Milano e Roma, 10 ottobre 2025 – iWeek cambia il proprio formato per discutere i temi della sovranità energetica e digitale, centrali per affrontare il presente e il futuro dello sviluppo economico e sociale del Paese, e torna a occuparsi di energia atomica, legandola a un tema emergente del dibattito contemporaneo: le necessità di alimentazione sicura e continua delle infrastrutture digitali, in particolare i data center, necessari allo sviluppo dell’economia immateriale dei dati incentrato sull’intelligenza artificiale e sul calcolo computazionale dei supercomputer quantici.
ALIMENTARE I DATA CENTER
«Se l’Agenzia interazionale dell’energia – osserva al riguardo Andrea Vento, CEO di iWeek e di V&A – stima che nel 2022 il consumo globale per i data center ammontasse a circa 460 Twh, pari al consumo totale di elettricità dell’intera Francia nello stesso anno, negli ultimi cinque anni, sempre secondo l’AIE, i data center hanno conosciuto un incremento annuo del 12% di consumo di energia. Se nel 2024 rappresentavano l’1,5% globale dei consumi, entro il 2030 questa cifra è destinata a raddoppiare al 3%, arrivando a circa 945 Twh, pari al consumo annuo di elettricità del Giappone. Una tendenza che mal si sposa con gli obiettivi di decarbonizzazione del Green Deal, con la necessità di sostituire i combustibili fossili con fonti rinnovabili – non sufficienti a sostenere un simile ritmo di crescita dei consumi – e di raggiungere l’obiettivo della piena sovranità energetica. Un paradosso risolvibile al momento, stante le tecnologie energetiche esistenti, solo con il ricorso al nucleare, nelle forme e nei modi più appropriati alle peculiarità del nostro paese».
L’EVENTO ALLA SIOI
Di questo complesso di argomenti si discuterà martedì 14 ottobre 2025 a partire dalle ore 09:30 nella sede della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) di Palazzetto Venezia, sita in Piazza San Marco 51 a Roma, luogo dove si terranno i lavori della VII edizione di iWeek, intitolata “Nucleare e data center: la sfida italiana della sovranità energetica e digitale”, in un nuovo formato a porte chiuse (regola di Chatham House) articolato in due tavole rotonde: I piccoli reattori al servizio di imprese, data center e distretti: le opzioni tecnologiche per il nucleare italiano e Data center, AI e transizione energetica: le opportunità per l’Italia, il duello tra Usa e Cina e le sfide del mercato. I lavori verranno introdotti dai saluti di Andrea Vento (CEO di iWeek e di V&A Vento & Associati) e di Riccardo Sessa, presidente della SIOI. A seguire (alle ore 13:00) le conclusioni aperte alla stampa, con gli interventi di Mario Caligiuri (presidente della Società Italiana di Intelligence), Aurelio Regina (delegato per l’energia di Confindustria) e i saluti recati dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alessandro Morelli, e dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, quindi, l’intervento conclusivo dell’ambasciatore Riccardo Sessa e di Emanuele Marcianò, presidente di iWeek e CEO di Dune Tech Companies.
TAVOLE ROTONDE E PANEL
Nel corso della prima tavola rotonda, “I piccoli reattori al servizio di imprese, data center e distretti: le opzioni tecnologiche per il nucleare italiano”, a venire analizzate saranno le possibili scelte relative all’eventuale realizzazione di nuove centrali nucleari in Italia. Partendo dagli AMR e dagli SMR, più flessibili rispetto ai grandi impianti e pertanto più rispondenti alle caratteristiche orografiche del territorio italiano, alle peculiarità del suo tessuto produttivo articolato in distretti e alla esigenza di una maggiore prossimità dei data center rispetto ai luoghi di generazione dei dati. Moderati dal vicecaposervizio di “Radiocor – Il Sole 24 Ore” Cheo Condina, ne discuteranno Gian Luca Artizzu (amministratore delegato di Sogin), Claudio Filippone (presidente e CEO di HolosGen LLC), Roberto Galli (Enterprise Commercial Development Executive di GE Vernova), Luca Mastrantonio (amministratore delegato di Nuclitalia e Head of Nucleare Innovation di Enel Group), la senatrice Raffaella Paita (coordinatrice nazionale di Italia Viva), Umberto Penco Salvi (partner e Head of Italian Energy & Infrastructure Group di Clifford Chance) e Francesca Salvemini (capo segreteria tecnica del MiASE).
INCREMENTO DEL FABBISOGNO DI ELETTRICITÀ
«Tutte le recenti stime – osserva al riguardo Gian Luca Artizzu, amministratore delegato di Sogin – indicano che il consumo di elettricità nei prossimi decenni arriverà a raddoppiare. Una crescita dettata dall’elettrificazione dei consumi e dalla transizione digitale. Di conseguenza dobbiamo garantire la sicurezza energetica e la sostenibilità ambientale facendo scelte che riducano i costi a vantaggio della competitività delle imprese e delle famiglie. Per tutte queste ragioni – ha proseguito Artizzu – sono convinto che solo un giusto mix energetico fra fonti rinnovabili e nucleare possa rispondere a questi bisogni. Sogin è pronta a offrire al Paese i suoi asset e le sue competenze se l’Italia deciderà di tornare alla produzione elettrica da fonte nucleare».
NUCLEARE NEL MONDO: SMR E AMR
«Ovunque nel mondo si produca energia nucleare – dichiara Luca Mastrantonio, amministratore delegato di Nuclitalia – si stanno operando processi di analisi e selezione scegliendo tra le diverse tecnologie di Small Modular Reactor e Advanced Modular Reactor, quella che meglio risponda alle esigenze di ciascun Paese. Nuclitalia si sta avviando su questo percorso, e la scelta che verrà fatta avrà delle ricadute sia sull’innovazione tecnologica, sia sull’occupazione, sia sulla crescita industriale, con potenziali benefici economici e sociali rilevanti. Nella tecnologia nucleare in Europa la maggior parte degli investimenti rimangono nel continente, cosa che non avviene invece se la scelta ricade su tecnologie non europee, sebbene possano essere più promettenti. Saranno molte e differenziate pertanto le variabili che porteranno a privilegiare un’opzione rispetto a un’altra, e di tutto questo si deve tener conto».
DATA CENTER E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
La seconda tavola rotonda “Data center, AI e transizione energetica: le opportunità per l’Italia, il duello tra Stati Uniti d’America e Cina Popolare e le sfide del mercato” affronterà lo scenario geopolitico del confronto digitale, in cui la corsa agli algoritmi e alla gestione della materia prima che li alimentano, ossia i dati, è sempre più veloce, e le risposte che questa sfida pone all’Europa e in particolare all’Italia, hub naturale per la sua posizione geografica nel Mediterraneo. Moderati da Roberta Amoruso (giornalista del quotidiano “Il Messaggero”, ne dibatteranno Antonio Nodari (VP Energy di AFRY Management Consulting), Giulia Gasperini (Country Manager Italia di AWS), Antonio Rita (Director Strategy & Transformation di Cellnex Italia), Nicola Rossi (Head of Innovation di Enel Group), Ugo Salerno (presidente di RINA), Giuseppe Sini (Executive Advisor Global Digital Infrastructures), Stefania Vigna (Head of Innovation Intelligence di Intesa San Paolo Innovation Center) e Giuseppe Zollino (responsabile energia e ambiente di Azione).
IL REGNO DELL’ECONOMIA DEL DATO
«In un mondo in cui regna l’economia del dato – sostiene Giuseppe Sini, Executive Advisor Global Digital Infrastructures -, il conseguimento dell’obiettivo strategico della piena sovranità digitale Europea impone il controllo delle infrastrutture e delle applicazioni in cui i dati vengono immagazzinati ed elaborati. L’Italia, per la sua posizione geografica strategica nel Mediterraneo, può assumere il ruolo di hub digitale del Sud Europa, ma ciò richiede dei presupposti. Il mondo dei servizi digitali in Europa assiste a un fenomeno di espansione verso Sud delle cosiddette “region cloud” dei grandi operatori hyperscaler per domanda di prossimità ampliando così il mercato dell’ecosistema digitale: il dato viene elaborato là dove richiesto. L’integrazione e l’interconnessione fra le infrastrutture che producono e immagazzinano i dati, che devono essere costantemente alimentate dalla rete elettrica, è perciò fondamentale. L’Europa si sta attrezzando per essere protagonista nel confronto globale sul digitale, dove la concorrenza del Medio Oriente nell’intercettare e filtrare i flussi di dati provenienti dall’Asia è fortissima. Vincere la sfida comporta non solo dotarsi di data center performanti, ma investire anche sulla loro connessione terrestre e gli approdi sottomarini dei cavi. E per attrarre gli investimenti necessari in Italia è doveroso adoperarsi per abbattere il costo dell’energia nel nostro Paese, attualmente tra i più alti nel continente».
INFO E CREDITI
Nel corso della mattinata il responsabile Ricerca di SWG, Riccardo Grassi, illustrerà inoltre i risultati del sondaggio sulle prospettive del settore nucleare nell’opinione degli italiani. La diretta in videocollegamento dell’evento sarà disponibile unicamente per gli studenti SIOI. La VII edizione di iWeek è realizzata con il sostegno di Enel, SIOI, Sogin, AFRY e Cellnex e con i patrocini di Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero della Difesa, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ISIN, Regione Lazio, Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale, Lazio Innova.
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