROE, ROTE e ROA a seguito di una aggiornata definizione della componente ordinaria 2023, adottata per garantire una corretta comparabilità con i valori dell’esercizio corrente.

      Il Texas ratio è calcolato come rapporto tra il totale dei finanziamenti verso clientela deteriorati lordi e il patrimonio netto tangibile (Gruppo e terzi) incrementato del totale dei fondi rettificativi dei finanziamenti verso clientela deteriorati.

      Il ROE è calcolato come rapporto fra l’utile netto di esercizio (sola componente ordinaria pari a Euro 1.406,9 milioni al 31 dicembre 2024 e Euro 1.351,1 milioni al 31 dicembre 2023) e il patrimonio netto medio di Gruppo senza utile netto.

      ll ROTE è calcolato come rapporto fra l’utile netto di esercizio (sola componente ordinaria pari a Euro 1.406,9 milioni al 31 dicembre 2024 e Euro 1.351,1 milioni al 31 dicembre 2023) e il patrimonio netto medio di Gruppo i) comprensivo dell’utile netto di esercizio (sola componente ordinaria pari a Euro 1.406,9 milioni al 31 dicembre 2024 e Euro 1.351,1 milioni al 31 dicembre 2023) depurato della quota parte destinata a dividendi e ii) senza attività immateriali e strumenti di capitale.

      Il ROA è calcolato come rapporto fra l’utile netto di esercizio comprensivo della quota di utile di pertinenza di terzi (sola componente ordinaria pari a Euro 1.442,8 milioni al 31 dicembre 2024 e Euro 1.383,6 milioni al 31 dicembre 2023) e il totale attivo.

      Il Cost/Income Ratio è calcolato sulla base dello schema di Conto economico riclassificato (oneri operativi/proventi operativi netti); lo stesso indicatore calcolato considerando la sola componente ordinaria degli oneri operativi (Euro 2.806,4 milioni, depurati i) dell’accantonamento degli oneri riferiti all’estensione della manovra di ottimizzazione degli organici e ii) della svalutazione di software per i quali è stata rivista la vita utile) risulta pari a 50,34%. Calcolato secondo gli schemi previsti dall’8° aggiornamento della Circolare n. 262 di Banca d’Italia, il Cost/Income Ratio risulta pari al 56,92% (59,03% al 31 dicembre 2023).

      ll Costo del credito è calcolato come rapporto fra le voci dello schema riclassificato “Rettifiche di valore nette su attività al costo ammortizzato – finanziamenti verso clientela” e “Finanziamenti b) crediti verso clientela”.

      1. L’informativa resa è coerente con il documento ESMA del 5 ottobre 2015 “Orientamenti – Indicatori alternativi di performance”, volto a promuovere l’utilità e la trasparenza degli Indicatori Alternativi di Performance inclusi nei prospetti informativi o nelle informazioni regolamentate. Per la costruzione degli indici si è fatto riferimento alle voci patrimoniali ed economiche dei prospetti riclassificati con vista gestionale commentati nel capitolo “I risultati della gestione del Gruppo BPER Banca” del presente Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca.

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        Gruppo BPER

        Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

        Indicatori di vigilanza prudenziale

        Indicatori di vigilanza prudenziale

        31.12.2024

        2023 (*)

        Fondi Propri Fully Phased (in migliaia di Euro)

        Common Equity Tier 1 (CET1)

        8.578.930

        7.736.303

        Totale Fondi Propri

        11.265.519

        9.663.855

        Attività di rischio ponderate (RWA)

        54.227.812

        53.501.799

        Ratios patrimoniali Fully Phased e ratios di liquidità

        Common Equity Tier 1 Ratio (CET1 Ratio)

        15,82%

        14,46%

        Tier 1 Ratio (T1 Ratio)

        17,88%

        14,74%

        Total Capital Ratio (TC Ratio)

        20,77%

        18,06%

        Leverage Ratio

        6,6%

        5,5%

        Liquidity Coverage Ratio (LCR)

        166,9%

        160,9%

        Net Stable Funding Ratio (NSFR)

        137,7%

        128,4%

        (*) Gli indicatori di confronto sono calcolati sui dati al 31 dicembre 2023 come da Relazione integrata e Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2023.

        Il calcolo del Leverage Ratio è coerente con le disposizioni previste nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) così come modificato dal Regolamento Delegato (UE)

        n. 62/2015.

        Indicatori di sostenibilità

        Indicatori di carattere non finanziario

        31.12.2024

        31.12.2023

        Environmental

        GAR (Stock – ponderazione Turnover)

        2,8%

        1,5%

        Consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili

        100%

        100%

        Intensità emissiva sui ricavi netti (tCO2e/ricavi netti in migliaia di Euro)

        9,11

        n.d

        Social

        Dipendenti assunti a tempo indeterminato

        99%

        99%

        Donne sul totale dei dipendenti

        48%

        47%

        Ore pro capite di formazione

        52

        53

        Governance

        % Donne in C.d.A.

        40%

        57%

        (*) Il valore è stato arrotondato per eccesso.

        Il GAR (o Green Asset Ratio) è dato dal rapporto tra gli attivi dell’ente che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia o che sono investiti in tali attività e il totale degli attivi coperti. L’indicatore riportato sopra è calcolato sulla base delle esposizioni al 31 dicembre 2024 verso famiglie (prestiti garantiti da immobili) e verso controparti soggette a CSRD, quest’ultime ponderate rispetto ai dati di allineamento rispetto al fatturato (Turnover) comunicato dalle stesse.

        La percentuale di consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili è data dal rapporto tra l’energia elettrica acquistata e autoconsumata nell’anno da fonti rinnovabili sul totale di energia elettrica consumata nell’anno.

        L’intensità emissiva sui ricavi è calcolata come le emissioni prodotte nell’anno in tCO2e sui ricavi netti in migliaia di Euro al 31 dicembre 2024 delle Banche e Società consolidate. Nel calcolo viene considerata la metodologia di calcolo Market Based.

        Gli indicatori Social sono calcolati sul totale dipendenti al 31 dicembre 2024 delle Banche e Società consolidate. Le ore pro capite di formazione sono date dalle ore totali di formazione erogate sul totale dipendenti al 31 dicembre delle Società consolidate.

        Per maggiori approfondimenti si rimanda alla Parte 2 “Rendicontazione consolidata di sostenibilità” della presente Relazione .

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        Gruppo BPER

        Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

  3. I FATTI DI RILIEVO E LE OPERAZIONI STRATEGICHE

    1. B:Dynamic | Full Value 2027

      Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca in data 9 ottobre 2024 ha approvato il nuovo Piano industriale 2024-2027 del Gruppo BPER Banca “B:Dynamic | Full Value 2027”.

      Considerando il posizionamento del Gruppo BPER Banca, ovvero valorizzando lo standing di terza banca italiana per numero di clienti (circa 5 milioni di clienti, di cui circa 4,3 milioni di privati e circa 700 mila imprese) e di terzo operatore nel wealth management in Italia7 per “Attività Finanziarie” totali della clientela (circa Euro 300 miliardi), con un’ampia presenza nazionale, principalmente concentrata nelle regioni italiane più floride e la flessibilità e prossimità al cliente di una rete territoriale ben distribuita, il Piano è stato costruito su tre pilastri principali:

      • Liberare il pieno valore dei nostri clienti” attraverso prodotti personalizzati sulla base dei loro bisogni per i segmenti Retail e Private – facendo leva sul nuovo assetto del wealth management – e supportando la clientela Corporate con soluzioni bancarie su misura attraverso la nuova Fabbrica Prodotti Corporate;

      • Catturare le nostre latenti economie di scala“, aumentando la produttività (tramite il nuovo modello di servizio omnicanale e l’ottimizzazione e automazione dei processi grazie all’intelligenza artificiale generativa), con iniziative di potenziamento delle competenze (up-skilling) e l’internalizzazione di attività operative chiave, riducendo al contempo le spese amministrative;

      • Fare leva sulla solidità del nostro stato patrimoniale“, migliorando e modernizzando la gestione del rischio di credito e del capitale.

        La “completa modernizzazione della Banca” consentirà la piena esecuzione dei tre pilastri strategici tramite i seguenti fattori abilitanti:

      • Tecnologia, Sicurezza e Intelligenza Artificiale – il Gruppo BPER Banca continuerà a investire, oltre quanto già investito negli ultimi anni, per essere all’avanguardia nell’IT garantendo lo sviluppo del business e una maggiore produttività;

      • Impegno ESG e Sostenibilità – in parallelo alla modernizzazione del Gruppo, l’integrazione dei fattori ESG nei processi aziendali proseguirà per consentire al Gruppo BPER Banca di continuare ad essere leader nell’ESG;

      • Organizzazione e Persone – il Piano industriale comprende una serie di interventi tra i quali: un programma di up-skilling delle persone, finalizzato ad accrescere la forza commerciale del Gruppo e che interesserà oltre il 30% dell’organico, con un potenziamento delle competenze; un approccio interfunzionale basato sulla piena integrazione informatica per consentire la trasformazione del Gruppo BPER Banca in un’organizzazione moderna, pronta a cogliere nuove opportunità commerciali; un nuovo modello di performance management con al centro la meritocrazia; e un nuovo piano di incentivazione pienamente allineato agli obiettivi del Piano industriale.

        Chiusura anticipata a fine 2024 del Piano industriale 2022-2025 “BPER e-volution”

        Il Consiglio di amministrazione di BPER Banca in data 30 maggio 2024 ha deliberato la chiusura anticipata del Piano industriale 2022-2025 “BPER e-volution” al 31 dicembre 2024, avendo sostanzialmente conseguito in anticipo i principali obiettivi economico finanziari da esso previsti.

        Per gli elementi del precedente Piano industriale conseguiti già negli anni passati, si rimanda ai Resoconti dell’esercizio 2022 e 2023 del Gruppo BPER Banca, in cui sono state descritte nel dettaglio le operazioni straordinarie realizzate (acquisizione del Gruppo Carige, cessione attività di merchant acquiring con l’avvio di una partnership con Nexi s.p.a., cessione di n. 48 sportelli a Banca Desio e delle Brianza s.p.a., fusione di SIFA’ in UnipolRental s.p.a.).

        Di seguito si richiamano sinteticamente gli obiettivi conseguiti nel corso dell’esercizio 2024:

      • Concentrazione dei comparti Wealth & Asset Management del Gruppo BPER Banca all’interno di Banca Cesare Ponti (BCP): il progetto è stato realizzato in più fasi: (a) in data 13 novembre 2023 è divenuta efficace la fusione per incorporazione di Optima s.p.a. SIM (Optima), (b) in data 19 febbraio 2024 è stato realizzato il conferimento, da parte di BPER Banca, del ramo d’azienda relativo ai comparti Wealth & Asset Management (c.d.: “Ramo Private Banking”) a favore di BCP. L’operazione si prefigge l’obiettivo di perseguire in modo maggiormente efficiente: (i) la specializzazione e focalizzazione di BCP in un’area di business chiave rispetto alla generazione di valore per il Gruppo BPER Banca; (ii) l’attrattività del business sia per i clienti sia per i private banker, rafforzando la proposition e la competitività del Gruppo BPER Banca in questo ambito nel medio periodo;

        1. Considerando banche Retail e Commerciali quotate (dati dagli ultimi bilanci e presentazioni al mercato disponibili).

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        Gruppo BPER

        Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

        (iii) l’efficientamento e la flessibilità strategica attraverso la valorizzazione del marchio storico Banca Cesare Ponti, legal entity destinata a divenire polo di riferimento del Gruppo nel settore del Wealth & Asset Management.

        • Fusione per incorporazione di BPER Reoco s.p.a. in BPER Real Estate s.p.a. approvata dalle Assemblee Straordinarie in data 22 marzo 2024 con efficacia giuridica, contabile e fiscale al 1° luglio 2024, avente l’obiettivo della razionalizzazione e semplificazione del presidio sul comparto immobiliare del Gruppo. Ad esito della fusione la quota partecipativa detenuta da BPER Banca nel capitale sociale di BPER RE si attesta al 78,99%.

        • Trasferimento delle attività di monetica da Bibanca a BPER Banca, sempre ispirato dalla ricerca di efficienza operativa interna al Gruppo. Il progetto è stato avviato in data 6 e 7 agosto 2024 mediante delibere dei Consigli di Amministrazione di BPER Banca e Bibanca che hanno approvato l’operazione, autorizzata da parte dell’Autorità di Vigilanza Europea con provvedimento del 30 ottobre 2024. Successivamente l’operazione è stata approvata da parte delle Assemblee straordinarie dei soci di BPER e Bibanca, svoltesi entrambe il 19 dicembre 2024. Il 16 gennaio 2025 è avvenuta la stipula dell’atto di scissione, la cui efficacia decorre dal 27 gennaio 2025. Il trasferimento delle attività in capo ad un unico soggetto consentirà al Gruppo BPER Banca di allineare il presidio del business e del relativo pricing alla best practice di mercato, di ottimizzare i rapporti con i circuiti e semplificare il modello di governance interno.

        • Accordo quadro con Gardant e AMCO per cessione di crediti UTP e per la creazione di una partnership strategica di gestione dei portafogli NPE. Tale accordo è stato perfezionato in data 15 gennaio 2024 mediante la creazione di una piattaforma di servicing partecipata al 70% da Gardant Bridge Servicing s.p.a. (già Bridge Servicing s.p.a.), società del Gruppo Do Value (ex Gruppo Gardant), e al 30% da BPER Banca. L’accordo ha previsto anche la sottoscrizione di due accordi di servicing relativi alla gestione e al recupero dei crediti classificati sia ad inadempienze probabili, sia a sofferenza di titolarità di BPER Banca e della controllata Banco di Sardegna.

        Nell’ambito delle attività di de-risking, il Gruppo BPER Banca ha perfezionato in data 16 dicembre 2024 una operazione di cessione di un portafoglio di crediti a sofferenza di BPER Banca e della controllata Banco di Sardegna, per un valore esigibile pari a circa Euro 556 milioni. A questa operazione si aggiungono, sempre nel corso del mese di dicembre: 1) ulteriori cessioni single name di sofferenze e UTP da parte di BPER Banca e della controllata Banco di Sardegna per un valore esigibile di complessivi Euro 56 milioni, 2) contribuzione da parte di BPER Banca al fondo Kryalos di crediti UTP per un valore esigibile di circa Euro 27 milioni e 3) contribuzione al fondo Efesto da parte della controllata BPER Leasing di crediti deteriorati per un valore esigibile di circa Euro 79 milioni.

    2. Altri fatti di rilievo

Emissione obbligazionaria Additional Tier 1

In data 9 gennaio 2024, BPER Banca ha completato con successo una emissione obbligazionaria Additional Tier 1, con durata perpetua e richiamabile (“callable”) a partire dal quinto anno, per un ammontare pari a Euro 500 milioni.

I titoli, destinati a investitori istituzionali, sono stati collocati alla pari con cedola fissa dell’8,375% fino al 16 luglio 2029, pagabile semestralmente; qualora la Banca decidesse di non esercitare l’opzione di rimborso anticipato, la cedola verrebbe rideterminata sulla base del tasso swap in Euro a 5 anni, rilevato al momento della data di ricalcolo, aumentato di uno spread di 595 b.p. e resterebbe fissa per i successivi 5 anni (fino alla successiva data di ricalcolo).

L’emissione obbligazionaria Additional Tier 1 ha registrato nel corso del collocamento ordini superiori a Euro 3,2 miliardi, che hanno permesso di ridurre le indicazioni iniziali di rendimento dal 9,00% all’8,375% e di raggiungere la dimensione obiettivo di Euro 500 milioni.

L’allocazione finale è stata principalmente a favore di fondi di investimento (80%) e private banking (15%).

La distribuzione geografica vede la presenza di investitori esteri (tra cui Regno Unito con il 50%, Francia con l’11% e Germania con l’8%) e italiani, con il 18%.

L’emissione obbligazionaria Additional Tier 1 prevede, inoltre, la riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente CET1 della Banca e/o del Gruppo scendesse al di sotto del 5,125%.

In data 13 novembre 2024, BPER Banca ha concluso con successo il collocamento di una emissione obbligazionaria Additional Tier 1 con durata perpetua, richiamabile il 20 marzo 2030 (first reset date) e, successivamente, a ogni data di pagamento cedola, per un ammontare pari a Euro 500 milioni.

Si tratta della seconda emissione di tipologia Additional Tier 1, realizzata dalla Banca durante il 2024, che contribuisce al rafforzamento e all’ottimizzazione della struttura del capitale.

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Gruppo BPER

Bilancio consolidato del Gruppo BPER Banca al 31 dicembre 2024

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BPER Banca S.p.A. published this content on April 30, 2025, and is solely responsible for the information contained herein. Distributed via Public Technologies (PUBT), unedited and unaltered, on April 30, 2025 at 16:24 UTC.