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Guida Completa alle Nuove Agevolazioni per Giovani Imprenditori 2025: Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0 – #Retefin – Retefin – #Finsubito – Finsubito


 

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Introduzione: Un’alba di opportunità per l’imprenditoria giovanile in Italia

 

Il panorama economico italiano si appresta a vivere una stagione di profondo rinnovamento, trainata da una visione strategica volta a catalizzare il potenziale inespresso delle nuove generazioni. L’attesa è finalmente terminata. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo relativo agli articoli 17 e 18 del Decreto Coesione (D.L. 60/2024), si apre ufficialmente una nuova, entusiasmante fase di sostegno all’autoimpiego giovanile. Il Governo, attraverso il Ministero del Lavoro, ha messo in campo una dotazione finanziaria di quasi un miliardo di euro, una cifra che testimonia l’impegno concreto a favore degli under 35 che sognano di trasformare un’idea in un’impresa di successo.

Nascono così due misure faro, speculari ma geograficamente distinte: Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0. Questi incentivi non rappresentano un semplice sussidio, ma un ecosistema integrato di supporto che combina contributi a fondo perduto, voucher per l’acquisto di beni e servizi, e percorsi di formazione e tutoraggio. L’obiettivo è chiaro: abbattere le barriere all’ingresso nel mondo del lavoro autonomo, favorire la nascita di startup innovative, studi professionali e nuove imprese, e contrastare attivamente la disoccupazione e l’inattività giovanile.

La data da cerchiare in rosso sul calendario è il 15 ottobre 2025, giorno in cui verrà attivata la piattaforma digitale gestita da Invitalia, l’ente preposto alla ricezione e valutazione delle domande. Tuttavia, la procedura “a sportello” implica che il tempismo e la precisione saranno cruciali. Presentare una domanda incompleta, un business plan poco convincente o commettere errori formali potrebbe significare perdere un’opportunità irripetibile.

Consulenza e assistenza

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In questo scenario complesso e altamente competitivo, la figura del consulente esperto diventa non solo utile, ma fondamentale. Retefin.it si posiziona come il partner strategico ideale per aspiranti imprenditori e professionisti. Con un team di esperti specializzati in finanza agevolata, progettazione d’impresa e normative europee, Retefin.it offre un’assistenza completa per navigare con sicurezza in ogni fase del processo: dalla validazione dell’idea alla redazione di un business plan a prova di valutazione, dalla compilazione meticolosa della domanda al supporto nella gestione e rendicontazione delle spese. Affidarsi a Retefin.it significa massimizzare le probabilità di successo e trasformare un’aspirazione in un progetto finanziato e sostenibile.

Questo articolo si propone come una guida definitiva e omnicomprensiva a queste nuove agevolazioni. Analizzeremo in dettaglio i requisiti, i benefici, le spese ammissibili e le procedure di valutazione, fornendo esempi pratici e consigli strategici per prepararsi al meglio al click day del 15 ottobre.


 

Capitolo 1: Il Contesto Economico e Normativo di Riferimento

 

Per comprendere appieno la portata e l’importanza di “Autoimpiego Centro-Nord” e “Resto al Sud 2.0”, è essenziale collocarle nel loro contesto macroeconomico e normativo. Queste misure non nascono in un vuoto, ma sono il frutto di una strategia nazionale ed europea volta a rispondere a sfide ben precise.

 

1.1 La Sfida della Disoccupazione Giovanile e il Ruolo del PNRR

 

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L’Italia, da anni, lotta con un tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) tra i più alti dell’Unione Europea. Secondo i dati ISTAT più recenti, sebbene in miglioramento, la percentuale di giovani NEET (Not in Education, Employment, or Training) rimane una criticità sistemica. Questa situazione non solo rappresenta uno spreco di talento e potenziale umano, ma frena anche la crescita economica e l’innovazione del Paese.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha individuato proprio nei giovani una delle priorità trasversali. Le riforme e gli investimenti previsti mirano a creare un ambiente più favorevole all’occupazione, colmando il divario tra formazione e mondo del lavoro e incentivando la cultura d’impresa. Le nuove misure di autoimpiego si inseriscono perfettamente in questo solco, utilizzando i fondi del Programma Nazionale “Giovani, Donne e Lavoro” 2021-2027 per tradurre gli obiettivi del PNRR in azioni concrete.

 

 

Agevolazioni e contributi

Regionali e nazionali

1.2 Il Decreto Coesione (D.L. 60/2024): Una Nuova Visione per lo Sviluppo

 

Il Decreto Coesione ha l’ambizione di accelerare l’attuazione delle politiche di coesione, riducendo i divari territoriali, sociali ed economici che caratterizzano l’Italia. Gli articoli 17 e 18, che istituiscono le nuove misure per l’autoimpiego, sono il cuore di questa strategia. L’approccio è duplice:

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  1. Sostenere le aree più sviluppate (Centro-Nord): Qui l’obiettivo è stimolare l’innovazione, la digitalizzazione e la transizione ecologica, settori in cui i giovani possono apportare un contributo decisivo.
  2. Rilanciare le aree del Mezzogiorno: Qui l’incentivo è potenziato per contrastare lo spopolamento, creare opportunità locali e valorizzare le risorse endogene, trasformando una sfida storica in un’opportunità di sviluppo sostenibile.

In questo quadro, la consulenza di Retefin.it acquisisce un valore aggiunto strategico. I professionisti di Retefin.it non si limitano a interpretare la norma, ma la calano nel contesto specifico del cliente e del suo territorio, comprendendo le dinamiche del PNRR e delle politiche di coesione per costruire progetti che non solo siano finanziabili, ma anche allineati con le grandi direttrici di sviluppo del Paese.

 

1.3 Il Regolamento “De Minimis”

 

È fondamentale sottolineare che tutte le agevolazioni sono concesse nel rispetto del regolamento UE sugli aiuti “de minimis” (Reg. UE n. 1407/2013 e successivi). Questo regolamento stabilisce un importo massimo di aiuti che un’impresa unica può ricevere in un triennio (attualmente 200.000 euro, con specifici massimali per alcuni settori). La verifica del rispetto di questo massimale è un passaggio cruciale della domanda. Un errore in questa fase può portare all’esclusione. Retefin.it offre un servizio di verifica e consulenza specifico sul “de minimis”, assicurando che la domanda del cliente sia pienamente conforme alla normativa europea ed evitando spiacevoli sorprese in fase di valutazione.


 

Capitolo 2: “Autoimpiego Centro-Nord” in Dettaglio

 

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Finanziamenti e contributi

 

Questa misura è pensata per i giovani talenti che intendono avviare la propria attività nelle regioni economicamente più dinamiche del Paese, spingendo sull’acceleratore dell’innovazione e della competitività.

 

 

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2.1 Beneficiari e Requisiti

 

Possono accedere alla misura i giovani che, alla data di presentazione della domanda, possiedono i seguenti requisiti:

  • Età: Inferiore ai 35 anni (non aver compiuto il 35° compleanno).
  • Residenza: Essere residenti nelle regioni ammesse o trasferirvi la residenza entro 60 giorni dall’eventuale comunicazione di accoglimento della domanda.
  • Condizione lavorativa: Trovarsi in una delle seguenti condizioni:
    • Disoccupati: Coloro che hanno rilasciato la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) e non svolgono alcuna attività lavorativa.
    • Inoccupati o inattivi: Persone che non sono né occupate né in cerca di lavoro, come studenti, casalinghe/i, o chi ha smesso di cercare un impiego.
    • Beneficiari del programma GOL: Essere iscritti al programma “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori”.
  • Condizione di fragilità: Rientrare in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definite dal Piano Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021–2027.

 

2.2 Regioni Ammesse

 

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L’incentivo si applica alle iniziative imprenditoriali e libero-professionali con sede operativa in:

  • Piemonte
  • Valle d’Aosta
  • Liguria
  • Lombardia
  • Veneto
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Trentino-Alto Adige
  • Emilia-Romagna
  • Toscana
  • Lazio
  • Umbria
  • Marche

 

2.3 Le Forme di Agevolazione: Voucher e Contributo a Fondo Perduto

 

La misura si articola in due principali strumenti di sostegno economico, cumulabili tra loro all’interno dello stesso progetto.

 

1. Il Voucher di Avvio (Fondo Perduto)

 

Si tratta di un contributo a fondo perduto, non soggetto a rimborso, per l’acquisto di beni e servizi necessari all’avvio dell’attività.

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  • Importo base: Fino a un massimo di 30.000 euro.
  • Importo maggiorato: Il massimale sale a 40.000 euro per l’acquisto di beni e servizi che soddisfino almeno uno dei seguenti criteri:
    • Innovazione e digitalizzazione: Software avanzati, soluzioni e-commerce, piattaforme digitali, tecnologie 4.0, consulenze per lo sviluppo di app, ecc.
    • Sostenibilità ambientale: Acquisto di attrezzature a basso consumo energetico, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, soluzioni per l’economia circolare.

Esempio Pratico 1: La Startup di Consulenza Digitale

Chiara, 28 anni, di Bologna, vuole avviare una piccola agenzia di marketing digitale. Il suo piano di spesa iniziale (per il quale userà il voucher) è di 35.000 euro, così ripartiti:

  • 15.000 euro per acquisto di hardware (computer ad alte prestazioni, server, attrezzatura video).
  • 10.000 euro per l’acquisto di licenze software specialistiche (suite Adobe, CRM, tool di analisi SEO).
  • 5.000 euro per la creazione di una piattaforma web personalizzata.
  • 5.000 euro per servizi di consulenza legale e fiscale per la costituzione della SRLS.

Grazie alla consulenza di Retefin.it, Chiara struttura la sua richiesta per il voucher maggiorato. Poiché i software e la piattaforma web rientrano palesemente nella categoria “innovazione e digitalizzazione”, può accedere al massimale di 40.000 euro. In questo modo, copre interamente la sua spesa di 35.000 euro con il voucher a fondo perduto, senza intaccare la sua liquidità personale.

 

2. Il Contributo a Fondo Perduto sugli Investimenti

 

Questo contributo è destinato a sostenere programmi di spesa più consistenti per l’avvio e lo sviluppo dell’attività. L’intensità dell’aiuto varia in base all’entità dell’investimento.

  • Per programmi di spesa fino a 120.000 euro:
    • Contributo a fondo perduto pari al 65% delle spese ammissibili.
    • L’IVA è esclusa dal calcolo.
  • Per programmi di spesa tra 120.001 e 200.000 euro:
    • Contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese ammissibili.
    • L’importo massimo del contributo ottenibile è quindi di 120.000 euro (60% di 200.000).

Esempio Pratico 2: Il Laboratorio Artigianale Innovativo

Matteo, 32 anni, del Lazio, vuole aprire un laboratorio di falegnameria digitale, combinando artigianato tradizionale e macchinari a controllo numerico (CNC). Il suo piano di investimenti ammonta a 150.000 euro + IVA.

  • Acquisto macchinario CNC: 80.000 euro
  • Attrezzature tradizionali e banchi da lavoro: 30.000 euro
  • Impianto di aspirazione e messa in sicurezza: 15.000 euro
  • Software di modellazione 3D e CAD/CAM: 10.000 euro
  • Opere murarie e adeguamento impianto elettrico: 15.000 euro

Il suo investimento rientra nella seconda fascia (120k-200k). Potrà quindi ricevere un contributo a fondo perduto del 60%.

  • Calcolo del contributo: 150.000 euro * 60% = 90.000 euro.

Matteo riceverà 90.000 euro a fondo perduto per realizzare il suo progetto. La restante parte (60.000 euro + IVA su tutto l’importo) dovrà essere coperta con mezzi propri o altre fonti di finanziamento. Retefin.it può assistere Matteo non solo nell’ottenere il contributo, ma anche nel trovare soluzioni per la copertura della quota rimanente, ad esempio attraverso l’accesso al credito agevolato o a fondi di garanzia.


 

 

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Capitolo 3: “Resto al Sud 2.0” in Dettaglio

 

Questa misura rappresenta un’evoluzione potenziata del già noto “Resto al Sud”, con l’obiettivo ancora più marcato di incentivare la permanenza e la creazione di valore nelle regioni del Mezzogiorno, offrendo condizioni di vantaggio ancora più generose.

 

3.1 Beneficiari e Requisiti

 

I requisiti di base (età, condizione lavorativa e di fragilità) sono gli stessi di “Autoimpiego Centro-Nord”. La differenza sostanziale risiede nell’ambito geografico.

 

3.2 Regioni Ammesse

 

L’incentivo si applica alle iniziative imprenditoriali e libero-professionali con sede operativa in:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia

 

3.3 Le Forme di Agevolazione: Un Sostegno Rafforzato

 

 

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Anche qui troviamo la combinazione di voucher e contributo a fondo perduto, ma con massimali e percentuali più elevate, a testimonianza della volontà di rendere l’investimento nel Sud Italia particolarmente attrattivo.

 

1. Il Voucher di Avvio (Fondo Perduto)

 

  • Importo base: Fino a un massimo di 40.000 euro.
  • Importo maggiorato: Il massimale sale a 50.000 euro per l’acquisto di beni e servizi orientati all’innovazione, al digitale e alla sostenibilità ambientale.

Esempio Pratico 3: La Startup Agri-Tech

Sofia, 29 anni, siciliana, ha un’idea per una startup che utilizza droni e sensori per l’agricoltura di precisione, ottimizzando l’uso dell’acqua e dei fertilizzanti. Il suo piano di spesa iniziale è di 48.000 euro:

  • Acquisto di 2 droni professionali con sensori multispettrali: 25.000 euro.
  • Sviluppo di una piattaforma software per l’analisi dei dati: 15.000 euro.
  • Acquisto di computer e server per l’elaborazione: 8.000 euro.

Tutte le sue spese sono chiaramente riconducibili al digitale e all’innovazione tecnologica, oltre che alla sostenibilità ambientale (risparmio idrico). Può quindi richiedere il voucher maggiorato di 50.000 euro, coprendo interamente il suo fabbisogno di 48.000 euro. La consulenza di Retefin.it è stata fondamentale per qualificare correttamente le spese e massimizzare l’importo del voucher.

 

2. Il Contributo a Fondo Perduto sugli Investimenti

 

 

Agevolazioni e contributi

Regionali e nazionali

Le percentuali di contribuzione sono significativamente più alte rispetto alla misura per il Centro-Nord.

  • Per programmi di spesa fino a 120.000 euro:
    • Contributo a fondo perduto pari al 75% delle spese ammissibili.
  • Per programmi di spesa tra 120.001 e 200.000 euro:
    • Contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese ammissibili.

Esempio Pratico 4: La Struttura Turistica Esperienziale

Antonio e Carla, due fratelli di 30 e 33 anni della Basilicata, vogliono ristrutturare un vecchio casale di famiglia per trasformarlo in una piccola struttura ricettiva focalizzata sul turismo esperienziale (corsi di cucina, trekking, e-bike). Il loro piano di investimenti è di 180.000 euro + IVA.

  • Ristrutturazione e adeguamento impiantistico (sostenibile): 100.000 euro
  • Arredi e attrezzature per le camere e la cucina: 40.000 euro
  • Acquisto di 10 e-bike e attrezzature per il trekking: 15.000 euro
  • Creazione sito web con booking online e strategia di marketing: 15.000 euro
  • Consulenze per la progettazione: 10.000 euro

Il loro investimento rientra nella seconda fascia (120k-200k) di “Resto al Sud 2.0”. Potranno quindi ricevere un contributo a fondo perduto del 70%.

  • Calcolo del contributo: 180.000 euro * 70% = 126.000 euro.

Antonio e Carla otterranno 126.000 euro a fondo perduto, una cifra che rende il loro sogno imprenditoriale concretamente realizzabile. Il supporto di Retefin.it si rivela cruciale in progetti complessi come questo, che includono opere edili, acquisto di beni diversi e servizi digitali. I consulenti di Retefin.it possono aiutare a redigere computi metrici estimativi conformi, a raccogliere preventivi validi e a strutturare il piano di investimenti in modo che ogni singola spesa sia ammissibile e correttamente documentata.


 

Capitolo 4: Elementi Comuni: Spese Ammissibili, Attività Finanziabili e Tempistiche

 

Pur essendo distinte, le due misure condividono una serie di elementi fondamentali che ogni aspirante beneficiario deve conoscere alla perfezione.

 

 

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4.1 Spese Ammissibili per Voucher e Contributi

 

I finanziamenti possono coprire un’ampia gamma di costi, a patto che siano strettamente ed esclusivamente connessi e funzionali all’attività da avviare. Le principali categorie includono:

  • Immobilizzazioni materiali:
    • Macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica.
    • Arredi e mezzi d’opera (esclusi veicoli per il trasporto di persone).
    • Opere murarie e assimilate, nel limite del 10% del totale del programma di spesa.
  • Immobilizzazioni immateriali:
    • Programmi informatici, software, licenze, soluzioni digitali (e-commerce, cloud computing).
    • Brevetti, marchi e certificazioni.
  • Servizi di consulenza e spese di costituzione:
    • Consulenze tecnico-specialistiche finalizzate alla progettazione e sviluppo (es. business plan, analisi di mercato).
    • Costi notarili e spese per la costituzione della società.
    • Costi per l’avvio dell’attività (pratiche amministrative, SCIA).
  • Capitale circolante (nel limite del 20% del programma di spesa):
    • Materie prime, semilavorati, materiali di consumo.
    • Canoni di locazione degli immobili.
    • Utenze (energia, acqua, gas).
    • Premi assicurativi.

È evidente come la corretta classificazione delle spese sia un’operazione delicata. Un errore potrebbe comportare la non ammissibilità di un costo e la riduzione del contributo. Il team di Retefin.it vanta un’esperienza decennale nell’analisi dei piani di investimento, garantendo una perfetta corrispondenza tra le spese previste e le categorie ammesse dal bando.

 

4.2 Tipologie di Attività Agevolabili

 

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Le agevolazioni sono rivolte a un’ampia platea di iniziative, coprendo quasi tutto lo spettro del lavoro autonomo e imprenditoriale:

  1. Lavoro autonomo: Apertura di Partita IVA per l’esercizio di arti o professioni.
  2. Impresa individuale: Iscrizione al Registro delle Imprese come ditta individuale.
  3. Società: Costituzione e iscrizione al Registro delle Imprese di:
    • Società in nome collettivo (SNC)
    • Società in accomandita semplice (SAS)
    • Società a responsabilità limitata (SRL o SRLS)
    • Società cooperativa
  4. Attività libero-professionali: Svolte sia in forma individuale che associata, inclusa la costituzione di Società Tra Professionisti (STP).

La scelta della forma giuridica è una decisione strategica con importanti implicazioni fiscali, legali e gestionali. Retefin.it offre una consulenza mirata anche su questo aspetto, aiutando il giovane imprenditore a scegliere l’assetto più adatto al suo progetto e ai suoi obiettivi di lungo termine.

 

4.3 La Regola Temporale Cruciale

 

Attenzione: Per poter beneficiare degli aiuti, le attività (intese come costituzione della società o apertura della Partita IVA) devono essere intraprese nel mese anteriore alla data di presentazione della domanda. Inoltre, l’attività deve risultare inattiva alla stessa data.

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Il finanziamento immediato

Questo significa che non si può presentare domanda per un’attività già avviata da tempo. La finestra temporale è molto stretta e richiede una pianificazione impeccabile. Un errore su questa tempistica invalida l’intera domanda. Questo è uno dei punti più critici dove l’assistenza di Retefin.it si dimostra indispensabile per sincronizzare perfettamente gli adempimenti burocratici (costituzione) con la data di invio della domanda, evitando errori fatali.


 

Capitolo 5: Il Percorso della Domanda: Dalla Preparazione all’Esito

 

Il successo non dipende solo dalla bontà dell’idea, ma anche dalla capacità di presentarla in modo efficace e conforme alle regole. Vediamo passo dopo passo come affrontare il processo.

 

5.1 La Fase Preliminare: Il Business Plan, la Chiave di Volta

 

Prima ancora di pensare alla piattaforma digitale, è necessario dedicare tempo ed energie alla redazione di un business plan solido e convincente. Questo documento è il cuore della valutazione di merito. Non è un semplice esercizio formale, ma lo strumento con cui si dimostra a Invitalia la sostenibilità, la coerenza e il potenziale del proprio progetto. Un business plan professionale deve contenere:

  • Executive Summary: Una sintesi efficace del progetto.
  • Descrizione dell’Iniziativa e del Team: Chi siete, quali competenze avete, perché siete le persone giuste per questo progetto.
  • Analisi di Mercato: Chi sono i vostri clienti, chi sono i vostri concorrenti, qual è il vostro vantaggio competitivo.
  • Strategia di Marketing e Vendita: Come raggiungerete i vostri clienti e come venderete i vostri prodotti/servizi.
  • Piano Operativo: Come è strutturata l’attività, il processo produttivo, le risorse necessarie.
  • Piano Economico-Finanziario: Previsioni di ricavi, costi, flussi di cassa per almeno 3-5 anni. È la parte che dimostra la sostenibilità economica del progetto.

Retefin.it è specializzata nella redazione di business plan per bandi e agevolazioni. I consulenti lavorano a quattro mani con l’imprenditore per tradurre l’idea in un documento strutturato, con proiezioni finanziarie realistiche e un’analisi di mercato approfondita, massimizzando le possibilità di superare la valutazione di merito.

 

5.2 La Piattaforma Digitale e la Procedura a Sportello

 

Dal 15 ottobre 2025, sarà attiva la piattaforma di Invitalia. La procedura è “a sportello”, il che significa che le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo, fino a esaurimento delle risorse finanziarie disponibili per ogni regione.

Questo introduce due elementi critici:

  • Velocità: Bisogna essere pronti a inviare la domanda il prima possibile.
  • Precisione: Non c’è margine per errori. Una domanda incompleta o errata verrà respinta o richiederà integrazioni, facendo perdere posizioni preziose nell’ordine di arrivo.

Affidarsi a Retefin.it per la fase di invio significa avere un team che prepara in anticipo tutta la documentazione, pre-compila i dati e gestisce l’invio telematico nel momento esatto in cui si apre lo sportello, garantendo la massima tempestività e correttezza formale.

 

5.3 Le Fasi della Valutazione di Invitalia

 

Una volta inviata, la domanda attraversa un processo di valutazione articolato in tre fasi, che può durare fino a 90 giorni:

  1. Verifica di Ammissibilità Formale: Invitalia controlla che la domanda sia completa, che tutti i campi siano compilati e che tutti gli allegati richiesti siano presenti e corretti. È il primo, spietato filtro.
  2. Verifica dei Requisiti di Accesso: Si controlla la sussistenza dei requisiti soggettivi (età, status di disoccupazione, ecc.) e oggettivi (sede operativa, forma giuridica, rispetto del “de minimis”).
  3. Valutazione del Merito Progettuale: Questa è la fase più qualitativa. Gli analisti di Invitalia valutano il business plan, la coerenza tra le competenze dei proponenti e l’attività da avviare, il grado di innovazione, la sostenibilità del piano finanziario e la pertinenza delle spese previste.

 

5.4 L’Esito: Il Provvedimento di Concessione

 

Se tutte le fasi vengono superate con successo, Invitalia emette il provvedimento di concessione. Questo documento è il contratto tra il beneficiario e l’ente gestore. Contiene:

  • L’importo esatto del contributo concesso.
  • Il dettaglio delle spese ammesse.
  • I tempi e le modalità per la realizzazione del progetto.
  • Gli obblighi del beneficiario (es. mantenimento dell’attività per un certo numero di anni).
  • Le cause di revoca del contributo.

È un documento da leggere e conservare con la massima attenzione. Retefin.it assiste i propri clienti anche nella comprensione e nell’accettazione del provvedimento, assicurandosi che tutti gli obblighi siano chiari.


 

Capitolo 6: La Fase Post-Concessione: Erogazione e Rendicontazione

 

Ottenere il finanziamento è solo l’inizio. La gestione corretta dei fondi e la rendicontazione puntuale sono essenziali per non incorrere nella revoca delle agevolazioni.

 

6.1 L’Erogazione del Contributo: Il Meccanismo del SAL

 

L’erogazione non avviene in un’unica soluzione, ma segue lo stato di avanzamento del progetto. Il meccanismo previsto è quello del SAL (Stato di Avanzamento Lavori).

  • Trascorsi tre mesi dalla data del provvedimento di concessione, è possibile richiedere la prima tranche di contributo.
  • Per farlo, è necessario presentare titoli di spesa (fatture) per un valore compreso tra il 30% e il 70% delle spese totali ammesse.
  • Importante: il decreto specifica che i titoli di spesa possono essere anche non quietanzati, cioè non ancora pagati. Questo è un vantaggio enorme in termini di liquidità, perché permette di ricevere i fondi da Invitalia prima di dover pagare i fornitori.
  • A seguito della richiesta, Invitalia ha 60 giorni per effettuare le verifiche e, in caso di esito positivo, versare il contributo sul conto corrente del beneficiario.

 

6.2 L’Importanza della Rendicontazione

 

Ogni singola spesa sostenuta con i fondi del contributo deve essere meticolosamente documentata e tracciata. È fondamentale conservare:

  • Fatture elettroniche dettagliate.
  • Contratti e preventivi.
  • Estratti conto che dimostrino i pagamenti (che devono essere tracciabili, es. bonifico bancario).

La gestione della rendicontazione può essere complessa e richiedere tempo. Un errore in questa fase può compromettere l’erogazione delle tranche successive o portare a richieste di restituzione. Retefin.it offre un servizio di affiancamento anche nella fase di rendicontazione, aiutando l’imprenditore a preparare correttamente la documentazione per le richieste di SAL e per il saldo finale, garantendo la conformità e la tranquillità.

 

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Conclusione: Un’Opportunità da Cogliere con Professionalità e Strategia

 

“Autoimpiego Centro-Nord” e “Resto al Sud 2.0” rappresentano una delle più significative opportunità degli ultimi anni per i giovani che desiderano mettersi in proprio. La generosità dei contributi, unita al supporto formativo, può realmente fare la differenza tra un sogno nel cassetto e un’impresa di successo.

Tuttavia, l’entusiasmo non deve far sottovalutare la complessità del processo. La competizione sarà altissima, le risorse sono limitate e le regole sono stringenti. La preparazione, la precisione e la strategia saranno i fattori determinanti per il successo.

In questo percorso, scegliere di farsi affiancare da un partner esperto come Retefin.it non è un costo, ma un investimento. Un investimento sulla qualità del proprio progetto, sulla correttezza della propria domanda e, in definitiva, sulle probabilità di ottenere il finanziamento.

Dal primo check di fattibilità dell’idea alla stesura di un business plan impeccabile, dalla gestione burocratica alla preparazione per il click day, fino al supporto nella rendicontazione finale, Retefin.it è il consulente a 360 gradi che può guidare ogni giovane imprenditore verso il traguardo.

Il 15 ottobre è vicino. Non lasciate che un’opportunità così grande sia compromessa da inesperienza o da errori formali. Contattate oggi stesso gli specialisti di Retefin.it per una prima consulenza e iniziate a costruire, con le giuste fondamenta, il vostro futuro imprenditoriale.



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