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Rapporto ENEA 2025: detrazioni fiscali, efficienza energetica e transizione verde tra dati e strategie


È una fotografia completa di un sistema di incentivi che, negli
ultimi anni, ha inciso in modo decisivo sulla
trasformazione del patrimonio edilizio nazionale,
quella che ENEA ha restituito con il
Rapporto annuale 2025 sulle detrazioni fiscali

per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili negli edifici
esistenti.

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Giunto alla sua diciassettesima edizione, il Rapporto
rappresenta uno strumento tecnico-istituzionale essenziale per
valutare l’efficacia delle politiche di detrazione in termini di
risparmio energetico, riduzione delle emissioni e impatto economico
sul comparto edilizio.

Rapporto ENEA 2025: detrazioni fiscali, efficienza energetica e
transizione verde tra dati e strategie

L’analisi non si limita al contesto nazionale: la prima parte
del Rapporto è dedicata al quadro comunitario e alle nuove
politiche di efficienza energetica derivanti dal
pacchetto Fit for 55 e dalla revisione della
Direttiva (UE) 2024/1275 – la cosiddetta
Direttiva Case Green (EPBD IV) – che gli Stati membri
dovranno recepire entro il 29 maggio 2026.

L’obiettivo della nuova EPBD è rendere il settore edilizio uno
dei pilastri della neutralità climatica al 2050,
attraverso:

  • l’eliminazione graduale delle caldaie alimentate da
    combustibili fossili entro il 2040;
  • l’incremento della quota di energia rinnovabile utilizzata
    negli edifici;
  • la promozione di ristrutturazioni profonde e integrate (“deep
    renovation”);
  • l’introduzione del passaporto di ristrutturazione e di
    nuovi criteri minimi di prestazione energetica (MEPS);
  • la definizione di un indicatore di prestazione basato
    sull’energia primaria non rinnovabile.

Nel contesto italiano, ENEA e Comitato Termotecnico
Italiano (CTI)
partecipano alla Concerted Action
EPBD
, piattaforma europea di confronto tecnico-normativo che
coordina l’applicazione delle direttive negli Stati membri.

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L’Italia, sottolinea ENEA, parte da un quadro di strumenti di
incentivazione già consolidato, ma dovrà adeguare la normativa
nazionale per garantire coerenza con le nuove strategie europee in
materia di efficienza, decarbonizzazione e qualità
dell’abitare.

I numeri del 2024: investimenti e risparmi energetici

I dati 2024 si basano sulle schede tecniche trasmesse a ENEA dai
professionisti e dai contribuenti, attraverso i
portali bonusfiscali.enea.it e detrazionifiscali.enea.it,
in relazione a quattro misure principali:

  • Ecobonus, disciplinato dalla Legge n. 296/2006
    e successivi aggiornamenti;
  • Bonus Casa, di cui all’art. 16-bis del
    TUIR;
  • Bonus Facciate, scaduto a fine 2022 ma con
    interventi completati nel 2024;
  • SuperEcobonus (Superbonus 110%), introdotto
    dal D.L. n. 34/2020.

Nel corso del 2024 sono stati trasmessi all’ENEA
oltre 1,9 milioni di interventi
 di riqualificazione
energetica e utilizzo di fonti rinnovabili, per
un investimento complessivo di circa 28 miliardi di
euro
.

La stima dei risparmi energetici
annuali
 supera i 3.600
GWh/anno
, pari a un taglio di circa 1,2
milioni di tonnellate equivalenti di petrolio
(Mtep)
 e a una riduzione delle emissioni di CO₂ di
oltre 3,4 milioni di tonnellate.

Il Rapporto mostra una leggera flessione rispetto ai picchi del
biennio 2022–2023, ma evidenzia un consolidamento strutturale del
mercato della riqualificazione energetica, segno che le misure
fiscali stanno evolvendo da strumenti emergenziali a componenti
permanenti della politica energetica.

Distribuzione per tipologia di incentivo

Secondo l’analisi ENEA, nel 2024:

  • il SuperEcobonus ha inciso per
    circa il 45% della spesa complessiva,
    trainato ancora dagli interventi condominiali avviati negli anni
    precedenti;
  • l’Ecobonus tradizionale ha
    rappresentato il 32%, con una prevalenza di
    interventi su serramenti, pompe di calore e caldaie a
    condensazione;
  • il Bonus Casa ha coperto
    il 20%, confermandosi la misura più diffusa
    tra le famiglie per gli interventi di medio-piccola entità;
  • il Bonus Facciate ha ormai
    un’incidenza residuale, con interventi chiusi e rendicontati.

Il rapporto sottolinea anche la crescita dell’integrazione
tra fonti rinnovabili e sistemi di accumulo,
in particolare nel settore residenziale, dove oltre il 60% delle
installazioni di impianti fotovoltaici è avvenuto in combinazione
con sistemi di climatizzazione ad alta efficienza.

Tecnologie, materiali e trend di innovazione

Le tecnologie più utilizzate nel 2024 sono:

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

  • sostituzione di infissi (circa il 35%
    degli interventi totali);
  • installazione di pompe di calore per
    riscaldamento o ACS (24%);
  • coibentazione delle pareti opache e
    coperture
     (18%);
  • impianti fotovoltaici e solari
    termici
     (14%).

Si conferma la tendenza verso un miglioramento
complessivo della qualità energetica del costruito
, con
una crescente adozione di materiali isolanti a basso impatto
ambientale, sistemi domotici per la gestione dei consumi e
tecnologie digitali per il monitoraggio delle prestazioni.

Il documento dedica inoltre un approfondimento
ai sistemi ibridi e
ai generatori elettrici rinnovabili, che
rappresentano il ponte tecnologico verso il phase-out delle fonti
fossili previsto dalla nuova EPBD. In questo contesto, l’adozione
di tecnologie digitali e materiali sostenibili rappresenta non solo
un’evoluzione tecnica, ma una condizione necessaria per il
raggiungimento dei nuovi standard europei di prestazione
energetica.

Impatto economico e territoriale

Dal punto di vista territoriale, Lombardia, Veneto,
Emilia-Romagna e Lazio concentrano quasi la metà degli investimenti
nazionali, seguite da Piemonte e Toscana.

Il settore edilizio nel suo complesso ha generato
un indotto occupazionale stimato in oltre 400.000
unità equivalenti
, tra progettazione, installazione e
produzione di componenti.

ENEA segnala che la stabilizzazione delle aliquote e
l’uniformità delle procedure rappresentano fattori chiave per
garantire continuità e pianificazione agli operatori, evitando le
distorsioni e le impennate tipiche delle fasi emergenziali del
Superbonus.

Efficienza energetica: il futuro delle detrazioni fiscali

Il Rapporto ENEA 2025 conferma che le detrazioni
fiscali restano lo strumento principale della politica
di efficienza energetica nazionale
.

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Per i professionisti del settore, emergono alcuni orientamenti
chiave:

  • integrare la progettazione energetica con la nuova
    Direttiva EPBD
    , in vista del recepimento entro il
    2026;
  • valutare la redditività degli interventi in termini di
    ciclo di vita
    , non solo di aliquota fiscale;
  • promuovere soluzioni impiantistiche
    ibride
     e rinnovabili, in linea con gli obiettivi di
    decarbonizzazione;
  • potenziare la formazione tecnica per
    rispondere alla crescente complessità normativa e tecnologica;
  • utilizzare i dati ENEA come base per la
    rendicontazione energetica e per le diagnosi degli edifici
    esistenti.

La sfida per i prossimi anni, conclude il Rapporto, sarà
consolidare un sistema di incentivi più stabile,
prevedibile e orientato ai risultati
, capace di
accompagnare l’Italia nella piena transizione verso edifici a
emissioni quasi nulle. L’obiettivo, sottolinea ENEA, è garantire
una continuità normativa e fiscale che consenta a imprese e
professionisti di pianificare gli interventi di riqualificazione in
modo stabile, efficiente e coerente con le traiettorie della
transizione energetica europea.





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