Il Governo ha dato il via libera a un pacchetto di misure urgenti per la sicurezza sul lavoro. Il decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri il 28 ottobre 2025 – ancora in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – introduce 18 articoli con un obiettivo chiaro: rafforzare la cultura della prevenzione e abbattere il numero di infortuni attraverso tecnologia, controlli più stringenti e un sistema di incentivi e sanzioni che premia le aziende virtuose e colpisce più duramente chi non rispetta le regole.
L’Area Sicurezza, Qualità e Ambiente Confcommercio Bergamo mette in evidenza tutte le novità introdotte ed è a disposizione (sicurezza@confcommerciobergamo.it 035 4120325) per consulenze e chiarimenti.
Il sistema premi-punizioni per le aziende

Formazione obbligatoria anche per le piccole imprese
L’aggiornamento periodico dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) diventa obbligatorio anche per le imprese sotto i 15 dipendenti, eliminando una disparità che lasciava scoperte migliaia di piccole realtà. Contestualmente, sale il livello qualitativo richiesto agli enti di formazione: l’accordo Stato-Regioni definirà criteri e requisiti più stringenti per l’accreditamento.
Alternanza scuola-lavoro, più tutele e stop alle lavorazioni rischiose

Test antidroga e antialcol nei lavori ad alto rischio
Nelle attività ad alto rischio di infortuni, i datori di lavoro potranno richiedere visite mediche straordinarie quando vi sia ragionevole motivo di sospettare che un lavoratore si trovi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcol. Una misura preventiva che mira a evitare incidenti causati da stati alterati.
Più ispettori e controlli mirati
Il decreto stanzia risorse per potenziare gli organici dell’INAIL, dell’Ispettorato nazionale del lavoro e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro. L’attività di vigilanza sarà concentrata sulle aziende che ricorrono al subappalto, ritenuto uno dei fattori di maggior rischio per dumping contrattuale e violazioni delle norme di sicurezza. Le sanzioni comminate dalle ASL verranno destinate esclusivamente al rafforzamento dei servizi SPRESAL (Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), alla sorveglianza epidemiologica e alla formazione professionale degli
Il badge digitale entra nei cantieri
La novità che finora ha fatto più rumore è l’introduzione obbligatoria del badge digitale per tutti i lavoratori impiegati in cantieri edili, sia in appalto che in subappalto, pubblici o privati. Si tratta di una tessera di riconoscimento dotata di codice univoco anticontraffazione che permetterà di tracciare la presenza dei dipendenti e contrastare il lavoro nero. Il sistema sarà integrato con la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa): per i lavoratori assunti attraverso questa piattaforma, il badge verrà generato automaticamente e precompilato con tutti i dati identificativi. L’obiettivo è creare un ecosistema digitale che consenta di monitorare in tempo reale i flussi di manodopera e verificare la regolarità delle posizioni lavorative. Entro sessanta giorni dalla conversione in legge, un decreto attuativo definirà le modalità operative, comprese le misure di controllo e sicurezza nei cantieri. Ma la portata del badge non si fermerà all’edilizia: il Governo ha previsto di estendere l’obbligo ad altri settori ad alto rischio, da individuare entro due mesi dall’entrata in vigore del decreto.
Patente a crediti, le sanzioni raddoppiano
Sul fronte della patente a crediti – già obbligatoria per le imprese edili – il decreto alza l’asticella. Le sanzioni per chi opera senza patente passano da 6.000 a 12.000 euro, raddoppiando la multa prevista. Non solo: la decurtazione dei punti scatterà immediatamente alla notificazione del verbale di accertamento, senza attendere l’esito di eventuali ricorsi. Gli ispettori del lavoro avranno accesso al Portale Nazionale del Sommerso per incrociare i dati, mentre le Procure della Repubblica dovranno trasmettere tempestivamente all’Ispettorato le informazioni raccolte sul luogo degli incidenti. Un cambio di passo che punta a rendere più rapida ed efficace l’azione sanzionatoria. Anche qui, il perimetro si allargherà: entro sessanta giorni verranno individuati altri ambiti ad alto rischio dove applicare la patente, con priorità per le lavorazioni in appalto e subappalto.
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